Masterchef 2: la Regina che sussurrava al cibo

Una chiacchierata con Regina Finocchiaro, la giovane concorrente della seconda edizione del programma di Sky Uno, tre le prime ad essere eliminate pur avendo incuriosito il pubblico con il suo approccio alla cucina.

La prima edizione di Masterchef Italia è stata uno dei successi Sky della scorsa stagione, tanto da spingere la pay TV non solo a metterne subito in produzione una seconda, ma anche a trasmettere quelle dello show originale americano. Con MasterChef 2 quel successo si sta confermando, accrescendo anche la curiosità del pubblico riguardo i tre giudici (Bruno Barbieri, Carlo Cracco e Joe Bastianich) e l'esperienza vissuta dai diciotto concorrenti del programma.
Ne abbiamo parlato con Regina Finocchiaro, tra le prime eliminate di questa edizione a dispetto di un approccio originale al cibo ed alla cucina, che ha suscitato la curiosità di molti spettatori che la consideravano tra le favorite per la finalissima. Siciliana di origine, ma trapiantata in Abruzzo, Regina studia ingegneria a Pescara dopo essersi quasi laureata in economia, gioca a calcio in serie C nel Lanciano ed ovviamente cucina. In modo creativo ed interessante.
Nel nostro incontro ci ha parlato dell'esperienza a MasterChef 2, dei tre giudici e degli altri concorrenti, e del suo rapporto con la cucina ed il cibo.

Il piatto che hai presentato alle selezioni richiamava i tre giudici con tre gusti diversi. La tua idea di loro è stata confermata una volta iniziata la trasmissione? Ci parli di loro e del perchè dei tuoi abbinamenti?
Sì, ho pensato moltissimo ai giudici per creare quel piatto e conoscendoli credo proprio di aver indovinato un po' tutto. A Barbieri ho dedicato il pistacchio perché è uno chef che ha lavorato moltissimo facendo una dura gavetta sulle navi e si può dire che adesso sia diventato qualcosa di prezioso. Cracco mi faceva pensare ad un fiore, con la bellezza e la delicatezza che un fiore può avere, ma con la differenza che lo zafferano oltre ad essere pregiato ha un sapore molto deciso, vedo infatti in Cracco questo ossimoro fra delicatezza, forse una fragilità che inspiegabilmente avverto, e potenza per quello che è diventato. Joe invece è un uomo semplice, legato ai valori della famiglia ed un uomo molto conviviale, il castagno è stato per millenni un albero che ha sostentato intere famiglie nei momenti più grigi dell'umanità con i suoi meravigliosi frutti. Inoltre la castagna con in suo involucro rappresenta un po' il grande cambiamento fisico raggiunto da Joe.

A giudicare dalle selezioni ed in generale dai primi passi nella nuova edizione di MasterChef, i giudici sembravano colpiti dalla tua cucina. Come ti spieghi la tua eliminazione al primo vero passo falso?
I giudici sono stati colpiti dalla mia personalità e dalla mia cucina, ma per quanto possa piacerti una persona, se questa sbaglia, è giusto che paghi. Sono felice che i giudici siano stati obiettivi e sono sicura che al di là dell'eliminazione la loro stima per me non sia cambiata solo perché ho sbagliato un uovo in camicia.

Anche se non si è trattato di un'esperienza duratura, cosa ti lascia la partecipazione a MasterChef 2?
Aver conosciuto i giudici di persona è stato bello, ma ho conosciuto moltissime persone meravigliose: tutti i tecnici dietro le quinte del programma mi sono stati vicino, mi hanno supportato e fatto il tifo per me, sono stati fantastici, e tutte le persone che adesso condividono il mio pensiero sul cibo... è incredibile, vorrei incontrarle tutte.
MasterChef non mi ha insegnato nulla, ma ha confermato che se sei te stesso anche in un luogo dove spesso si recita che è la tv, c'è qualcuno che sarà felice di condividere il tuo amore e le tue passioni con te nel modo giusto e pulito.

E' molto affascinante il tuo approccio alla cucina, l'immaginare storie dietro le ricette. E' qualcosa che fai abitualmente anche in altri ambiti?
Il racconto può essere un'arma di seduzione, o un metodo per spiegare in maniera più assimilabile o poetica qualcosa. Ma tutto è una storia, se c'è che lo sa raccontare.

Se dovessi essere tu ad intervistare un ingrediente, quale riterresti più interessante?
Il sale, senza dubbio. E' un alimento che esiste da quando esiste la Terra, presente ovunque in enormi quantità, del quale non si può fare a meno e che rende tutto speciale, ma può uccidere. Ha una storia infinita, un passato mozzafiato, guerre, strade, sopravvivenza, lavoro, schiavitù... il tutto per degli affascinanti granelli bianchi.

Ora che non sei più in gara, per quale altro concorrente fai il tifo? Con quali ti sei trovata più a tuo agio?
Andrea è splendido, vorrei che vincesse lui perchè vuole davvero diventare un grande cuoco!

Come ti spieghi il grandissimo successo di tanti show a tema culinario, per non parlare poi di un network tematico come Gambero Rosso?
Il cibo è buono ed è bello guardarlo e sentirne parlare!

C'è uno chef televisivo che segui con particolare attenzione? O comunque uno chef di cui ammiri il lavoro?
Mi diverte Heston: banchetti da incubo è geniale e spettacolare, anche se sono assolutamente sicura che non tutto tutto sia proprio buonissimo! Vorrei imparare a fare cose spettacolari anch'io!

Considerato che siamo anche e soprattutto un sito di cinema, c'è un piatto o un cibo che associ ad un film?
Il castello errante di Howl, tortino caldo al doppio cioccolato fondente e bianco con marmellata di lamponi.