Dora (Chloe Rose) ha 17 anni, è bionda, ha gli occhi azzurri, sembra un angioletto, infatti ha deciso di vestirsi proprio così per la notte di Halloween, indossando un vestito bianco accessoriato con ali di piume e un diadema luccicante.
A rovinare la festa arriva però una notizia inaspettata: la ragazza è rimasta incinta e non sa come dirlo alla madre. Sola a casa durante la notte delle streghe, Dora è tormentata dall'ansia e in preda ad attacchi di fame nervosa, che tampona mangiando cetrioli sott'aceto su cui spalma miele e sparge un pizzico di sale: ed è qui che lo spettatore decide che la ragazza deve morire. L'abominio alimentare precede infatti l'impensabile: alla porta bussano dei bambini con il volto coperto da maschere inquietanti, che al posto del classico "dolcetto o scherzetto" reclamano il bambino di Dora, destinato a diventare un essere demoniaco come loro.
Un horror in stile anni '80 che sperimenta con il colore
Ricalcando senza vergogna i classici anni '80 a tema notte delle streghe, Hellions non si cura di imbastire una trama originale, anzi, cita a piene mani tutti i cliché del genere, dalle zucche demoniache alle voci sataniche, non senza una buona dose di ironia, puntando tutto sull'aspetto visivo: la scenografia ridotta a linee semplici ed elementi essenziali è tutta al servizio delle terrificanti maschere indossate dai bambini-mostri, inquadrate con sapienti giochi di chiaro-scuro in modo da renderle ancora più grottesche. Le inquadrature dall'alto del campo di zucche ricordano quasi i disegni di Tim Burton e il regista Bruce McDonald, veterano delle serie tv (tra i suoi lavori figurano diversi episodi di titoli come Reign e Queer as Folk), sembra aver imparato anche la lezione di Michael Bay, facendo esplodere ogni tanto, in modo assolutamente random, qualche vegetale.
L'elemento di maggiore interesse della pellicola è però la fotografia: il direttore della fotografia Norayr Kasper si diverte a desaturare le immagini, ad applicare filtri a infrarossi e a colorare in modo diverso figure e sfondi. Le scene oniriche con protagonista Dora sono dunque le più riuscite, anche se, soprattutto nella parte centrale, tendono a ripetersi, diventando così un riempitivo per raggiungere un minutaggio maggiore.
Un cast che sta al gioco, con la partecipazione della guest star Robert Patrick
Accettato lo spirito goliardico del film, che non ha nessuna pretesa di aggiungere qualcosa di nuovo a un genere ampiamente consolidato e codificato, Hellions diventa un gustoso guilty pleasure, cui si prestano per primi gli interpreti: la giovane protagonista Chloe Rose - che come tipo fisico ricorda la bellezza un po' porcina (non a caso nel film viene chiamata più volte dai bimbi demoni "little piggy", ovvero maialina) delle star americane di maggior successo degli ultimi anni, Scarlett Johansson e Jennifer Lawrence - si presta al gioco, facendosi ricoprire di sangue, impugnando un fucile come un angelo sterminatore e mangiando feti davanti allo specchio. Sprecata invece la partecipazione di Robert Patrick, che si limita a interpretare il poliziotto del quartiere.
Movieplayer.it
3.0/5