Raccontare il mondo attraverso Napoli. Questo fa La paranza dei bambini con emozione, traducendo liberamente per lo schermo il libro omonimo di Roberto Saviano che racconta del fenomeno delle giovani bande criminali che ha preso sempre più piede negli ultimi tempi. Un film asciutto ed equilibrato, che sfrutta il tema e l'ambientazione per mettere in piedi qualcosa di diverso da quanto fatto con lavori precedenti tratti dall'autore campano: il film di Claudio Giovannesi non è Gomorra e non vuole esserlo, come abbiamo già spiegato nella nostra recensione de La paranza dei bambini, è un film sull'innocenza perduta di una generazione che cerca di ottenere i soldi attraverso scorciatoie.
Ce lo siamo fatti raccontare al Festival di Berlino, dove il film ha vinto il premio per la miglior sceneggiatura ed è stato accolto molto bene dalla stampa internazionale, dallo stesso Saviano, dall'abile regista Giovannesi e soprattutto dal giovane protagonista Francesco Di Napoli, un non professionista al quale questa prima esperienza ha lasciato tanto, nonostante un'iniziale riluttanza ad accettare questo ruolo. "Sono loro che hanno dovuto convincere me!" ha infatti risposto quando l'abbiamo interrogato su come avesse fatto a convincere la produzione a dargli la parte. E a giudicare dalla sua prova, la scelta è stata vincente, perché Francesco Di Napoli è il cuore del film, buca lo schermo con l'intensità del suo sguardo ed è efficace anche nel costruire l'intesa con gli altrettanto giovani compagni di avventura.
Grande attenzione quindi alla lunga fase di casting, con provini fatti a quattromila ragazzi, ma ci sono anche altri protagonisti che sono stati selezionati con cura: le zone di Napoli che fanno da background alla vicenda, le strade della Sanità e dei Quartieri Spagnoli, la piazzetta davanti all'Istituto Universitario Orientale, tutto il centro storico della città che è così unico nella realtà del nostro paese. Un mondo che resta, però, sullo sfondo, perché in primo piano ci sono loro, i ragazzi, esponenti di una generazione che è sotto la lente dell'analisi di Saviano e Giovannesi. Ma sentiamo cosa ci hanno raccontato.
Leggi anche: La paranza dei bambini, parla Roberto Saviano: "Non mi farò intimidire dalle minacce"