La fantastica signora Maisel 3, recensione: Il mondo di Midge sempre più grande

La recensione de La fantastica signora Maisel 3, la nuova stagione della pluripremiata serie Amazon Prime Video firmata da Amy Sherman-Palladino con la bravissima Rachel Brosnahan.

Maisel 1
La fantastica signora Maisel: Rachel Brosnahan in un'immagine della terza stagione

Arriviamo a scrivere questa recensione de La fantastica signora Maisel 3 con la gioia di aver potuto guardare in anteprima cinque dei dieci episodi della terza stagione della strepitosa serie di Amy Sherman-Palladino, al debutto il 6 dicembre 2019 su Amazon Prime Video, e la difficoltà di doverne parlare senza poter anticipare molti dettagli importanti di questi nuovi episodi. Una cosa possiamo e dobbiamo dirla fin da subito: è stato un piacere ritrovare la Midge di Rachel Brosnahan, tutto il complesso mondo che poco per volta si sta delineando attorno a lei e, infine, riprendere quel percorso di formazione e crescita che stiamo seguendo da due anni, al netto di un'unica incertezza che vi racconteremo.

Nuove esperienze per la signora Maisel

Non vi riveleremo dettagli della trama de La fantastica signora Maisel 3, non lo faremo sia per assecondare le indicazioni ricevute da Amazon Prime Video, sia per evitarvi fastidiosi spoiler su quello che andrete a vedere nei dieci nuovi episodi. Ma possiamo dirvi che la storia riprende laddove si era interrotta un anno fa, con Midge che sgattaiola via dopo il suo incontro con l'ex Joel e uno dei suoi pochi momenti di silenzio da quando la conosciamo. Per Miriam Maisel è arrivato un momento decisivo, una svolta importante che segna il suo futuro nel campo della stand-up comedy dopo aver accettato di slancio la proposta del cantante Shy Baldwin che promette di ampliare il suo raggio d'azione e farle vivere nuove importanti esperienze.

La fantastica signora Maisel 2, parla Rachel Brosnahan: "Ho imparato la commedia insieme a Midge"

Maisel 2
La fantastica signora Maisel: un'immagine della terza stagione

La costruzione di un mondo sempre più ampio

Maisel 3
La fantastica signora Maisel: Alex Borstein nella terza stagione

Ma La fantastica signora Maisel è sempre più una serie corale, in cui tanti comprimari si sono affacciati alla ribalta del flusso di racconto principale, guadagnandosi lo spazio per una propria storyline personale. Per questo la terza stagione propone situazioni e scelte altrettanto importanti per altre figure che gravitano attorno a quella della protagonista: è chiave il ruolo della Susie di Alex Borstein nella costruzione dei nuovi episodi, ma ci si concentra molto anche sugli sviluppi narrativi dei genitori di Midge, Abe e Rose, al cospetto di un momento di svolta cruciale per le loro vite, così come c'è molto da approfondire per quanto riguarda Joel, un personaggio al quale gli autori tengono molto e che si trova nella posizione di dare il via a una nuova avventura professionale, con tutte le difficoltà e gli imprevisti del caso.

Maisel 8
La fantastica signora Maisel: Sterling K. Brown in una scena

Senza contare un paio di new entry dal grande potenziale, come il manager di Shy, Reggie, interpretato da Sterling K. Brown o la Mei di Stephanie Hsu, che aggiungono nuova linfa vitale a quanto il mondo della signora Maisel già aveva da offrire. E' proprio in questo ampliamento di orizzonti delle storie della stagione che riscontriamo l'unica piccola pecca della serie, perché nella necessità di raccontare e far progredire tutte le brillanti e significative figure messe in gioco, si finisce per incappare in alcuni sviluppi un pizzico troppo forzati anche per quel velo di surreale che accompagna a volte il racconto dell'autrice.

La coreografia della parola

Maisel 4
La fantastica signora Maisel: Rachel Brosnahan sul set della serie

Un difetto di poco conto, se si mette sul piatto di una bilancia che pende con decisione dalla parte della qualità. La serie conferma infatti quella sontuosa costruzione che le è valsa i tanti premi ricevuti negli ultimi due anni, con quella stessa cura di ogni singolo dettagli e quella messa in scena di straordinario livello che ci propone sequenze coreografate come una complessa e travolgente danza. Una ricchezza che si evidenzia, più che in ogni altro aspetto, nella scrittura, in quei dialoghi che sono marchio di fabbrica di Amy Sherman-Palladino sin dai tempi di Una mamma per amica e che prendono vita nelle brillanti interpretazioni di un cast selezionato con meticolosa attenzione, esecutori perfetti di una partitura che accoglie lo spettatore senza perdere mai colpi.

La fantastica signora Maisel e le Gilmore Girls: imparare a vivere con il sorriso

Dal suo iniziale microcosmo del Gaslight alle prime esperienze lontano da New York e da casa fino alle nuove occasioni di questa terza stagione, siamo ancora felici di accompagnare Miriam Maisel nella sua strada per affermarsi nel campo del cabaret, sperando che questa travolgente avventura prosegua per altre stagioni con la stessa qualità che ha dimostrato fin qui.

Conclusioni

Quello che ci sentiamo di sottolineare in conclusione di questa recensione de La fantastica signora Maisel 3 è la continuità rispetto a quanto visto fin qui nelle prime due stagioni, la naturale evoluzione di una storia che, al di là di qualche piccola forzatura nel portare avanti le vicende dei tanti personaggi secondari, diventa sempre più ricca e corale, portando la sua bravissima protagonista verso nuove importanti esperienze. Assolutamente da segnalare un paio di sequenze imponenti e perfettamente coreografate che confermano la qualità di messa in scena e la cura dei dettagli a cui eravamo già abituati.

Movieplayer.it
4.0/5
Voto medio
4.3/5

Perché ci piace

  • La signora Maisel, che si conferma “fantastica” come vuole il titolo.
  • I dialoghi, sempre fluidi e scorrevoli, ricchi e fulminanti.
  • La costruzione e la coreografia di molte sequenze.
  • Il cast di contorno, perfettamente integrato nella costruzione narrativa dell’autrice…

Cosa non va

  • … ma costretto, in alcune occasioni, in situazioni un po’ troppo forzate.