Cinque sorelle, una morte tragica, una casa che diventa un sesto personaggio: Le sorelle Macaluso hanno avuto molte vite, prima sulle tavole del palcoscenico e ora sul grande schermo, grazie alla loro autrice, Emma Dante, che le ha portate in concorso alla 77esima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia.
A differenza dello spettacolo teatrale, in cui a raccontare la storia di questa famiglia siciliana piena di speranze, sogni infranti e rancore covato per anni erano le sorelle anziane, la versione cinematografica di Le sorelle Macaluso segue un lungo arco temporale, partendo con le protagoniste bambine, poi donne adulte e alla fine della vita.
In sala dal 10 settembre, il film di Emma Dante vede tra le numerose protagoniste anche Angela Finocchiaro, che, come la regista, non ha molta fiducia negli esseri umani. Anche se il suo film preferito è La vita è meravigliosa di Frank Capra. Lo abbiamo scoperto al Lido di Venezia, dove l'abbiamo incontrata: "La cattiveria fa parte della storia della nostra vita. Gli esseri umani sono tendenzialmente cattivi, ma non necessariamente assassini. La cattiveria è un sentimento che, secondo me, appartiene anche all'infanzia. C'è nella sorellanza e nella fratellanza, nelle famiglie. In famiglia si diventa anche cattivi: ci sono dei momenti in cui uccideresti il tuo congiunto. Poi ti fermi prima, ma fa parte di questo gioco un po' al massacro che è la famiglia. La famiglia non è quella del Mulino Bianco. Almeno non quella di questo film."
La video intervista a Emma Dante su Le sorelle Macaluso
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Le sorelle Macaluso: Ritorno al Futuro e la casa
Uno dei pochi riferimenti temporali di Le sorelle Macaluso è il film del 1985 Ritorno al futuro, che le protagoniste vedono in un'arena estiva. Come mai proprio la pellicola di Robert Zemeckis? Emma Dante: "Perché racconta la storia di una tragedia nel caso in cui qualcuno non nascesse. Che è un po' la stessa cosa di cui parla il mio film preferito in assoluto, La vita è meravigliosa di Frank Capra. Mi piaceva l'idea di raccontare la trama di questo film, che le ragazze vedono nell'arena Sirenetta, dove si incontrano proprio perché era magica questa idea di pensare a un futuro impossibile. Questo film è un passato che non passa. Pensavo che le due cose potessero essere molto sorelle."
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Un'altra protagonista importante del film è la casa, che invecchia insieme alle sorelle: "La casa è un corpo. È un corpo che cambia, non è mai la stessa, come cambiano le sorelle. Cambia look, cambia vestito, cambia umore a seconda degli anni, siamo in tre fasi diverse della vita. Invecchia anche lei insieme alle sorelle, per cui diventa un personaggio vero e proprio. E questo era voluto: raccontare la sesta sorella attraverso la casa."