Eravamo tanto felici quanto preoccupati all'annuncio di un film tv, il primo Roku Original, che recuperasse dalla cancellazione prematura da parte di NBC la deliziosa Zoey's Extraordinary Playlist (titolo originale), musical dramedy che si è distinta per originalità, dolcezza e delicatezza negli importanti temi trattati durante la programmazione generalista degli ultimi anni. Siamo felici di dire che, come spiegheremo nella nostra recensione de Lo straordinario Natale di Zoey, dal 24 dicembre su RaiPlay giusto in tempo per la vigilia, la scommessa è vinta e sono riusciti a creare un altro gioiellino che chiude le storyline lasciate aperte e sa augurarci "Buone Feste" come nessun altro.
Elaborazione del lutto
La seconda stagione de Lo straordinario mondo di Zoey è stata una grande elaborazione del lutto per la protagonista, interpretata da Jane Levy, candidata ai Golden Globes per questo ruolo, e per i suoi familiari dopo la morte di Mitch (Peter Gallagher). Tra alti e bassi, narrativi ed emotivi, il serial ci aveva lasciato con un grosso colpo di scena e una grande domanda: perché a Max (Skylar Astin) sono spuntati i poteri di Zoey, che riesce a sentire i pensieri e le emozioni più profonde delle persone sotto forma di performance musicali?
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Lo straordinario Natale di Zoey riprende qualche tempo dopo e non si dimentica di nulla: ritroviamo la nostra protagonista felicemente fidanzata con l'amico di sempre, mentre entrambi si interrogano sul significato dell'acquisizione dei poteri da parte del ragazzo. Si avvicinano le festività natalizie e lei non sa come affrontare il primo Natale senza suo padre e pensa che i suoi cari siano altrettanto combattuti. Dopo una breve riunione di famiglia, scopre che in realtà ognuno ha fatto piani per andare lontano separatamente (forse per non pensare al lutto?) e decide di convincerli a rimanere per organizzare il perfetto Natale in onore di Mitch. Come spesso capita, idealizziamo i ricordi di ciò che non c'è più e ci dimentichiamo che sono le persone e gli affetti e non le suppellettili a rendere una Festa tale, e queste sono solo un paio delle tematiche natalizie tra il classico e il nuovo affrontate nel film tv.
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Natale in musica
Il film ha tutto l'aspetto di un episodio speciale natalizio ma non è solo la durata maggiore a renderlo tale. L'utilizzo delle musiche da parte del creatore Austin Winsberg, che con questo serial ha voluto raccontare una vicenda autobiografica, è ancora una volta geniale: non solo per come gioca sull'ora doppio potere di Zoey e Max, tra di loro e verso gli altri, ma anche per come utilizza un mix riuscito di canzoni a tema natalizio e altre totalmente distinte, senza renderlo un momento stucchevole in tutto e per tutto festivo Glee style. Le meravigliose coreografie di Mandy Moore (che ricordiamo vinse un Emmy per il lavoro nello show) sono il mascarpone sul pandoro per esprimere al meglio i sentimenti dei personaggi attraverso il loro corpo. È proprio lampante come il cast - ritornato in toto e in pompa magna - si sia divertito un mondo di nuovo sul set mettendosi a disposizione per le performance musicali, per prima Jane Levy che ha modo di dare sfogo alle proprie movenze in quest'occasione. Si cerca di dare il giusto spazio a tutti i personaggi, anche se Simon è un pochino relegato al ruolo di "mentore" essendoci già passato alla morte del proprio padre, così come i dipendenti della SPRQ Point e le loro fughe natalizie dai parenti. Ma è così adorabile il modo in cui ci vengono raccontati sentimenti non necessariamente gioiosi ma che non per questo non hanno il diritto di essere espressi durante il Natale, che perdoniamo qualche scivolone in favore del lavoro di estremo e certosino equilibrio fatto dietro le quinte.
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Le domande trovano risposta
L'altro pregio del film, soprattutto da parte del creatore Austin Winsberg, è di non aver colto l'occasione di questo salvataggio in extremis per mettere ulteriore carne sul fuoco in vista di un possibile prosieguo - come una nuova mini stagione, che per inciso potrebbe ancora esserci - come ha fatto ad esempio Rob Thomas con Veronica Mars. Piuttosto ha preferito sfruttare la durata maggiore del film rispetto a una puntata canonica della dramedy, per chiudere le storyline lasciate aperte, in primis quella dei poteri di Zoey e ora anche di Max. C'è poi la vita dopo Mitch di Maggie (Mary Steenburgen) che deve imparare ad essere solo se stessa e non più la metà di una coppia, la neogenitorialità di David (Andrew Leeds) e Emily (Alice Lee) che cercano di trovare davvero un equilibrio dopo la depressione post di partum di lei e il licenziamento di lui, e Mo (Alex Newell) che cerca di fare altrettanto col compagno Perry (David St. Louis) e ora anche coi figli di lui, imparando a essere meno protagonista lasciando la voce agli altri.
Conclusioni
Che soddisfazione arrivare alla fine della nostra recensione de Lo straordinario Natale di Zoey potendo consigliarlo come perfetto film per la famiglia durante le festività, perché unisce sapientemente dramma, commedia, romanticismo e musica come già aveva fatto la serie prima, chiudendo il cerchio in modo equilibrato e dando una sorta di finale ai protagonisti. Sperando di poterli comunque rivedere su qualche lido e in qualche frangente prossimamente. Mai dire mai, soprattutto di questi tempi.
Perché ci piace
- Austin Winsberg ha saputo sfruttare l’occasione per chiudere le storyline rimaste aperte, in primis quella dei poteri di Zoey e ora anche di Max.
- Le meravigliose coreografie di Mandy Moore.
- L’aver mescolato sapientemente cover natalizie a brani musicali “normali”.
Cosa non va
- Le storyline un po’ deboli di alcuni personaggi, come Simon.
- Il fatto che finisce e probabilmente non rivedremo più i protagonisti e le loro storie.