Le bambole pericolose e assassine impazzano anche in homevideo. Che siano possedute e portatrici di strane presenze maligne, o si mettano direttamente in moto per sgozzare qua e là, sono "giocattoli" un po' particolari certamente da evitare. Ma non certo per gli appassionati dell'horror e di questa specifica branchia, che ha trovato sempre un certo seguito nelle sue varie evoluzioni. Nelle scorse settimane, casualmente, sono usciti in homevideo due film riguardanti bambole assassine, di tipo molto diverso: un film molto noto, con buoni incassi anche in Italia al botteghino, e un altro che invece arriva in Italia direct to video.
Il primo è Annabelle 2: Creation, che è il sequel del suo predecessore Annabelle, e quindi è il secondo spin-off della serie The Conjuring, tanto che si sta parlando, proprio come Marvel, di un universo cinematografico. Ricordiamo che la saga era nata nel 2013 per raccontare le vere indagini paranormali di Ed e Lorraine Warren. Il secondo invece è Il culto of Chucky, ennesimo film della saga sul personaggio creato da Don Mancini per il film Bambola assassina. Originariamente era un serial killer di nome Charles Lee Ray che assunse le sembianze della bambola e le diede vita continuando a perpetrare i suoi crimini. Dopo La bambola assassina 2 e 3, sono seguiti negli anni La sposa di Chucky, Il figlio di Chucky e La maledizione di Chucky. E adesso, appunto, Il culto di Chucky, con le bambole che tendono a moltiplicarsi. Ma andiamo a vedere le trasposizioni homevideo dei due titoli.
Annabelle 2: Creation, le origini della bambola
Annabelle 2: Creation, diretto da David F. Sandberg, è dunque il prequel di Annabelle e racconta le origini dell'inquietante bambola. Tutto parte quando la figlia di un costruttore di bambole muore in un tragico incidente automobilistico. Anni dopo l'uomo e sua moglie (che non si alza mai dal letto e ha una maschera a coprirle il volto sfigurato) decidono di ospitare nella loro casa un gruppo di ragazzine provenienti da un orfanotrofio, assieme a una suora. Casualmente una delle ragazze scoprirà che in una stanza è nascosta Annabelle, una bambola terrificante che sembra posseduta da uno spirito maligno che comincia a perseguitare le ragazze. E nella casa sarà un crescendo di orrore.
Il blu-ray e un video che esalta una fotografia suggestiva
Annabelle 2: Creation è arrivato in homevideo anche in alta definizione con un blu-ray targato Warner Bros. Entertainment Italia. Per quanto concerne il video, il girato digitale è riprodotto in maniera magistrale dal blu-ray, che si rivela di grande qualità per la capacità di proporre un quadro granitico eppure sempre attento alle atmosfere del film con i suoi chiaroscuri. Le tecniche di illuminazione molto particolari utilizzate dal direttore della fotografia Maxime Alexandre, e attente a lasciare parte dei dettagli in luce e altri in ombra, sono riprodotte ottimamente dal video, che esalta l'alta definizione sia nelle scene luminose che in quelle più buie. Già, perché il dettaglio, da primato nei momenti più luminosi dotati anche di grande profondità, resta molto elevato anche al buio, con ombre dense e solide, ma mai fangose, vicino alle quali i particolari restano in evidenza. Insomma un video che rende le ombre ancora più inquietanti, proprio come era nelle intenzioni dei realizzatori del film. Naturalmente, a proposito di dettaglio, una menzione d'obbligo spetta alla bambola e ai suoi vestiti, molto ben definiti. Il croma è sempre equilibrato, mai urlato, e abbraccia una variegata gamma di sfumature.
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Audio vibrante per tenere sempre alta la tensione
Molto suggestivo il reparto audio, anche quello italiano, nonostante il nostro dolby digital 5.1 risulti ovviamente inferiore al TrueHD Atmos inglese. Da film horror che si rispetti, a volte anche d'atmosfera, l'audio restituisce una traccia molto coinvolgente, efficace sia nei rumori più soffusi e furtivi, che in quelli in cui la tensione sale alle stelle. L'attesa snervante dei silenzi mozzafiato, quando sai che sta per accadere qualcosa, è interrotta da picchi improvvisi della colonna sonora o di rumori ambientali che fanno sobbalzare lo spettatore grazie a una dinamica eccellente. Insomma siamo di fronte a un mix audio che rende alla perfezione i jump scare, come anche l'ambienza leggera, che in una casa d'epoca come la location della vicenda, offre comunque una ricchezza di rumori sottili sempre ben replicati e catturati dai diffusori con grande precisione direzionale. A questo si aggiungono dialoghi sempre perfetti.
