Max Pezzali: "La serie sugli 883 non è un biopic. E finalmente sono tornati gli anni 90"

L'ansia, Zerocalcare e l'umiltà: il cantante, ospite di Lucca Comics & Games 2024, ha parlato del legame con la sua città, ha eletto i suoi eredi naturali e ha commentato il successo della serie Sky.

Max Pezzali

Felice come un bambino, Max Pezzali si gode l'ennesimo bagno di folla tributatogli dal pubblico del Lucca Comics & Games 2024. Max Forever Grand Prix è il titolo del nuovo fumetto firmato dal cantante che anticipa la nuova mega data di Pezzali, prevista a Imola per il 12 luglio, coronamento de tour invernale nei palazzetti di Roma e Milano già sold out da tempo. "Non sono sempre nuovi acquirenti" specifica il cantante. "Sono i fan che magari mi hanno visto altre volte e che tornano perché hanno vissuto una bella esperienza. Ho capito da tempo che la mia missione è cercare di intrattenere le persone e farle uscire più contente di quando sono entrate".

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L'incontro con Max Pezzali e Roberto Recchioni a Lucca Comics & Games 2024

La chiesa di San Francesco gremita per l'incontro con Pezzali dimostra che la musica del cantante, celebrata dal nuovo fumetto realizzato in sinergia con Roberto Recchioni, ha centrato l'obiettivo. Le sue canzoni, che parlano di amicizia e nostalgia, sono entrate nel cuore dei fan. Oggi le figure che le popolano - da Cisco all'Arbre Magique - sono diventati personaggi dei fumetti di cui il pubblico vuol conoscere la sorte. D'altronde, come ammette Pezzali, "la cosa che ho sempre amato dei fumetti è la serializzazione, quei personaggi entrano davvero a far parte della tua vita".

Max Pezzali e la ricetta perfetta contro l'ansia

Max Pezzali e l'ex collega degli 883 Mauro Repetto, in questi giorni, sono sulla cresta dell'onda (tanto per cambiare!) per via dell'uscita della serie Sky che racconta l'incontro tra gli adolescenti Max e Mauro sui banchi del liceo di Pavia. A proposito della serie, che sta riscuotendo un successo pazzesco, il cantante scherza: "Sono il più grande spoiler della serie tv perché non sono morto". Poi ammette di essere stato un po' in ansia durante la lavorazione "Perché non è un biopic in cui sai come sono andate le cose. La serie è liberamente tratta da un mio libro, I cowboy non mollano mai, e si prende delle licenze".

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Max Pezzali e Roberto Recchioni di fronte al pubblico del Lucca Comics & Games 2024

L'ansia è la compagna di viaggio di Max Pezzali da tutta la vita. Il successo è riuscito solo in parte a mitigarla; il cantante continua a preoccuparsi di tutto, soprattutto in una fase come questa che sta vivendo. "Se sei ansioso, la pressione della fama può devastarti. Ma io ho una difesa formidabile, che è il luogo da cui provengo, dove mi conoscono da prima. Pavia è il posto dove più persone pensano che sia fondamentalmente un... coglione. Andare a fare benzina ed essere accolti dal benzinaio che sbuffa perché ti vede dappertutto è un utilissimo bagno di realtà".

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Il ritorno degli anni Novanta

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I protagonisti della serie Sky Hanno ucciso l'uomo ragno

Pur essendo divenuto celebre come cantore degli anni '80 e '90, col passare del tempo Max Pezzali ammette che il pallino della nostalgia non è qualcosa che si sente addosso, anzi. "Non mi piace tanto guardare indietro perché comincio a essere vecchio, ma esiste un passato abbastanza immobile" dice. "Dopo il ritorno degli anni '80 siamo in pieno revival anni '90. Siamo alla ricerca di epoche stabili, più rassicuranti. Oggi i giovanissimi sono affezionati a miei canzoni scritte prima che nascessero anche i loro genitori. In quest'epoca in cui tutto cambia rapidamente, si guarda a una presunta età dell'oro. Si riuniscono gli Oasis ed esplode il mondo".

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I giovani interpreti di Max Pezzali e Mauro Repetto corrono a scuola

Nonostante i grandi successi ottenuti, Pezzali non ci pensa nemmeno a paragonarsi a fenomeni di tale portata. "In Italia non c'è il problema del secondary ticketing. Ringraziamo la Madonna e tutti i santi perché è già tanto che la gente ci compri il biglietto a prezzo normale". Pur mantenendo i piedi per terra, la carriera dell'autore di hit come Sei un mito e La regola dell'amico è stata un continuo successo, prima con gli 883 e poi da solista. "Sono considerato troppo commerciale, ma non ho mai pensato di fare altro. Non ho mai pensato che le mie canzoni fosse obloslete o diverse da me, né che fossero qualcosa di cui vergognarsi, che dovevo evolvermi. Questo è il posto da cui arrivo, non farò mai finta che ciò che ho fatto non sia esistito" dice.

Prima di salutare i fan, Pezzali si sbilancia e nomina il suo erede ideale: "Zerocalcare. Con lui abbiamo parlato di ansia profonda, guardo Michele e rivedo me da giovane. Gli dico di non fare gli stessi errori, ma con questo carattere so che è impossibile. Per quanto riguarda la musica, mi rivedo Riccardo Zannotti dei Pinguini Tattici Nucleari per la capacità di narrazione".