Era da tempo che la Rai cercava di realizzare un progetto televisivo che potesse raccontare l'esperienza dei soldati italiani in Afghanistan e l'occasione ha iniziato a prendere concretamente forma quando il produttore Domenico Procacci ha proposto a Rai Fiction l'adattamento dell'apprezzato romanzo Limbo, scritto da Melania Mazzucco e uscito nel 2012 per i tipi di Einaudi.
Il film per la TV con protagonisti Kasia Smutniak e Adriano Giannini, come l'omonimo libro, racconta la storia di una ventisettenne sottoufficiale dell'esercito la cui vita cambia radicalmente in seguito a un attentato che porta alla morte di molti suoi uomini e al quale sopravvive per miracolo. Tornata a casa dopo l'operazione subita a causa delle ferite riportate, tra disturbi post-traumatici e grandi difficoltà nel riprendere la vita quotidiana al di fuori della zona di guerra, la protagonista Manuela Paris tenta in tutti i modi di rimettersi in sesto per continuare ad essere d'aiuto all'esercito che serve con grande abnegazione. Nella cittadina di mare nei pressi di Roma in cui è nata incontra Mattia, un uomo affascinante e sensibile ma dal passato misterioso con il quale inizia una relazione amorosa. Sebbene non tutto sarà destinato ad andare per il meglio, il rapporto tra l'uomo e la donna aiuterà entrambi ad affrontare i loro rispettivi problemi.
La guerra vista da una donna
Come ha sottolineato Eleonora 'Tinny' Andreatta, "Limbo propone un inedito punto di vista femminile sulla guerra e sulle difficoltà e la violenza che le nostre truppe affrontano quotidianamente. Si tratta infatti della storia di una donna molto giovane che sceglie di partecipare a una missione di pace e si trova ad affrontare le molte resistenze e i numerosi pregiudizi che si sviluppano nei confronti di una donna al comando". "Il titolo", ha proseguito la direttrice di Rai Fiction, "rende perfettamente la condizione esistenziale dei due protagonisti, entrambi alla ricerca della possibilità di reinserirsi in una vita che per differenti momenti è sospesa. E la fatica di Manuela nel recuperare la memoria di quanto accaduto durante l'attentato è un espediente narrativo per farci sentire vicini a una guerra che rischia di essere lontana dalla nostra percezione quotidiana".
Leggi anche: Lea: Un'avvincente storia di ribellione alla 'ndrangheta tutta al femminile
Dal romanzo al film: le difficoltà di un adattamento televisivo
Il compito degli sceneggiatori Laura Paolucci e Francesco Piccolo (anche noto scrittore, Premio Strega nel 2014 con Il desiderio di essere come tutti) non era certo dei più semplici. Secondo Laura Paolucci, dal punto di vista dell'adattamento il lavoro più intenso è stato quello riguardante la struttura: "Il romanzo è di circa 400 pagine e si concentra maggiormente sul passato della protagonista. Per quanto tutti i personaggi siano per forza di cose più approfonditi nel libro, credo comunque che l'intreccio tra passato e presente su cui abbiamo puntato sia efficace e che la nostra sintesi sia riuscita a conservare tutte le parti più importanti dell'opera di Melania".
La stessa autrice del romanzo, anche lei presente alla conferenza stampa, si è detta contenta del risultato: "Dentro il libro c'erano alcune cose imprescindibili che non potevano andare perse nella trasposizione. Una di queste era senz'altro il personaggio di Manuela, che ho voluto scrivere perché assolutamente inedito nella letteratura italiana ma anche nell'immaginario cinematografico nostrano. E poi c'era l'intrecciarsi di una guerra apparentemente lontana con un'altra guerra di tipo differente, più intima e silenziosa, che si svolge nel nostro stesso paese. In definitiva penso che il film riesca a lasciare al pubblico le stesse emozioni del libro e questo è molto importante, in quanto vuol dire che film e romanzo sono in sintonia tra loro".
Una storia d'amore per ricominciare a vivere
I momenti più riusciti di Limbo, che soffre soprattutto per un diffuso didascalismo e per le interpretazioni non all'altezza di alcuni attori, sono senz'altro quelli che vedono protagonisti i personaggi di Kasia Smutniak e Adriano Giannini, i quali offrono delle prove convincenti nei panni di Manuela e Mattia (buona anche l'interpretazione di Domenico Diele). A proposito della storia d'amore tra i due, la Mazzucco ha voluto specificare che la loro relazione "è l'essenza stessa dell'intera storia". Infatti, "Manuela non può uscire dalla sua morte metaforica se non ricomincia a vivere e di solito si ricomincia a vivere aprendosi al mondo e quindi amando. È semplicemente per questo che la storia del presente di Manuela è così importante". Sul rapporto tra Manuela e Mattia, si è espresso con estrema chiarezza lo stesso Giannini: "È come se la loro storia rappresentasse un film nel film. Queste due persone che si incontrano per caso sono molto vicine e sono unite dall'avere entrambe delle cicatrici, materiali nel corpo di Kasia ma altrettanto evidenti nell'anima del mio personaggio. I due si riconoscono attraverso quelle cicatrici e quel loro dolore differente ma comune".
Limbo, diretto da Lucio Pellegrini e prodotto dalla Fandango di Domenico Procacci in collaborazione con Rai Fiction, andrà in onda in prima serata su Rai Uno mercoledì 2 dicembre.