A quasi dieci anni dal suo esordio cinematografico, Don Jon (2013), Joseph Gordon-Levitt torna dietro la macchina da presa grazie a Mr. Corman, serie tv in dieci episodi prodotta da A24 (giovane casa di produzione sempre più interessante e spericolata: si deve a lei la scoperta di alcuni nuovi grandi talenti come Ari Aster, Robert Eggers e Andrea Arnold), disponibile in streaming su Apple TV+ dal 6 agosto, con un nuovo episodio ogni venerdì.
Anche qui Joseph Gordon-Levitt scrive, dirige e interpreta il protagonista, Mr. Corman appunto, che di nome fa Josh: l'uomo, trentenne, suona la batteria da sempre. Voleva diventare un professionista, ma non ci è riuscito. Un po' per sfortuna, un po' per la sua insicurezza, che gli viene da un padre diciamo non proprio modello (Hugo Weaving). Per vivere fa l'insegnante in una scuola pubblica della San Fernando Valley.
Nonostante gli sforzi della madre Ruth (Debra Winger) per aiutarlo a essere sereno, Josh ce l'ha col mondo, perché è insoddisfatto. Trip animati alla Monty Python, numeri da musical, un ottimo cast (ci sono anche Juno Temple, Jamie Chung e Arturo Castro) e Bruce Eric Kaplan (sceneggiatore di Seinfeld e Six Feet Under) come produttore esecutivo. Abbiamo parlato della serie proprio con l'attore, regista e sceneggiatore Joseph Gordon-Levitt.
Intervista a Joseph Gordon-Levitt
10 serie TV da vedere su Apple TV+
Mr. Corman e le animazioni alla Terry Gilliam
Questa serie è piena di trip: mi hanno fatto pensare ai Monty Python e a Il grande Lebowski: dove hai trovato l'ispirazione? E quanto è stato divertente?
Sono due riferimenti incredibili: grazie per averlo detto, sono lusingato. Ti riferisci alle animazioni con i collage dei Monty Python: le ha fatte Terry Gilliam, è uno dei miei registi preferiti. In Mr. Corman abbiamo realizzato un mondo animato simile: abbiamo preso diverse immagini, unendole in un collage, per dare vita a sequenze di fantasia. Sono i momenti in cui il personaggio prova emozioni così forti che una sequenza realistica non riuscirebbe a trasmettere quel sentimento al pubblico. Abbiamo quindi realizzato delle scene esagerate: lui che vola fuori da una finestra e fluttua nello spazio, o che balla sul tetto con sua mamma, a cui vuole dire che le vuole bene. Sono contento che tu le abbia paragonate a Terry Gilliam e a Il grande Lebowski: è molto lusinghiero.
Mr. Corman: Joseph Gordon-Levitt torna al musical
A proposito della scena musical: finalmente torni al musical. Quanto è stato bello?
Ho sempre amato i musical. Ho cercato di farne uno per così tanto tempo! È stato molto gratificante poter finalmente realizzare questa magnifica scena di canto e ballo. Ho scritto la canzone con Nathan Johnson, che è mio amico da tanto tempo, e Debra Winger, che è una leggenda e una grande artista, ha cantato e ballato con me. È anche un numero musicale diverso dal solito, perché è tra una madre e un figlio e parla dell'amore che provano l'uno per l'altra. Per me è stata una cosa molto tenera perché io e mia mamma condividiamo questa passione: amiamo entrambi i musical. Ha significato molto anche per lei.
Mr. Corman e gli esseri umani: né eroi né villain
Josh pensa di essere l'eroe della sua storia, ma per altre persone è un villain. Secondo te chi è un villain?
Un'idea che per me è molto importante è che nessun essere umano è un villain o un eroe. Nessuno è soltanto una cosa o l'altra. Spesso in tv si vedono personaggi più semplici, perché è più facile intrattenere il pubblico con personaggi unidimensionali. Con Mr. Corman volevo creare un personaggio che fosse a metà tra i due estremi: un essere umano reale. Credo sia ammirevole da molti punti di vista: è una persona buona, è un insegnante, ammiro molto gli insegnanti. Fa bene il suo lavoro, ha a cuore i suoi studenti. Però è anche insicuro, a volte è stressato e si arrabbia con le persone. Fa degli errori: è una cosa umana! Penso che la maggior parte delle persone faccia errori: anche quelle brave.
Mr. Corman e l'importanza di finire le cose
Secondo te quanto è importante finire le cose?
Ti riferisci a una battuta dell'ultimo episodio della stagione: due personaggi parlano di portare a termine le cose. Per me finire qualcosa è una delle esperienze più gratificanti. È molto difficile, soprattutto quando lavori da solo. Che sia un progetto artistico o di qualsiasi altro tipo. È molto difficile finire qualcosa da soli, è per questo che elogio sempre la collaborazione. Non avrei mai finito Mr. Corman da solo: mi hanno aiutato moltissime persone. Penso che ogni artista, soprattutto se si trova in difficoltà, dovrebbe cercare aiuto.
Mr. Corman e fare ciò che ci rende felici
Quanto è importante fare quella cosa che ci rende felici? Nella serie è un tema centrale.
Cosa c'è di più importante nella vita di trovare ciò che ti rende felice e farla? Josh è qualcuno che ama la musica: voleva essere un professionista, ma non ci è riuscito. Lo showbusiness è un mostro strano e terribile. Da persona che ha avuto del successo, posso dire che dipende molto dalla fortuna. Se riesci o no a viverci. Ma questo non significa che non si possa coltivare la propria arte e creatività e amarle. È il viaggio che intraprende Josh. All'inizio della stagione non suona da un anno: in un certo senso ne ha paura. Alla fine invece si rituffa nella musica e ritrova gioia e uno scopo. È un processo che ho affrontato anche io.