Vapore in cielo e ingranaggi arrugginiti in ogni dove. Grandi città polverose e caotiche, immerse nel mito del progresso. È questa l'atmosfera che si respira in un genere narrativo che risponde a una domanda ben precisa: "E se il futuro fosse arrivato prima?". Quel genere è lo steampunk. Termine coniato nel corso degli anni Ottanta e immaginario ispirato ai grandi romanzi ottocenteschi di Jules Verne e Arthur Conan Doyle, lo steampunk è un genere particolare, spesso sfuggente alle definizioni.
Per convenzione si definiscono steampunk tutte quelle storie ambientate nell'Inghilterra vittoriana in cui troviamo una tecnologia avanzata e anacronistica rispetto a quell'epoca. Lo steampunk si basa spesso su profondi "what if" narrativi, immaginando scenari ipotetici dentro vere e proprie ucronie, visioni alternative in cui guardare la storia da un'altra prospettiva. Nello steampunk scalpita uno spirito rivoluzionario talvolta cupo, altre ironico, spesso legato all'influenza della tecnologia su un passato futuristico.
Oggi ci è venuta voglia di indossare un bel paio di occhiali da aviatore retrò e di salire a bordo di un bel dirigibile per sorvolare i migliori film steampunk da vedere per dare il giusto omaggio a un genere spesso sfortunato, incompreso, eppure ricco di fascino.
15. Van Helsing (2004)
Una delle caratteristiche dello steampunk è quella di guardare il passato con occhi nuovi, spesso ironici e bizzarri. Esempio perfetto di questo approccio disimpegnato al mito ottocentesco, Van Helsing mescola in salsa pop tantissime creature dell'immaginario gotico. Mr. Hyde, l'Uomo Lupo e la Creatura di Frankenstein si ritrovano dentro un'avventura che non si prende mai troppo sul serio. Dimenticate l'attempato e saggio professor Van Helsing apprezzato tra le pagine di Dracula e nel capolavoro di Francis Ford Coppola, perché adesso il personaggio immaginato dalla penna insanguinata di Bram Stoker è diventato un cacciatore. Con un'acconciatura degna del peggior Nicolas Cage, il buon Hugh Jackman ce la mette tutta per dare credibilità e dignità ad un film in cui le inquietanti creature dell'immaginario gotico vengono braccate dall'inizio alla fine senza alcuna tregua.
14. Wild Wild West (1999)
A proposito di ironia e disimpegno, ecco spuntare un coraggioso tentativo di ibridazione tra western e steampunk. Succede nel volenteroso ma strampalato Wild Wild West, film ispirato alla serie tv Selvaggio West, che rilegge in chiave avventurosa l'America reduce dalla guerra di secessione. Lo steampunk si avverte non solo nei costumi e nelle scenografie, ma soprattutto nella tecnologia che è al centro del racconto, visto che l' antagonista è un perfido inventore di strambi marchingegni. È evidente che il regista Barry Sonnenfeld abbia voluto replicare in maniera un po' ruffiana la formula vincente di Men in Black sfruttando la figura di Will Smith, ma questa volta il risultato, per quando godibile, è meno riuscito.
13. Macchine Mortali (2018)
Vittima di una campagna pubblicitaria non proprio esaltante, in cui il nome di Peter Jackson (qui sceneggiatore e produttore) è stato usato in maniera quasi scorretta (ovvero spacciandolo quasi per il regista), Macchine Mortali è stato forse schiacciato dalle enormi aspettative che il nome dell'autore neozelandese si porta dietro. Senza quelle speranze altisonanti, forse questo godibilissimo young adult non sarebbe diventato il disastro che è stato. Accolto da incassi bassissimi e recensioni tiepide, Macchine Mortali adatta l'omonimo romanzo del 2001 e ci catapulta in una realtà alternativa cupa e affascinante. Il mondo è stato devastato da una catastrofe geologica, e così le città sono costrette a muoversi, diventando enormi macchine deambulanti. Ambientazioni tardo vittoriane, il mito del progresso e soprattutto un forte desiderio di ribellione decisamente punk. Insomma, se amate lo steampunk, vi accorgerete che Macchine Mortali (nonostante i suoi difetti) non merita di cadere nell'oblio.
12. La bussola d'oro (2007)
Nelle speranze di tutti, sarebbe dovuta essere la grande saga-erede de Il Signore degli Anelli. Invece, sappiamo tutti come è andata a finire. La bussola d'oro parte da presupposti affascinati, grazie al suo immaginario ibrido, che mescola atmosfere steampunk ad archetipici tipici delle narrazioni fantasy. Il pubblico non amò particolarmente questa miscela che finì quasi per snaturare entrambi i generi. Va detto che in questo caso lo steampunk è più che altro un orpello scenografico, rievocato anche attraverso belle atmosfere retro-futuristiche molto originali.
