L'ultima notte di Amore: ecco perché il teso noir con Pierfrancesco Favino va rivisto in blu-ray

L'ultima notte di Amore, l'apprezzato e teso thriller con Pierfrancesco Favino, è approdato in homevideo con un blu-ray che esalta tutte le qualità visive e tecniche del film, e ne approfondisce i temi con extra piuttosto originali.

L'ultima notte di Amore: ecco perché il teso noir con Pierfrancesco Favino va rivisto in blu-ray

I film vanno visti al cinema, si sa. Ma se il passaggio in sala è sfuggito o se proprio non è stato possibile andarci, il soccorso dell'homevideo viene in prezioso aiuto. E se questo aiuto è di qualità, può vantare ancora una marcia in più rispetto allo streaming. È il caso de L'ultima notte di Amore, il film di Andrea Di Stefano che dopo essere stato presentato alla Berlinale ha avuto anche un buon successo al botteghino, ma che merita ulteriore seguito adesso, nel prodotto in alta definizione targato CG-Vision e distribuito da Mustang.

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L'ultima notte di Amore: Pierfrancesco Favino, Francesco Di Leva, Matilde Vigna in una foto

Lo merita per tanti motivi, come vedremo, compresa ovviamente la qualità tecnica del blu-ray e l'originalità degli extra, che aiutano ad approfondire ancora di più le tematiche del film con uno straordinario Pierfrancesco Favino, che nei panni del tenente di polizia Franco Amore si ritrova a vivere una movimentatissima e drammatica notte, proprio alla vigilia del suo pensionamento. Una notte nel quale il suo amico e collega Dino verrà ucciso, e nella quale lui, poliziotto integerrimo da oltre trent'anni e sposato con Viviana, si troverà a fare delle scelte controverse ma decisive per la sua vita.

Un noir all'italiana con sequenze mozzafiato e la bravura di Favino

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L'ultima notte di Amore: Pierfrancesco Favino, Francesco Di Leva in una scena del film

Perché L'ultima notte di Amore merita dunque di essere recuperato in homevideo? Innanzitutto per il film, che va scoperto o magari rivisto e gustato in ogni minimo particolare, considerata la cura con la quale è stato realizzato, soprattutto nelle sue scene più tese e spettacolari. C'è il coraggio di aver rispolverato un genere come il poliziesco anni Settanta in versione nostrana, insomma un avvincente noir all'italiana, esaltato dall'abilità di aver costruito un meccanismo di tensione che funziona come un orologio svizzero.

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L'ultima Notte Di Amore: Pierfrancesco Favino all'inseguimento di un criminale

Ma c'è anche la perfetta interpretazione di un Pierfrancesco Favino capace di rendere al meglio le mille sfaccettature, le sfumature, i dubbi e le incertezze di un poliziotto alle prese con una notte da incubo che non era proprio quella che immaginava per la sua festa di pensionamento. E dulcis in fundo c'è l'abilità tecnica di alcune maestose sequenze davvero mozzafiato, su tutte quelle della sparatoria in autostrada, illuminate poi da una fotografia eccellente capace davvero di accompagnare il protagonista in quella che è una vera e propria discesa agli inferi.

L'ultima notte di Amore (ri)visto attraverso la fisicità malleabile di Pierfrancesco Favino

Il blu-ray: il bellissimo video di una notte giallastra e malata

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L'ultima notte di Amore: Pierfrancesco Favino in una scena del film

Tutto questo, ovviamente, per essere davvero apprezzato nella visione casalinga, deve trovare riscontro in un blu-ray adeguato, che valorizzi nel miglior modo possibile anche il non trascurabile fatto che il film è stato girato in pellicola. Ebbene il prodotto CG-Vision soddisfa pienamente le attese, a partire da un video che regala davvero quelle sensazioni tipicamente cinematografiche e che è subito efficace nella riproduzione di una Milano notturna e sfavillante, molto suggestiva nelle sue mille luci, per poi proseguire con immagini sempre forti, intense, perfettamente contrastate.

Il quadro esalta con un notevole dettaglio e un'eccellente resa cromatica una notte giallastra e malata, che trova il suo apice nella lunga scena chiave in autostrada, quando tutto precipita. Si respira costantemente un'atmosfera febbrile che il video esalta con un nero profondo dal quale emergono decisi i dettagli nelle ombre, mentre il giallo delle luci fende l'oscurità e allo stesso tempo si integra perfettamente con il buio. Le figure dei protagonisti hanno sempre contorni netti, mai incerti, e l'azione si delinea sempre fluida anche nei momenti più concitati e caotici.

Un audio ad alta tensione tra effetti sonori e musica

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L'ultima notte di Amore: Pierfrancesco Favino in una scena drammatica

Ma anche l'aspetto sonoro è fondamentale ne L'ultima notte di Amore. La traccia in DTS HD 5.1, grazie a un sapiente e costante utilizzo di tutti i diffusori, riesce a trasmettere tutta la tensione e la drammaticità della vicenda, con il valore aggiunto di un sub capace di sfoderare bassi profondi e di peso. Ci sono innanzitutto gli effetti sonori ambientali, sempre ricchi e ben curati nella loro direzionalità, che si può apprezzare al massimo nella movimentata scena di azione in autostrada tra spari e auto che sfrecciano a pochi passi dai protagonisti. Ma c'è anche la valorizzazione della bellissima colonna sonora di Santi Pulvirenti, perfettamente aderente alle tematiche del film e capace di evocare musiche che hanno fatto la storia del genere poliziesco.

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Gli extra: un dietro le quinte e un podacast con testimonianze vere

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L'ultima notte di Amore: Pierfrancesco Favino e Linda Caridi in una foto

A impreziosire il tutto una sezione extra non banale. Troviamo innanzitutto Behind the scenes, un dietro le quinte di 6 minuti con momenti delle riprese sul set durante la realizzazione del film e interventi di alcuni membri del cast. Ma poi c'è anche un podcast diviso in tre parti, con Pierfrancesco Favino e Andrea Di Stefano che raccolgono testimonianze audio anonime che hanno in pratica dato vita e corpo al film e rivelano un lungo lavoro di conoscenza del ruolo del poliziotto e del contesto in cui si trova a svolgere il suo operato. L'episodio 1 si chiama 38 anni di servizio, dura 22' e ha per protagonista uno che ha fatto per anni l'assistente capo a Milano, nell'episodio 2 denominato Ispettore capo (17') si sentono i racconti di un sovrintendente, mentre l'episodio 3 chiamato Il coppio (21' e mezzo), parla un ex carabiniere che ricorda anche l'importanza del collega fisso con cui si lavora accanto.