Toy Story ha segnato l'infanzia di molti di noi. Le avventure dei vivaci giocattoli di casa Pixar ci sono entrate da subito nel cuore e mentiremmo se non vi confessassimo di avere ancora in casa alla nostra veneranda età articoli del merchandise dedicato alla celebre serie di film. È proprio grazie a questa particolare affezione che tempo fa abbiamo accolto con grande gioia la notizia di un film interamente dedicato a uno di questi iconici personaggi: Lightyear - La vera storia di Buzz ci racconta infatti le vicende dell'intrepido astronauta in una storia dove Verso l'infinito e oltre non è soltanto un motto, ma un credo, una filosofia che trova incarnazione nel personaggio stesso. In questa pellicola, al cinema dal 15 giugno, vediamo Buzz alle prese con se stesso e con i suoi limiti, impegnato nella missione di riportare i suoi compagni a casa dopo che la loro navicella era rimasta intrappolata su un pianeta tanto pericoloso quanto ricco di risorse. Abbiamo avuto modo di ascoltare direttamente dalle voci italiane qualche aneddoto sul film e sopratutto su cosa significhi doppiare una produzione Pixar. Esther Elisha, Ludovico Tersigni e Alberto Boubakar Malanchino in una conferenza vivace hanno anche espresso cosa ha comportato per loro prendere parte a un progetto così importante e ricco di aspettative.
La prima esperienza con Disney
Disney è stata per tutti noi una compagna d'infanzia con i suoi film e i suoi personaggi iconici, alla domanda su quale sia stata la loro prima esperienza con la casa di Topolino gli attori hanno risposto citando diversi film iconici. Alberto Boubakar Malanchino ha confessato di essere stato particolarmente contento di prestare la sua voce ad un personaggio come Buzz: "La prima esperienza in sala è stata proprio Toy Story, quindi quando mi hanno detto che dovevo fare il provino per Buzz sono impazzito. Il mio primo ricordo era al cinema con mia mamma e mia nonna a vedere questo film. E un altro titolo della vita è stato Il Re Leone, da bambino ho consumato la VHS!"
Per Ludovico Tersigni, voce di Sox, l'incredibile gatto robot di Buzz, i felini sono sempre stati nel suo destino, l'attore infatti ha affermato con assoluta certezza: "Il mio film Disney preferito: Gli Aristogatti!" Esther Elisha, voce di Alisha Hawthorne, considera invece i film Disney come una tradizione da rinnovare durante le festività: "Disney è stata la mia prima esperienza al cinema, perché eravamo a Parigi e i miei genitori mi portarono a vedere Biancaneve. Per me faceva parte della magia del cinema e ogni Natale il momento più importante era quando usciva il nuovo film animato Disney."
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Caratterizzare i personaggi attraverso la voce
Dare la voce a un personaggio come quello di Buzz non deve essere stato semplice e Malachino ce lo ha raccontato: "Per me non è stata la mia prima esperienza al doppiaggio, ma è stata una bella sfida: mi sono preparato un paio di mesi con un vocal coach, si trattava di scurire la voce e trovare delle corde basse e personali che dovevo dare al personaggio, in poche parole un compromesso tra le mie armoniche e quelle di Buzz. Sono contento di aver regalato al personaggio questa nuova pasta, questo nuovo timbro. Questi sono dei piccoli gioielli e l'interpretazione è stellare, bisogna impegnarsi tanto per rendere le micro-espressioni. Tu devi stare dietro a loro e non il contrario." L'attore ha poi parlato del suo incontro con Massimo Dapporto, doppiatore storico di Buzz in Toy Story: "Con Massimo Dapporto ci siamo conosciuti ed è stato meraviglioso, sono ridiventato bambino, si sono riaperti i ricordi d'infanzia. Abbiamo parlato un po', ha detto di essere contento che fossi io la voce di Buzz. Lui ha fatto un lavoro eccezionale, il suo doppiaggio è fresco e perfetto, una dinamica di voce in cui a momenti è un astronauta perfetto e poi dopo diventa più scherzoso. Ovviamente abbiamo una pasta vocale opposta, però il modo che lui ha caratterizzato mi è servito tanto per lo studio. Lui è stato un maestro inconsapevole, ma poi nella fase di esecuzione abbiamo cercato qualcosa di originale."
Ludovico Tersigni ha invece così parlato del suo lavoro con Sox: "Sox per sua natura già porta un sorriso. Ci sono dei momenti in cui le sue battute sono pungenti e altri in cui abbiamo deciso di dargli dei toni più umani e colorati, quello è un piccolo spazio in cui abbiamo avuto l'opportunità di dare con poco un'emozione." Esther Elisha ha invece raccontato delle difficoltà nel rendere la voce di un personaggio che invecchia: "Io avevo sempre e solo doppiato me stessa. Ho cercato di dare ad Alicia un percorso di invecchiamento, nel momento della maturità non volevo caratterizzarla in senso troppo artificioso. Quello che ho cercato di darle è forse un po' di nostalgia e, sarà che sono una nuova mamma, forse anche un po' di tenerezza."
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L'importanza di rappresentare tutte le famiglie
È noto a molti che durante la lavorazione del film gli addetti ai lavori si siano fortemente opposti alla cancellazione di una scena a tema LGBTQ+, è stato quindi chiesto ad Esther Elisha cosa ne pensasse visto che la scena in questione coinvolge il suo personaggio: "Io penso che i bambini vedono la realtà, loro non mettono in discussione l'amore, e i giovani oggi sono molto consapevoli e forti nell'affermarsi. Quindi credo che i dipendenti Disney abbiano fatto bene, tutte le famiglie hanno il diritto di essere rappresentate, questo ti fa sentire più accolto." Anche Ludovico Tersigni si è espresso su questo tema: "Il bello del film è che ci sono delle tematiche che sono pennellate, non sbandierate. Ad esempio: la Hawthorne ha una moglie e questo è un messaggio sottile ma intenso: dire al grande pubblico che ci sono delle tematiche sessuali che fanno parte della nostra vita quotidiana e che sono parte di una naturale inclinazione umana significa iniziare a crescere dei bambini e dei ragazzi con una purezza di spirito e un atteggiamento che non è ostile nei confronti di comportamenti che sono d'amore, un sentimento che non ha genere e non ha sesso, quindi questa è una grande prova, è il primo film d'animazione Disney che affronta questa tematica in modo sublime."