Sono sbarcati in laguna come il proverbiale mostro: Lea e Vera Borniotto, sorelle, modelle, attrici e registe, e il videomaker Edoardo Nervi, amano il cinema horror e proprio al Lido di Venezia, in occasione della 77esima Mostra Internazionale del cinema di Venezia, hanno presentato il loro cortometraggio Innermind.
Fondatori dell'Alien Side Studio, con cui stanno lavorando anche al loro primo lungometraggio Custodes, i tre ragazzi hanno raccontato una storia molto personale: la lotta contro l'anoressia di Lea Borniotto. Il cinema ha aiutato la ragazza a superare quel momento buio. Ce lo ha raccontato la sorella gemella Vera Borniotto proprio al Lido: "La nostra passione per l'horror nasce da quando eravamo più giovani e guardavamo i film di Guillermo del Toro. Siamo d'accordo con la sua filosofia: a volte, in un genere considerato pauroso da tutti, ci si ritrova, ci si sente a proprio agio. Ci siamo appassionate all'horror per questo: ci sono molte realtà distorte che a noi sembrano quasi naturali." D'accordo Lea: "Per noi è sempre stato fonte di ispirazione: quando il pubblico si spaventa c'è una reazione. Le sensazioni, le luci, i dialoghi... È il nostro genere!"
Questo è un momento felice per i gemelli nel cinema italiano: ci sono i fratelli D'Innocenzo, i fratelli De Serio e ora anche le sorelle Borniotto. Com'è lavorare insieme sul set? Per Vera: "Nel nostro caso è un 50 e 50: a volte litighiamo, perché abbiamo idee differenti o magari vogliamo dire la stessa cosa, ma la diciamo in modi diversi. Solitamente siamo sulla stessa lunghezza d'onda per quanto riguarda lo stile."
La video intervista a Lea e Vera Borniotto e Edoardo Nervi
Custodes: il thriller gotico di Borniotto e Nervi in uscita nel 2021
Alien Side Studio: Lea e Vera Borniotto ed Edoardo Nervi
Edoardo Nervi, videomaker, regista e direttore della fotografia, ha presentato il corto Innermind insieme alle sorelle: "Come gruppo riusciamo a essere abbastanza tranquilli" ci ha detto, proseguendo: "_Abbiamo idee molto simili: ci accomunano sia il modo di pensare che di realizzarle."
In Innermind lo spettro dell'anoressia è visto attraverso la lente dei generi horror e fantascienza. Vediamo delle gelatine, che ricordano quelle fatte di insetti del film Snowpiercer, del regista premio Oscar Bong Joon-ho. Di cosa si devono nutrire i giovani appassionati di cinema come loro? Secondo Lea: "La scelta di creare questo cibo artificiale viene dal fatto che non volevamo dare identità al cibo: oggi viviamo in una società in cui ci sono molte etichette. Era anche un modo per rispettare le nostre scelte alimentari: siamo vegane e non abbiamo voluto specificare che cibo fosse. È un'identità nulla, qualcosa che rendesse l'idea di cibo, ma in realtà non aveva un significato particolare." Edoardo ha aggiunto: "Per quanto riguarda il cibo dei giovani appassionati di cinema, secondo me bisognerebbe vedere più roba indipendente: le piattaforme di streaming ci danno la possibilità di scovare cose particolari, a volte anche bellissime. Quindi invito tutti a scavare e cercare le cose più sconosciute e indipendenti, che a volte nascondono delle perle uniche."