Innermind 2020

In un futuro indeterminato, una ragazza ossessionata dalla visione distorta del suo corpo si sta lasciando morire di inedia nel letto di una clinica specializzata, senza più reagire ad alcuno stimolo. La sua gemella, che per empatia patisce il distacco dalla sorella con altrettanta sofferenza, non si dà per vinta e vuole tentare il tutto per tutto per salvarla. Dal curante le viene proposta un’immersione mnemonica nella psiche della paziente.

Ne scaturisce un angoscioso viaggio nell’inconscio, con visioni drammatiche e paradossali, attraverso le “stanze” della mente, fino alla radice del problema: la ragazza è attratta dalla perfezione di un manichino davanti al quale si trova inerme e sgomenta. L’arrivo della sorella che le trasmette il calore di un abbraccio la distoglie dalla visione alienante riportandola bruscamente alla vita, col desiderio di riprendere ad alimentarsi autonomamente. Con un’impronta fashion nell’abbigliamento e l’inserimento di sculture realizzate da Roberto Molinelli, props maker di Makinarium, il cortometraggio è volto a trasmettere un messaggio fortemente estetico pur nella drammaticità di un argomento così attuale come l’anoressia.