Il boom del web anche in ambito narrativo, con l'esplosione del fenomeno webseries, ha costretto anche la televisione tradizionale a stare al passo, o almeno a cercare di farlo. Lo abbiamo visto negli ultimi anni a partire da Una mamma imperfetta di Ivan Cotroneo, ne abbiamo ulteriori conferme ora sia guardando la produzione che ci viene proposta, sia nelle parole di Eleonora Andreatta: "è qualche anno che la Rai sta lavorando ad un tipo di prodotto pensato per i più giovani. Altrimenti, come servizio pubblico, non svolgeremmo completamente il nostro ruolo." Tra questi c'è Lontana da me, produzione di Rai Fiction e Palomar in dodici episodi da otto minuti, realizzata per la messa online su Ray.it a partire dal 17 Novembre 2015, "ma non escludiamo che possa andare anche in televisione prima o poi.".
Una storia giovane nell'approccio e nei temi che proprio dai suoi giovani protagonisti è stata presentata nell'ambito della rassegna romana dedicata alla fiction. Ne è protagonista Mirko Trovato, il giovane attore di Braccialetti Rossi che dà il volto al suo omonimo Mirko, diciassettenne colpito da un colpo di fulmine per una ragazza più grande di lui, l'argentina Valeria interpretata da Clara Alonso che già conosciamo per Violetta, una ragazza partita dall'Argentina alla volta di Roma guidata dalla sua passione per la danza. Una storia, quella tra i due, rovinata da Mirko per colpa di uno sbaglio: il ragazzo così crede di averla persa per sempre, fin quando non scopre che la ragazza è ancora in Italia e che quindi la speranza ancora esiste. Accanto ai due protagonisti troviamo anche Alessio Vassallo, Daniel Tenorio e Beatrice Arnera, tutti coordinati e condotti dallo showrunner Tommaso Renzoni e diretti dal regista Claudio Di Biagio.
Guarda le foto: Lontana da me: Mirko e Clara al Roma Fiction Fest
Dal web, per il web con il web
"A partire da Braccialetti rossi," spiega ancora la produttrice Rai, "abbiamo costituito un rapporto molto forte con la comunità più giovane e per questo abbiamo deciso di raccontare una storia che nasce per il web e che pensiamo possa avere molti più tipi di declinazione." Ma il web non è protagonista solo in termini di piattaforma di pubblicazione, lo è anche nello spirito molto affine al mondo di youtube, lo è anche in una vita parallela agli episodi pensata per lo show di Renzoni: tra un episodio e l'altro, infatti, è stato previsto di far comunicare i personaggi tra loro attraverso profili social realizzati ad hoc e, attraverso questo espediente moderno e vivo, aggiungere informazioni su di loro e sulla storia. Oltre a ciò, il mondo di internet entra anche nella narrazione attraverso uno dei personaggi, quello di Alessio Vassallo, che è uno youtuber che prende a cuore la vicenda di Mirko e gli fa da guida e mentore, mentre allo stesso tempo ne racconta la storia online. "Internet è presente nella storia," conferma il regista Di Biagio, "e nel voler raccontare una storia d'amore nel 2015 non potevamo non mettere in mezzo internet e quindi la realtà."
Mirko e gli altri
La storia ruota intorno a Mirko e si sviluppa su due piani narrativi, da una parte la ricerca di Valeria, dall'altra il percorso interiore del ragazzo che, attraverso i suoi ricordi, ci mostra la storia d'amore con la ragazza fino all'errore che ha fatto finire tutto. "Mirko ha l'età giusta per fare errori ed è naturale che ne faccia. Nemmeno è importante scoprire quale sia stato, è semplicemente qualcosa che tutti abbiamo fatto nella vita e con la quale possiamo immedesimarci." Una sfida riguarda proprio l'età del protagonista e la differenza rispetto alla controparte femminile di diversi anni più grande di lui: "la prima difficoltà è stata avvicinare l'età dei due attori rispetto a quella loro reale, in modo da rendere dolce la loro storia." Molti momenti intimi tra Mirko e Valeria sono nati proprio sul set dalla loro intesa, così come altre dinamiche sono venute fuori dopo aver composto il cast e il gruppo di lavoro, lavorando tutti insieme.
Piccole star crescono
Una prossima sfida sarà di gestire la popolarità, visto che i primi promo già sono stati trending topic in vari paesi, sottotitolati in modo amatoriale dai fan. È qualcosa a cui sia Mirko Trovato che Clara Alonso sono abituati, ed è forse questo aspetto ad aver catalizzato da subito l'attenzione su Lontana da me. Ce lo racconta così Mirko Trovato: "Non mi sarei aspettato tutto questo seguito e successo dopo Braccialetti rossi. Ma la serie è stata anche una importante esperienza di vita che mi ha fatto avvicinare al mondo della malattia che conoscevo solo in modo superficiale." La Alonso sottolinea infatti come a volte la passione dei fan possa risultare strana: "mi ha insegnato che un progetto può arrivare a tante persone e oggi con internet gli spettatori hanno la possibilità di avvicinarsi a noi. È una cosa bellissima, ma allo stesso tempo è un po' strana, perché ti conoscono tanto da sentirsi tuoi amici."
Giovanile e moderna
È il primo lavoro vero di Claudio Di Biagio, eppure lo stile di Lontana da me risulta deciso e sicuro nella sua freschezza e ritmo. Quella di Palomar e Rai Fiction è una scommessa dal punto di vista qualitativo, con un investimento di un venti o trenta per cento più della media delle web series, ed è una scelta che nella messa in scena colorata e vivace di Di Biagio traspare fin da subito. Contribuisce anche l'importante presenza musicale che accompagna la narrazione, un elemento preponderante della serie con la partecipazione diretta di case discografiche che hanno messo a disposizione alcuni artisti per accompagnare la serie, come i Dear Jack ed altri affini ai gusti musicali del pubblico d'elezione della serie. Il risultato è godibile e in linea con i gusti e le esigenze narrative del suo target di adolescenti abituati a vivere di web e social.