Gli extra: un corposo dietro le quinte, featurette e corti
Come extra, oltre al commento audio, troviamo innanzitutto una featurette sulle scene eliminate e sul perché sono state tagliate da parte del regista: 12'), quindi Directing Annabelle: Creation ((42'), che è un corposo, interessante e perfino divertente dietro le quinte, che approfondisce molti temi sulla lavorazione del film, con tanti interventi e momenti sul set, sempre con il regista David F. Sandberg come protagonista. Segue il contributo The Conjuring Universe (5') sul possibile sviluppo della saga, quindi i due corti horror Attic Panic e Coffer, 6 minuti in tutto.
Il culto di Chucky: il settimo capitolo della bambola assassina
Percorso decisamente diverso invece per Il culto di Chucky, settimo film del franchise della bambola assassina, e uscito direttamente per il mercato homevideo. In Italia è disponibile solamente in DVD, un prodotto targato Universal. Nel film di Don Mancini, Nica è rinchiusa da quattro anni in un manicomio criminale perché è convinta di essere stata lei a uccidere la propria famiglia. In realtà l'autore del massacro è il bambolotto Chucky. Quando lo psichiatra dell'istituto inizia a usare un nuovo metodo terapeutico per le sedute di gruppo, entra in scena una bambola fin troppo familiare. Poco dopo una serie di morti tragiche e orripilanti comincia a colpire il manicomio.
Il DVD: croma esuberante e dettaglio soddisfacente
Il DVD Universal si rivela tecnicamente di buona fattura. Il video digitale infatti presenta un quadro pulito e dal dettaglio soddisfacente per lo standard: particolarmente riuscita la resa dei vari bambolotti che mantengono una sensazione plasticosa molto realistica nelle loro varie versioni, anche durante le animazioni. Oltre alle bambole, anche i vestiti e le ambientazioni sono ben definite, nei limiti del formato. Qualche calo è evidente nelle scene più scure, soprattutto su qualche fondale dove appare qualche sgranatura e affiorano alcuni aliasing, oltre a una lieve rumorosità. Esuberante il croma, che oltre a splendere nei vestiti del bambolotto, si esalta nell'abbondante rosso sangue, che appare sempre vivo e saturo. I neri invece, pur abbastanza solidi, non raggiungono mai un senso di profonda compattezza, dando vita ad alcuni momenti un po' fangosi. Nel complesso, comunque, un buon video.
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Audio coinvolgente, e non solo nelle scene più movimentate
Dove però Il culto di Chucky offre il meglio è nella sezione audio, con un dolby digital 5.1 che anche nella traccia italiana è molto coinvolgente. C'è sempre una sensazione costante di tensione, alimentata da una presenza di bassi efficaci ma mai invasivi, una dinamica eccellente e da una cura per l'ambienza anche leggera che aiuta a immergersi nelle atmosfere dell'istituto dove si svolge la vicenda. Naturalmente le scene più movimentate o anche elementi meteo con un tuono, scatenano tutti i diffusori con precisione, soprattutto nelle fasi horror più efferate quando Chucky scatena la sua furia e il sangue impazza dappertutto. I dialoghi dall'ottimo timbro e la resa calda della colonna sonora completano un ottimo reparto, particolarmente adatto al tipo di prodotto.
Gli extra: Scene eliminate, commento audio e clip su segreti e retroscena
Non travolgente, ma comunque soddisfacente il reparto dedicato ai contenuti speciali. Troviamo innanzitutto alcune scene eliminate per un totale di 5 minuti e mezzo con il commento opzionale del regista e produttore Don Mancini. A seguire Dentro la follia del culto di Chucky (7'), che offre uno sguardo alla tenuta del personaggio di Chucky nel tempo, all'immutato interesse deel pubblico per lui, e ancora segreti, scene chiave, retroscena, effetti visivi e personaggi. Le incarnazioni di Chucky (5') è un contributo interessante che svela la realizzazione della bambola e soprattutto come le è stata data vita, dai movimenti nelle scene fino al doppiaggio, mentre ne La casa delle bambole (7' e mezzo) il cast di tanti film della serie propone qualche riflessione sulla storia del franchise. A chiudere il commento audio di Don Mancini e Tony Gardner.