L'omosessualità è: A) Una devianza della personalità. B) Una caratteristica della personalità. A porre la domanda, in uno dei suoi celebri quiz, è Mike Bongiorno. Negli anni Ottanta la si pensava in questi termini. Se oggi possiamo dire che, almeno, certe domande non si pongono più in questi termini, il merito è di un movimento per i diritti degli omosessuali che da trent'anni si è battuto con passione, determinazione, ma anche tanta ironia, perché le cose cambiassero. Nella recensione di Let's Kiss - Franco Grillini Storia di una rivoluzione gentile, il documentario di Filippo Vendemmiati, in uscita al cinema il 31 gennaio e il 1 e 2 febbraio, parliamo anche di questo, della storia di un uomo che è anche quella di un movimento. Let's Kiss è un film molto interessante, per come ricostruisce le tappe della lotta per i diritti degli omosessuali in Italia, attraverso il racconto di Franco Grillini e di curiose immagini di repertorio, ma anche molto divertente ed emozionante, per come riesce a cogliere l'ironia e l'umanità dell'attivista.
Dal mondo contadino alla politica
Tra un'intervista, che è una confessione a cuore aperto, e materiale di repertorio, Let's Kiss - Franco Grillini Storia di una rivoluzione gentile ricostruisce la vita personale e la carriera, di attivista e poi politico, di Franco Grillini, che in pratica sono la stessa cosa, perché per gran parte della sua vita sono coincise. Da quel bambino biondo nato nel mondo contadino, per cui cavalcare un trattore significava sentirsi un re, a quella scuola dove di fatto imparò una nuova lingua, l'italiano (a casa di parlava solo dialetto) e che gli aveva sconsigliato di proseguire gli studi. Li proseguì, e al liceo, coi suoi compagni, rieducò anche un gruppo di fascisti che gli erano capitati in classe. Il talento di attivista e politico, per uno che a sedici anni leggeva già Il Capitale di Marx, c'era già. La scoperta dell'omosessualità avviene a 27 anni, grazie all'incontro - travolgente - con un ex compagno di università. E l'attivismo inizia parallelamente a questa scoperta. Il coming out effettivo arriva grazie a un'intervista al giornale radio in cui si parla dell'idea di fare Riccione una capitale gay. È il 1982 e la carriera di attivista e politico non si fermerà più.
Da Brokeback Mountain a oggi: il percorso 'in salita' del cinema gay
L'Italia, il Paese dove "si fa e non si dice"
Un'attività politica che lo ha visto legarsi a vari partiti. Che, come racconta lui, sono stati un taxi per portare avanti i suoi valori. Franco Grillini ha sempre cercato una sinistra per cui i diritti civili siano considerati importanti quanto i diritti sociali. La sua carriera di attivista e politico lo ha portato anche a diventare un parlamentare. Terrorizzando, come racconta lui, tutto il parlamento, quando disse che, grazie al suo gay radar, sarebbe stato in grado di individuare gli altri gay che si celavano in parlamento, anche tra gli appartenenti a Forza Nuova. E tra quelli di Forza Italia. Come quel parlamentare che si avvicinò a lui per chiedergli di mantenere il segreto. Ma, subito dopo, gli chiese dove doveva andare per "rimorchiare". Perché raccontare Franco Grillini vuol dire ancora raccontare la nostra Italia, un Paese dove "si fa e non si dice", dove tante persone hanno due vite, quella pubblica e quella privata, e la cui vita è un nascondersi da tutti e mentire.
"Senza di te oggi non saremmo qui"
Da questo racconto si può capire subito quale sia il più evidente punto di forza di Let's Kiss: quello di lasciare spazio alla grande ironia e alla naturale e contagiosa simpatia di Franco Grillini. Il suo spirito è quello che gli ha permesso di fare le sue battaglie, quella rivoluzione senza morti, una "rivoluzione gentile", come racconta il sottotitolo del film. Quella rivoluzione c'è stata, non c'è dubbio. Anche se oggi c'è chi dice che non sia cambiato niente, dal nulla di 30 anni fa a oggi le cose sono cambiate eccome. Uno dei momenti più commoventi del film è il racconto del 2016, quando il parlamento approva la legge sulle unioni tra gli omosessuali. E la piazza chiama Franco per dirgli "senza di te oggi non saremmo qui".