11. Lemony Snicket - Una serie di sfortunati eventi (2005)
Fiaba nera e grottesca, che non rinuncia a momenti stranianti e cupi (come le vere fiabe dovrebbero sempre fare), Lemony Skiket's - Una serie di sfortunati eventi contrappone tre orfani spaesati a un Jim Carrey mattatore assoluto. Il suo perfido Olaf è il cuore di un film bizzarro, ambientato in un'epoca indefinita che richiama molto le atmosfere steampunk grazie ad aggeggi strambi, atmosfere plumbee e soprattutto all'ironia citazionista con cui vengono scomodati grandi nomi ottocenteschi come Edgar Allan Poe e Charles Baudelaire, citati dai nomi dei protagonisti.
10. La città perduta (1995)
Lo steampunk spesso e volentieri fa rima con distopia. Ce lo conferma l'ispirato La città perduta, visionario film francese dalle atmosfere decisamente cupe e disturbanti. All'interno di un mondo fatiscente e inospitale, una banda di criminali ciechi rapisce bambini per poi consegnarli a uno scienziato che li ripaga con occhi artificiali. L'ambizioso Krank poi risucchia i sogni dai loro cervelli per potersene nutrire. Un film perverso che piacerebbe tanto a Terry Gilliam, capace di mostrare il lato oscuro di un genere complesso come lo steampunk.
9. Steamboy (2005)
Da un cult cyberpunk a un caposaldo dello steampunk. Questo è stato il grande balzo di Katsuhiro Otomo. Il regista del meraviglioso Akira con l'avvincente Steamboy ci ha regalato un'avventura in perfetto stile steampunk, capace di aderire pienamente ai canoni del genere. Siamo nel 1886, dento un'epoca vittoriana alternativa, dominata da una tecnologia avanzatissima e da un progresso perverso che vuole bruciare le tappe. Al centro del racconto c'è una preziosa sfera che il giovane Ray dovrà proteggere a tutti i costi. Se la trama di Steamboy non fa certo gridare al miracolo, ambientazioni, cura dei dettagli e ricostruzioni scenografiche sono a dir poco eccellenti. Costato 20 milioni di dollari e nove anni di lavoro, Steamboy trasuda steampunk (e vapore) da tutti i pori.
8. Atlantis - L'impero perduto (2001)
I primi anni Duemila furono un periodo di sventura per la Disney. Un periodo in cui il colosso dell'animazione provò a sperimentare attraverso generi poco noti al grande pubblico. Tra questi c'era certamente lo steampunk, al tempo ancora più di nicchia di quando lo sia oggi. Purtroppo il tentativo di sdoganamento non andò a buon fine, visto lo scarso riscontro di critica e pubblico raccolto dallo sfortunato Atlantis. Un film che non merita di rimanere nel dimenticatoio dove spesso viene relegato. Liberamente ispirato a Ventimila leghe sotto i mari di Jules Verne, Atlantis racchiude una mitologia vasta, affascinante e stratificata. Scenografie ispirate e un protagonista appassionato (che oggi definiremmo nerd) vanno a comporre un bel cartone animato steampunk dedicato al mito della città sommersa.
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7. L'uomo che visse nel futuro (1960)
Qui andiamo alle origini della narrativa steampunk, perché il film non è altro che l'adattamento del celebre romanzo La macchina del tempo, scritto nel 1895 da H.G. Wells, considerato un caposaldo della narrativa del genere. I viaggi nel tempo sono un'altra declinazione delle ucronie, così piene di interrogativi, dilemmi e paradossi spazio-temporali sulle realtà alternative. L'uomo che visse nel futuro fu uno dei primi film steampunk portati sul grande schermo. Negli anni Sessanta fu ovviamente considerato strabiliante e visionario, tanto da vincere un Oscar per i migliori effetti speciali. Un vecchio cult molto più ispirato dello scialbo remake realizzato nel 2002.
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6. 20.000 leghe sotto i mari (1955)
E anche qui ci tuffiamo alla ricerca delle radici del genere steampunk. Anche qui scomodiamo fondamentali riferimenti letterari. Puro steampunk ancor prima che qualcuno sapesse cosa fosse lo steampunk, Ventimila leghe sotti i mari di Jules Verne è stato un romanzo seminale per tutto il Novecento. La Disney ne raccolse l'eredità con un bellissimo adattamento diventato negli anni un grande classico d'avventura. Il mitico Kirk Douglas si imbarca dentro un'impresa marina alla ricerca di una creatura implacabile. Per gli anni Cinquanta fu un film assolutamente prodigioso.
