Dopo aver lavorato per anni alla Disney come animatore (tra le sue opere anche Rapunzel e Frozen), Lino DiSalvo debutta alla regia grazie a Playmobil: The Movie. Come già successo per i Lego, in questo film i famosi giocattoli tedeschi prendono vita.
Protagonista è Marla (Anya Taylor-Joy), che, per salvare il fratellino Charlie, risucchiato nel mondo dei giocattoli, si trasforma in un pupazzetto Playmobil. Ad accoglierla moltissimi personaggi, tra cui la Fata Madrina e l'imperatore Maximus, che nella versione italiana di Playmobil: The Movie hanno le voci di Cristina D'Avena e J-Ax.
Playmobil: The Movie, recensione: gioca che ti passa
Abbiamo incontrato Lino DiSalvo a Roma, durante la Festa del Cinema: visto che i film sui giocattoli ci hanno insegnato che anche loro hanno una vita e gusti propri, il regista si è mai chiesto che tipo di musica ascoltino? "È una bella domanda, non me l'hanno mai chiesto!" ci ha detto ridendo, proseguendo: "Da animatore, sono stato alla Disney per molto tempo, amo grandi numeri da musical: sono molto orgoglioso di Rapunzel - L'intreccio della torre e Frozen - Il regno di ghiaccio. A casa mia, abbiamo un sacco di giocattoli, e il motivo per cui ho messo numeri musicali nel film è che, quando gioco con mia figlia, amiamo cantare. Quando gioco con lei a un certo punto comincia a cantare: il mio cavallo ha le ali! E canta. È uno dei motivi per cui ho messo il cavallo alato nel film. Quindi immagino che cantino canzoni di Broadway: amo il teatro."
La video intervista a Lino DiSalvo
L'importanza di giocare con oggetti reali e il nuovo film di Lino DiSalvo
In Playmobil: The Movie Marla ama giocare con suo fratello Charlie: quanto è importante che i bambini giochino anche con oggetti e persone reali, oltre che con i cellulari? Per DiSalvo è un tema cruciale: "È molto, molto importante. A casa mia cerchiamo di limitare le ore passate davanti allo schermo: ci sforziamo di riunire la famiglia e giocare. Sto scrivendo un altro film sulla cultura italiana. Il tema principale è la comunità: non penso che si possa essere sani rimpiazzando la comunità reale con una virtuale, online. Sto lavorando su questo concetto del considerare reale la comunità social, che porta un elevato numero di giovani a essere depressi. Questo perché sostituiscono le persone vere con quelle virtuali. È il film a cui sto lavorando ora. Penso che si debba giocare con i giocattoli: raccontare le tue storie, esprimerti. Non c'è modo migliore di farlo che con i giocattoli."