Una viene da un paesino della Calabria ed è molto devota. L'altra è un'esperta d'arte francese emancipata e libera. Apparentemente Mariangela e Annabelle, interpretate da Marie-Ange Casta e Sara Serraiocco, non hanno nulla in comune: invece si ritrovano a dover condividere lo stesso uomo. Santo Russo (Riccardo Scamarcio), si trasferisce a Milano e, cominciando con piccoli furti, costruisce un impero fatto di droga e criminalità, che nasconde dietro vestiti cuciti a mano e la qualifica di "imprenditore". Nessuno sa davvero chi sia, nemmeno le due donne, rispettivamente moglie e amante. Lo spietato, su Netflix dal 19 aprile, è l'adattamento del romanzo Manager Calibro 9, di Pietro Colaprico e Luca Fazzo, e segna una nuova collaborazione tra Scamarcio e il regista Renato De Maria, a dieci anni da La prima linea.
Marie-Ange Casta e Sara Serraiocco sono "le pupe del gangster": le abbiamo incontrate a Roma e abbiamo chiesto loro se l'amore basta a conoscere davvero una persona, visto che entrambi i loro personaggi sono convinti di conoscere Santo, il protagonista del film Netflix di cui abbiamo parlato anche nella nostra recensione di Lo spietato, ma in realtà non è così: "Credo sia già difficile conoscere se stessi: ci vuole più di una vita per imparare a conoscersi. Quindi penso sia un po' difficile conoscere chi non si ama" ci ha detto Marie-Ange Casta, proseguendo: "In più in amore si mostra solo ciò che si ha voglia di mostrare. Non è sempre facile essere sinceri con la persona con cui si vive. Nascondiamo molti aspetti di noi stessi. Penso quindi che sia impossibile conoscere davvero qualcuno". Per Sara Serraiocco invece: "In amore bisogna sapersi lasciare andare. Amare è un grande gesto, quindi non aspettare di conoscere profondamente l'altra persona è già un gesto d'amore in sé e per sé".
La sincerità quindi paga in amore? Secondo Casta sì: "Quando non si è onesti e sinceri con le persone con cui si vive, arriva sempre un momento in cui ci si tradisce e se ne deve pagare il prezzo, come per il personaggio di Riccardo". L'uomo italiano rappresentato nel film non dà però tutta questa affidabilità, anche se ha il suo fascino, almeno secondo Serraiocco: "L'uomo italiano fa breccia nel cuore delle francesi: diciamo che portiamo alta la bandiera, le italiane e gli italiani. E anche le francesi hanno il loro grande fascino sui nostri uomini, devo essere sincera".
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