Dodici anni prima, durante una missione a Kiev, l'agente dell'MI6 Martin Baxter provocò involontariamente la morte dell'amata moglie: da quel giorno drammatico ha deciso di abbandonare per sempre quella vita sul filo del pericolo e di ritirarsi a vita privata, anche per il bene della figlioletta Lisa, all'epoca ancora infante.
Come vi raccontiamo nella recensione di Legacy of Lies - Gioco d'inganni, Martin l'ha sempre tenuta all'oscuro di quanto realmente avvenuto, sostenendo che la madre fosse scomparsa in un incidente automobilistico. Ora l'uomo si guadagna da vivere lavorando come buttafuori e combattendo in incontri clandestini, mentre Lisa, ormai teenager, sembra possedere un vero e proprio talento per il mondo delle scommesse sportive. I due tirano avanti ma un giorno l'entrata in scena della giovane giornalista Sasha, figlia di una vecchia conoscenza di Martin e in possesso di prove scottanti, scatena il pandemonio con il protagonista coinvolto in un intrigo internazionale con i servizi segreti russi e britannici.
Un protagonista che Scott(a)
Anche nelle produzioni meno riuscite, è sempre un piacere vedere Scott Adkins impegnato in audaci coreografie action, che lo rendono probabilmente l'interprete muscolare più efficace della sua generazione, ovvero quella post anni '80 e '90. L'artista marziale, recentemente apprezzato nelle insolite vesti "ingrassate" di John Wick 4 (2023), sfoderare anche in quest'occasione calci rotanti degni di Jean-Claude Van Damme e un carisma di genere perfetto per il ruolo, che riesce a sopperire anche alle forzature narrative che pur caratterizzano l'operazione. Legacy of Lies - Gioco di inganni è un prodotto pensato principalmente per gli amanti del filone, che si ritroveranno di fronte a un complotto ai più alti livelli nel quale il Nostro si ritrova suo malgrado coinvolto dopo che l'amata figlia viene rapita dai cattivi di turno. Cattivi tra i tanti, giacché qua entrambe le parti in causa, siano i sovietici o i più sobri britannici, hanno segreti da custodire gelosamente e non si fanno scrupoli nell'eliminare chi potenzialmente scomodo.
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Territorio conteso
La vicenda è ambientata per la prima parte a Londra e poi nella oggi martoriata Ucraina, con le strade di Kiev a fare da sfondo alla resa dei conti tra Martin e i suoi ex-colleghi: botte da orbi, sparatorie, inseguimenti in macchina all'insegna di un immaginario consolidato, con naturalmente i classici doppiogiochismi e colpi di scena a imprimersi nel versante narrativo, con un epilogo relativamente scontato che invoca la libertà del giornalismo contro i poteri forti, una battaglia ideologica da preservare ad ogni costo in qualsiasi angolo del mondo. Lo spettacolo tematico è garantito e come detto, anche se la sceneggiatura non brilla per originalità i motivi di interesse non mancano, anche grazie alle efficaci scelte di casting che accompagnano un Adkins ancora una volta a suo agio e assai centrato, nei panni di un protagonista costruito su misura per lui.
Questione di firma
La varietà di location, l'epilogo ulteriormente tensivo, i flashback e le suggestive allucinazioni di quel passato che tormenta Martin senza pietà, danno vita ad un quadro d'insieme relativamente eterogeneo, che intrattiene con una certa flessibilità per i cento minuti di visione. Il regista Adrian Bol è stato premiato proprio come Best Director al Barcelona Planet Film Festival 2021, segno che dietro il progetto oltre alla passione vi è anche un certo mestiere. Per un film che svolge il suo compito ludico con una certa disinvoltura, senza promettere più di quello che è.
Conclusioni
Un agente dei servizi segreti che si è ritirato, in seguito a una tragedia, per prendersi cura della figlioletta, ora adolescente, deve fare i conti con il suo passato quando la ragazzina viene rapita e si ritrova coinvolto in un intrigo internazionale tra intelligence russa e britannica che lo prendono di mira. Come vi abbiamo raccontato nella recensione di Legacy of Lies - Gioco d'inganni, ci troviamo di fronte a un godibile action-movie nel quale un carismatico Scott Adkins si scatena come di par suo, in una trama poco originale ma comunque ricca di colpi di scena e complotti, tra Londra e Kiev.
Perché ci piace
- Scott Adkins è sempre uno spettacolo da vedere per i fan del cinema action.
- Dinamiche d'azione e atmosfere noir in un mix gradevole.
Cosa non va
- La sceneggiatura ha qualche forzatura o inverosimiglianza qua e là.