"La sceneggiatura di Samy Burch mi ha molto commossa e sorpresa. Pone molte delle domande che trovo più interessanti sulla performance, l'identità e sul fatto che l'arte possa essere immorale": Natalie Portman, in collegamento da casa, con felpa, pochissimo trucco e capelli sciolti, si è innamorata dello script di May December, tanto da voler non soltanto interpretare uno dei ruoli principali, ma anche produrlo.
Presentato in concorso al Festival di Cannes 2023, il film di Todd Haynes arriva nelle sale italiane il 21 marzo, grazie a Lucky Red, dopo aver ricevuto una candidatura all'Oscar proprio per la sceneggiatura originale. Ispirata a una storia vera, quella dell'insegnante Mary Kay Letourneau, imprigionata per aver avuto rapporti sessuali con un minorenne, diventato poi suoi marito, la pellicola è complessa e sfida continuamente lo spettatore.
May December, la recensione: Natalie Portman vs. Julianne Moore? Zero a zero
Ci si sente infatti a disagio di fronte alla storia della protagonista, Gracie Atherton, interpretata dal premio Oscar Julianne Moore, e del suo compagno, Joe Yoo (Charles Melton). E ancora più inquietante è forse proprio il personaggio di Portman, l'attrice Elizabeth Berry, che vuole interpretare la donna al cinema. Siamo di fronte a un'opera meta, in cui il modo in cui si racconta una storia diventa il tema centrale. Come sottolinea la protagonista nella nostra intervista: "La gente tende a vedermi simile ad Elizabeth, perché siamo entrambe attrici. Ma il mio modo di affrontare il personaggio è molto diverso. Il rischio che lei corre è di interferire con la storia che sta raccontando. Un rischio che correte anche voi giornalisti. Da un punto di vista etico e morale, potreste ferire le persone che state cercando di ritrarre".
La trama di May December
Come dicevamo, la trama di May December è un racconto nel racconto. Un'attrice famosa va a vivere in casa della donna che vuole interpretare. La donna in questione però ha un vissuto difficile da comprendere: suo marito, padre dei suoi figli, aveva dodici anni quando i due hanno cominciato a frequentarsi.
È stata proprio Natalie Portman a proporre la sceneggiatura di Samy Burch a Todd Haynes, come dice il regista, in collegamento anche lui: "È stata lei il motore intellettuale e creativo. È una temeraria, un genio, possiede un senso del piacere creativo nell'approccio al lavoro che ha trasmesso a tutta la produzione. L'ironia è che abbiamo raccontato una storia folle, su personaggi molto complicati. Non è soltanto la storia dell'attrice che prepara il proprio ruolo, ma anche un film che racconta come vengono raccontate le storie e come si sopravvive ai momenti difficili della nostra vita proprio attraverso le storie. Grace stessa ha creato una serie di storie per far sopravvivere la sua famiglia, una cosa estremamente umana. Il film stesso mette continuamente in dubbio il fatto che si racconti la verità".
Per il premio Oscar Natalie Portman la cosa più attraente di May December è il discorso sulla moralità: "La sceneggiatura di Samy Burch mi ha sia sorpresa che commossa, perché è estremamente delicata e sottile. Si pone moltissime delle domande che io stessa mi faccio riguardo la recitazione e l'identità, come per esempio quale sia il confine della moralità".
Lavorare con Todd Haynes
Natalie Portman ama davvero i film di Todd Haynes e sognava da tempo di poter lavorare con il regista: "Sono sempre stata follemente innamorata dei suoi film e del suo lavoro. Per tutta la mia carriera non ho fatto altro che mandargli sceneggiature, idee, cose che speravo si potessero realizzare insieme, ma finora non c'era mai stata la possibilità. Quindi sono stata felicissima quando lui ha risposto con entusiasmo e interesse a questa sceneggiatura. Anche se avrebbe terrorizzato chiunque altro non fosse stato lui: qualsiasi altro regista l'avrebbe ritenuto non realizzabile, perché l'abbiamo girato in ventitré giorni, con un piccolissimo budget, ma Todd non ci ha mai fatto sentire come se non avessimo tempo e soldi, o che fossimo sempre di corsa. Al contrario, la sensazione che abbiamo avuto è di avere tutto il tempo del mondo e nessun limite, perché ha strutturato qualsiasi inquadratura con una tale precisione da lasciarci liberi di essere creativi. E come in uno sprint abbiamo dato tutti il meglio".
Il significato di May December
Portman e Haynes, per loro stessa ammissione, hanno voluto sfidare il pubblico. Il regista è rimasto sorpreso dalla reazione degli spettatori e della critica: "È un film contemporaneo per un pubblico contemporaneo. Non ci siamo preoccupati più di tanto che l'ambiguità avrebbe potuto non essere presa bene dal pubblico. Abbiamo deciso che non ci importava. E, a sorpresa, sia il pubblico che la stampa sono stati molto aperti. Ecco, mi piacerebbe che anche la vita politica in America fosse un po' più ambigua. Stiamo assistendo agli ultimi, fragili e deboli tentativi di un sistema democratico di mantenere delle vestigia di autoritarismo. Ed è molto chiaro dove sono le divisioni di questo mondo".
Ritratto di Natalie Portman: bimba prodigio, madre galattica, cigno vero
D'accordo Portman: "Per questo amo moltissimo il lavoro di Todd: lui si trova a proprio agio con l'ambiguità. Basta vedere come in questo film il personaggio con il quale il pubblico si identifica o relaziona cambia di continuo. Todd si sente a proprio agio con l'idea di provocare il pubblico, ti scuote a tal punto che ti senti come se il pavimento ti si sollevasse sotto i piedi. La storia che raccontiamo è molto umana. Perché, in genere, le storie in cui c'è una separazione netta tra giusto e sbagliato rendono più difficile comprendere la realtà. Nella vita reale le situazioni non sono mai così nettamente binarie".