Dopo aver dominato il box office per quasi quattro mesi, Spider-Man: No Way Home è ora disponibile in home video, e con questo dovrebbe essere scaduto il termine ultimo per non parlare apertamente di certi elementi del film. Lo diciamo perché chi scrive, il 9 aprile, ha rivisto il lungometraggio di Jon Watts in sala, e in tale occasione la proiezione iniziava ancora con il simpatico video in cui Tom Holland, Zendaya e Jacob Batalon invitano gli spettatori a non svelare nulla, al fine di consentire agli altri di apprezzare le varie sorprese. Un video che fa riflettere su quella che è diventata una vera e propria cultura dello spoiler, in particolare nel mondo dei grandi franchise, e che si è aggravata negli ultimi anni. Ecco qualche riflessione in merito. Ovviamente questo articolo contiene a sua volta degli spoiler, per le recenti incarnazioni cinematografiche e televisive degli universi Marvel e Star Wars.
La sete eccessiva di informazione
Ovviamente è impossibile evitare del tutto i cosiddetti spoiler, e chi si aspetta che un film rimanga inviolato in eterno è chiaramente ingenuo: difficile, al giorno d'oggi, menzionare titoli come Il sesto senso o L'impero colpisce ancora senza menzionare i dettagli cruciali che stravolgono i rispettivi finali. Ma questo riguarda lungometraggi già usciti. Adesso, complice internet, c'è chi è talmente assetato di dettagli che è nata la pratica di spoilerare i film prima ancora che escano. E non parliamo di eventuali supposizioni che poi si dimostrano veritiere, come l'identità del personaggio di Marion Cotillard ne Il cavaliere oscuro - Il ritorno; qui si tratta di vere e proprie fughe di notizie, che in un mondo iperconnesso come il nostro rischiano seriamente di compromettere il piacere della visione del film (o della serie) in questione. Motivo per cui vari studios hanno messo in piedi misure a volte drastiche per mantenere intatte le sorprese che hanno in cantiere.
Spider-Man: No Way Home, la recensione: crescere senza rete sotto i piedi
Se pensiamo alla galassia lucasiana, per esempio, già decenni fa il segreto di Darth Vader fu occultato tramite una sceneggiatura finta, dove il Sith diceva a Luke Skywalker "Obi-Wan ha ucciso tuo padre". Recentemente è accaduta una cosa simile con The Mandalorian: alcuni dettagli della seconda stagione sono stati svelati con largo anticipo, come la presenza di Ahsoka Tano, ma l'apparizione di Luke nel finale è rimasta un segreto fino alla fine. Questo perché nel copione non appariva: nello script ufficiale il cavaliere Jedi contattato da Grogu era Plo Koon, personaggio apparso principalmente nelle serie animate. Uno stratagemma che ha funzionato, perché in caso di fuga di notizie nessuno avrebbe sospettato l'inganno, essendo Plo Koon il personaggio preferito del produttore esecutivo Dave Filoni. In casa Marvel, invece, è tradizione manipolare i trailer per celare certi dettagli (vedi il ruolo di Hulk in Avengers: Infinity War).
Il curioso caso di Peter Parker
Nel caso di Spider-Man: No Way Home, che durante le riprese è riuscito a nascondere le sue sorprese multiversali (gli attori erano camuffati con mantelli e altri indumenti quando arrivavano sul set), la sete di spoiler è diventata una vera e propria campagna di molestie nei confronti della Sony. Ogni volta che usciva un trailer o uno spot, il canale YouTube o l'account Twitter della major veniva inondato di commenti circa l'assenza nel marketing di Tobey Maguire e Andrew Garfield, con affermazioni del tipo "Ma perché non li mostrate, tanto lo sappiamo tutti che appaiono nel film." Ecco, quel "lo sappiamo tutti" è sintomatico della piaga di una parte del fandom odierno, convinta di essere il vero proprietario di queste storie, anziché il fruitore. Al punto da arrivare a pubblicare o condividere foto dal set che rovinano la sorpresa, senza che questo fosse concordato con chi il film l'ha effettivamente realizzato. Costringendo poi il povero Garfield, che nel 2021 era impegnato con la promozione di altri progetti, a rispondere a infinite domande su Spider-Man, mentendo spudoratamente per rispetto nei confronti di chi vuole ancora stupirsi quando va al cinema.
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La cosa è ancora più paradossale se pensiamo a un altro film Sony uscito alla fine del 2021, Ghostbusters: Legacy. In quel caso, per assicurarsi che i fan sfegatati andassero a vedere il film, lo studio ha allegramente svelato dettagli importanti, tra cui l'apparizione degli acchiappafantasmi originali per la battaglia finale (il terzo trailer finisce con la voce di Peter Venkman, che dice a Gozer "Ti siamo mancati?"). Ebbene, molti di quelli che reclamavano a gran voce Garfield e Maguire nei materiali pubblicitari di No Way Home hanno successivamente contestato un post su Instagram dell'attrice Mckenna Grace, rea di aver pubblicato uno scatto dal set insieme a Bill Murray in costume (con il film già uscito). In altre parole, un dettaglio che la major vuole tenere nascosta è di dominio pubblico, mentre una cosa ufficialmente annunciata da tempo è spoiler, secondo la logica di questa fetta del fandom. Lo stesso è accaduto con Hawkeye, con Florence Pugh - la cui presenza nello show era stata confermata dalla Marvel circa un anno prima - presa di mira per aver postato un video del backstage. Tornando a una certa galassia lontana lontana, viene da parlare come Yoda: illogico, questo comportamento è.