MotoGP Unlimited, la recensione: Velocità, talento, intelligenza

La recensione di MotoGP Unlimited: la nuova docu-serie, disponibile dal 14 marzo su Prime Video, viaggia davanti e dietro le quinte del campionato MotoGP 2021, raccontando i campioni come Quaratararo e Valentino Rossi.

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MotoGP Unlimited: una scena della serie Amazon

"Siamo fuori di testa, ma diversi da loro" cantano i Måneskin nella sigla della nuova serie dedicata allo sport in arrivo in streaming. Iniziamo la recensione di MotoGP Unlimited, disponibile dal 14 marzo su Prime Video con queste parole. La canzone è perfetta per aprire una serie come questa perché, come il motociclismo, è rock, è adrenalina, è velocità. Ma soprattutto perché diverso dagli altri, fuori di testa dev'essere chi sceglie questo sport. Ci deve essere quel pizzico di follia, di incoscienza, di sprezzo del pericolo per salire su quei bolidi velocissimi, restare per ore in bilico su quelle due ruote dalle quali, per un nonnulla, si può finire per cadere e vanificare il lavoro di mesi. Tutto questo è quello che esce bene dalla serie prodotta da The Mediapro Studio, che ha già prodotto serie sportive come Fernando, Six Dreams o All or Nothing: Manchester City. MotoGP Unlimited è una serie adrenalinica e ben filmata da un lato, semplice per come racconta lo scorso campionato di MotoGP in modo chiaro, e sincera (o almeno prova ad esserlo) per come racconta i campioni nelle loro debolezze e dietro le quinte. Da non perdere per gli appassionati. E forse anche per i non appassionati.

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Le promesse e i veterani

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MotoGP Unlimited: una scena della serie Amazon

In MotoGP Unlimited ci sono i campioni nel loro prime, come l'attuale campione mondiale 2021 Fabio Quartararo, e i grandi campioni al passo d'addio, come il nostro Valentino Rossi nella sua ultima stagione in MotoGP. E poi Marc Márquez, Francesco "Pecco" Bagnaia, Johann Zarco, Maverick Viñales e il campione del Mondiale del 2020 Joan Mir (Team Suzuki Ecstar), oltre ai direttori sportivi delle principali squadre.  Attraverso filmati esclusivi della vita quotidiana, MotoGP Unlimited racconta le storie delle future promesse di questo sport e quelle dei veterani che hanno portato al successo tante squadre.

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Davanti e dietro le quinte

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MotoGP Unlimited: una scena della serie Amazon

Li vediamo subito, Fabio Quartaro e Francesco Bagnaia. Si stanno preparando per la serata di gala che chiude la stagione 2021 della MotoGP. Sono felici, perché si chiude un viaggio importante. E sono intenti a vestirsi in maniera elegante. Ma nell'indossare uno smoking o fare un nodo alla cravatta, sono molto meno a loro agio che in pista, con le moto, i caschi e le tute da gara. Essere un pilota di MotoGP è anche questo, dedicarsi anima a corpo al mondo delle moto e delle corse, e lasciare un po' da parte tutto il resto. In quella scena che apre la serie è chiaro cosa intende fare MotoGP Unlimited: mostrare il davanti e il dietro le quinte, il pubblico e il privato, la gara e la vita, la forza e la debolezza dei piloti.

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MotoGP Unlimited: una scena della serie Amazon

Top Gun ed Eva contro Eva

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MotoGP Unlimited: una scena della serie Amazon

"Questa è la MotoGP, non sai mai cosa aspettarti" dice una giornalista inglese. Oltre ai piloti, MotoGP Unlimited intervista anche i giornalisti (c'è anche il nostro Guido Meda, che rievoca le gesta di Valentino Rossi) e direttori sportivi. Ascoltiamo le telecronache dei cronisti inglesi, con un fantastico "Take my breath away, Top Gun" dedicato a Viñales, che, come sappiamo, di nome fa Maverick, come il protagonista del film passato alla storia con il volto di Tom Cruise. Ma, in fondo, la MotoGP è anche un po' Eva contro Eva, quando Valentino Rossi racconta che ha fondato la VR 46 Academy, per allevare nuovi talenti della moto, ma che poi sono diventati talmente bravi da diventare i suoi avversari...

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Non è pericoloso come Rush, però...

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MotoGP Unlimited: una scena della serie Amazon

E poi ci sono quelle cicatrici, quei tagli, quelle ferite, quei corpi pieni di lividi e di segni della battaglia. Sì, i piloti di MotoGP, allegri e sfrontati, sono anche dei guerrieri, e c'è qualcosa di epico, di archetipico e a volte di tragico in tutto questo. La serie indugia molto sugli infortuni e sugli incidenti, che in questo sport possono accadere a chiunque e sono all'ordine del giorno. Forse non si muore com'era nella Formula 1 degli anni Settanta, quella raccontata in Rush, dove si parlava di "bombe ad orologeria lanciate a 270 chilometri all'ora". Ma si rischia davvero di farsi male, e di vanificare, con una caduta, il lavoro di settimane e di mesi. Per questo, come dice Valentino Rossi, essere un pilota di MotoGP vuol dire essere "velocità, talento, intelligenza".

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Conclusioni

Nella recensione di MotoGP Unlimited vi abbiamo parlato di una serie adrenalinica e ben filmata da un lato, semplice per come racconta lo scorso campionato di MotoGP in modo chiaro, e sincera per come racconta i campioni nelle loro debolezze e dietro le quinte. Da non perdere per gli appassionati. E forse anche per i non appassionati.

Movieplayer.it
3.0/5
Voto medio
4.8/5

Perché ci piace

  • L'idea di raccontare i piloti nella loro immagine pubblica, ma anche in quella privata.
  • Le riprese delle gare sono spettacolari.
  • Le storie dei campioni, le loro ferite, hanno qualcosa di epico.

Cosa non va

  • Sembra, ma non è detto che sia così, una serie destinata agli appassionati di motociclismo.