Se c'eravate probabilmente avete ancora le cassette Mixed By Erry nascoste in qualche cassetto. Se siete molto giovani, invece, magari non sapete nemmeno bene cosa sia una musicassetta. Potreste perfino non averne mai vista una. Oggi il supporto fisico è una cosa vintage, per romantici. Eppure negli anni '80 ha permesso a dei fratelli di costruire un impero.
Dopo la trilogia di Smetto quando voglio e il film L'incredibile storia dell'isola delle rose, Sydney Sibilia torna a raccontare una storia con al centro l'ingegno umano. Questa volta però gioca in casa: il regista di Salerno ha avuto lui stesso delle Mixed By Erry. Ma cosa sono le Mixed By Erry? Partiamo dall'inizio: delle copie ad alta qualità di cassette originali, con in coda un paio di canzoni di altri artisti scelte da Enrico Frattasio, detto Erry. Sì, avete capito bene: l'algoritmo di Spotify è nato a Napoli. Più precisamente a Forcella.
Sibilia racconta come Enrico, insieme ai fratelli, sia riuscito a mettere su un commercio talmente capillare e vasto da trasformare Mixed By Erry (così si chiamava anche il negozio) nella prima etichetta discografica d'Italia. Erano altri tempi e le leggi sul diritto d'autore non erano come quelle che abbiamo ora: sì, i fratelli Frattasio sono stati i primi pirati d'Italia. Proprio in seguito alla loro attività la legge è cambiata e sono stati condannati a quattro anni e sei mesi di reclusione.
Per i ruoli di Enrico, Peppe e Angelo Frattasio Sibilia ha scoperto tre nuovi talenti da tenere d'occhio, gli attori Luigi D'Oriano, Giuseppe Arena ed Emanuele Palumbo. Li abbiamo incontrati tutti a Napoli, al Cinema Modernissimo.
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Il commercio dei fratelli Frattasio sicuramente ha diversi punti oscuri, ma è innegabile che "dj Erry" abbia avuto un'intuizione geniale: per spingere i clienti a tornare a comprare altre cassette, alla fine di ogni album metteva un paio di canzoni che, secondo lui, potevano incontrare i gusti dell'acquirente, in modo da invogliarlo a comprare anche altro.
Un algoritmo umano praticamente. L'attore Luigi D'Oriano, che ha proprio il ruolo di Erry nel film, elogia la creatività dell'originale: "Enrico era così acculturato, così avanti rispetto agli altri che si è inventato questa cosa incredibile, geniale, che poi l'ha sicuramente aiutato ad avere sempre più successo."
D'accordo Sibilia: "Enrico è un espertissimo di musica vero. Lui veniva sul set e ogni volta diceva: ho pensato a una canzone che ci sta bene. E me la scriveva sulla sceneggiatura. Ho la sceneggiatura con tutti i suoi appunti delle canzoni che mi ha suggerito. Qualcuna ci sta anche nel film. Il repertorio era quello e ci ha dato delle dritte. Un grande esperto di musica più l'elemento umano è un super algoritmo."