5. Hugo Cabret (2012)
Ci sono film in cui lo steampunk non è troppo esplicito, ma si nasconde nei dettagli. Succede anche nel bellissimo Hugo Cabret, dove un Martin Scorsese addolcito e tenero ci racconta la storia di un ragazzino orfano che fa di tutto per ricostruire pezzo dopo pezzo ciò che gli è rimasto di suo padre. La tecnologia avanzata qui è un pretesto per tuffarci dentro una ricerca del tempo perduto e per celebrare ancora una volta la forza immaginifica del cinema. In Hugo Cabret, Scorsese invita protagonisti e spettatori a perdersi dentro una fumosa Parigi di inizio Novecento pacatamente steampunk. E lo fa per ribadire a tutti che grandi i registi-artigiani come Georges Méliès sono i veri prestigiatori del nostro tempo, e quindi meritevoli di tutta la nostra meraviglia.
4. 9 (2009)
Il mondo è alle pezze. Nel vero senso della parola. L'uomo ha devastato il suo pianeta e la propria specie, vittima di un delirio tecnologico senza freni. Tratto da un cortometraggio candidato agli Oscar, 9 è un piccola perla animata ingiustamente rimasta confinata in una nicchia. Un mix sapiente tra scenari post-apocalittici, atmosfere gotiche, poetico romanticismo alla Tim Burton (qui produttore) e soprattutto estetica e tematiche di chiara matrice steampunk. Tra un'ambientazione vittoriana decadente e la critica spinta alle derive tremende della tecnologia, l'appartenenza al genere è lampante. 9 è una versione cupa e distopica di Toy Story, in cui i pupazzi di pezza diventano quasi una metafora estrema dell'uomo diventato schiavo delle sue manie di grandezza, che per contrappasso vengono ridimensionate in un bambolotto. Un ritorno a un cinema antico, con l'esaltazione del muto, del movimento che può fare a meno delle parole ed è capace di far commuovere. Un film che il voto se lo dà da solo.
3. Il pianeta del tesoro (2002)
Il mare diventa uno spazio da esplorare. L'avventura rappresentata nella sua essenza più pura. Eppure è stato tra i film animati più sottovalutati di sempre all'epoca della sua uscita. Con le sue atmosfere vintage Il pianeta del tesoro rivista con coraggio e grande inventiva il celeberrimo romanzo L'isola del tesoro di Robert Stevenson, declinato in un'avvincente chiave steampunk. Dal punto di vista artistico Il pianeta del tesoro tocca apici di rara bellezza, grazie a uno studio maniacale della ambientazioni, dei mezzi e del character design. Un' appassionante (e a tratti toccante) avventura corsara, ricca di creature e altri mondi, che per fortuna è stata rivalutata negli anni.
2. The Prestige (2006)
In un periodo in bilico tra le certezze del Positivismo e i dubbi della nascente dottrina freudiana, la magia, perfetto ago della bilancia tra illusione e realtà, sembra essere un compromesso accettabile. Christopher Nolan ci immerge in un braccio di ferro tra due illusionisti vittime delle loro ossessioni più nere. Anche in questo caso lo steampunk si nasconde dietro le quinte di una bellissima metafora in cui i prestigiatori sono i registi, i numeri sono i film, la magia è una proiezione. The Prestige è uno spettacolo sul senso dello spettacolo in cui Nolan ci sussurra che per fare grande cinema ci vuole il sacrificio di Borden, bisogna rischiare di alienarsi come Angier, sporcarsi le mani e sognare sempre nuove meraviglie, senza perdere di vista il vero destinatario di tutto questo: il pubblico. Lo Steampunk entra in scena all'improvviso assieme al criptico Tesla interpretato da David Bowie. Il genio e i suoi macchinari fantastici, in bilico tra la clonazione e il teletrasporto, rendono The Prestige un degno ambasciatore del genere sul grande schermo.
1. Il castello errante di Howl (2004)
I film di Hayao Miyazaki sfuggono ai generi, perché hanno un'impronta talmente personale e unica da appartenere solo e soltanto allo sguardo e al tatto di un grande regista. Eppure il sensei nipponico ha sempre mostrato una profonda fascinazione per lo steampunk, un genere dalle tante anime proprio come il suo cinema. In questa nostra classifica avremmo potuto citare anche Il castello nel cielo, altra opera molto aderente al genere, ma abbiamo scelto di inserire una sola, meravigliosa opera miyazakiana: Il castello errante di Howl. Ambientato in un'epoca indefinibile dominata da grandi macchine a vapore, il film crea un braccio di ferro tra tecnologia e magia, che poco per volta di trasforma in un balletto romantico tra due persone che imparano a guardarsi negli occhi al di là di ogni apparenza. Un film splendido, che ha reso il suo sgangherato castello mobile un'icona assoluta dell'intero genere steampunk.