I 16 migliori film gay e a tematica LGBT
La simpatia di Franco Grillini è contagiosa
Let's Kiss è quindi un film ironico, a tratti irresistibile. La simpatia di Franco Grillini è contagiosa, e Filippo Vendemmiati, amico di lunga data, è stato molto bravo ad assecondarla, e a farla uscire. Ha lasciato spazio a lui per quella che è una confessione, una chiacchierata tra amici, scherzosa e confidenziale. Il regista non ha voluto fare il classico documentario, la glorificazione di Grillini, evitando le interviste ad altre persone. Il tono del film però a tratti è anche epico, perché le battaglie e i cortei ci sono. Ed è anche commovente e doloroso. Perché Let's Kiss racconta anche la malattia che Franco sta vivendo, e che non vuole nascondere (lo considera "un secondo coming out"). È difficile accettare che il destino sia crudele con persone così buone. Pensiamo alla malattia, ma anche alla rivelazione, che ascoltiamo a fine film, sul fatto che non possa vedere il suo attuale compagno da quattro anni perché la famiglia di quest'ultimo è contraria.
Le immagini di repertorio, da Enzo Biagi a Gianfranco Funari
Let's Kiss è allora un racconto dell'Italia di oggi. Dove c'è stata, sicuramente, la rivoluzione gentile attuata da Franco Grillini e dell'Arcigay negli ultimi trent'anni, ma dove c'è ancora sessuofobia e omofobia, un tema che nel film viene toccato spesso. Dove finalmente le unioni tra omosessuali esistono, ma dove il DDL Zan, pensato proprio per fermare l'omofobia, viene bloccato in aula. Filippo Vendemmiati racconta tutto questo con un film pieno di amore e fantasia, dove a volte le immagini vanno in sincrono con il racconto e a volte no (vedi le immagini del Pride di New York, immagini di allegria, che a volte entrano su racconti che parlando di altro), e dove la regia riesce a creare un contrappunto con il racconto di Grillini con una serie di immagini di repertorio. Da quella di Mike Bongiorno abbiamo detto. Ma fanno colpo anche un Enzo Biagi che, a cavallo tra gli anni Ottanta e i Novanta, in prima serata, chiede a Grillini "quanti siete nel mondo?", esprimendo allo stesso tempo timore e distanza dagli omosessuali. O Gianfranco Funari che chiede al suo pubblico "accettereste nella vostra famiglia un gay come amico?" e si sente rispondere "lo accetterei con riserva", perché potrebbe influenzare il figlio.
AIDS: "Il virus non ha morale"
Una parte importante del racconto è dedicata all'AIDS, una battaglia parallela che il movimento per i diritti dei gay ha combattuto negli anni, per lunghi momenti praticamente da solo. Dai primi anni in cui viene definita "la malattia dei gay" e gli omosessuali vengono presi di mira e considerati come untori - e Grillini deve ripetere che "il virus non ha morale" - al giorno d'oggi, dove non si fa più informazione da tempo, e la gente continua a morire. "Se non una strage di Stato, è un'infezione di Stato", racconta Grillini nel film.
Conclusioni
Nella recensione di Let's Kiss vi abbiamo parlato di un film molto interessante, per come ricostruisce le tappe della lotta per i diritti degli omosessuali in Italia, attraverso il racconto di Franco Grillini e di curiose immagini di repertorio, ma anche molto divertente ed emozionante, per come riesce a cogliere l'ironia e l'umanità dell'attivista.
Perché ci piace
- L'idea di lasciare molto spazio all'ironia e alla simpatia contagiosa di Franco Grillini.
- Il racconto di 30 anni di lotte per i diritti degli omosessuali, una rivoluzione gentile.
- Il fatto che il film sia l'occasione per uno spaccato dell'Italia, quella di 30 anni fa e quella di oggi.
Cosa non va
- Il tema potrebbe non interessare a tutti, anche se i diritti civili sono una cosa che riguarda chiunque.