Ora che la prima stagione si è conclusa, possiamo finalmente parlare del finale de La creatura di Gyeongseong, il k-drama targato Netflix che tanto sta piacendo ai fan del mistery in salsa Stranger Things, ma anche agli estimatori delle produzioni coreane. L'uscita della Parte 2 (leggi la nostra recensione) segna la conclusione naturale di un primo arco narrativo del progetto ideato da Kang Eun-kyung, con un finale che promette un futuro decisamente diverso ma altrettanto intrigante per lo show.
Pur non avendo complessità narrative, nell'ultimo episodio assistiamo ad elementi costitutivi del racconto volutamente nebulosi e revisionati dal montaggio, così da chiudere le domande principali della storia, e porne al contempo delle altre, lasciando alcuni indizi sparsi e regalando ai fan uno spiraglio da cui sbirciare lo stuzzicante futuro dello show, che si preannuncia curioso ed elettrizzante. In queste righe proveremo ad analizzare i dettagli del finale e delle scene post-credit per comprendere quei piccoli angoli narrativi rimasti più fumosi, e dare senso a quei particolari su cui si sta già edificando la seconda stagione de La creatura di Gyeongseong. [ATTENZIONE, SPOILER A SEGUIRE]
La creatura di Gyeongseong, gli eventi del finale
La rivelazione principale degli ultimi episodi di La creatura di Gyeongseong è relativa all'identità dell'eminenza grigia dietro agli esperimenti all'ospedale Ongseong: Lady Maeda. Grazia al suo lignaggio e alle disponibilità economiche della famiglia, la nobile ha fornito protezione e fondi necessari all'equipe del Dottor Ichiro e del Tenente Generale Kato per condurre in totale segreto la sperimentazione umana sui Najin, scegliendo personalmente le cavie su cui fare test. È stata infatti lei a ordinare di catturare e imprigionare Myeong-ja, l'amante del Commissario Ishikawa dalla cui ricerca parte l'intreccio della serie, e anni prima a ordinare il sequestro e la sperimentazione sulla madre di Chae-ok. Alla fine della prima stagione, Tae-sang e Chae-ok combattono contro decine di scagnozzi inviati da Lady Maeda ad ucciderli, così da cancellare ogni testimone degli eventi all'ospedale e liberarsi delle due minacce, ma attirata dalla figlia, la Creatura lì raggiunge e li aiuta, salvo poi trapassare Chae-ok al cuore per errore, essendosi frapposta tra la Creatura e Tae-sang. La ragazza sembra morire davanti agli occhi dell'amato, mentre Tae-sang sceglie di utilizzare tutto il suo denaro per aiutare la rivoluzione a distruggere il contingente giapponese ancora in stanza a Gyeongseong, Lady Maeda compresa, con un gigantesco attentato bombarolo durante i funerali di Ishikawa, precedentemente ucciso da Myeong-ja mentre era sotto il controllo del Najin.
Un salto temporale di qualche anno ci rivela però la sopravvivenza della donna, sfigurata e rimasta disabile, con Kato che, durante una visita, le lascia vicino una ciotola con dentro dell'acqua, chiedendole: "Vuole tornare a Kyoto o vuole esplorare strade sconosciute e aprirsi a nuove possibilità?". La scena seguente vede poi la Creatura gettare in acqua il corpo di Chae-ok senza vita. La abbraccia con le sue spire e improvvisamente il Najin esce dalla corpo della madre per entrare in quello della ragazza, che riapre gli occhi mentre la Creatura affonda nell'abisso ormai priva di vita. La sequenza post-credit è però la più allettante. Attraverso un televisore assistiamo ad alcuni significativi eventi avvenuti nel corso della storia sud coreana fino ad arrivare ai nostri giorni. La telecamera zooma indietro e inquadra poi la nuca di un personaggio sulla quale vediamo chiaramente una cicatrice da taglio chirurgico. Il personaggio raggiunge una finestra, la apre, e vediamo l'attuale Seul trasformata dal tempo e dalla modernità. Sentiamo infine aprirsi la porta e una voce chiamare il ragazzo: "Ho-jae, siamo pronti. Andiamo". Il personaggio si volta e vediamo il viso di Park Seo-joon, suggerendoci che si tratti ancora di Tae-sang, in qualche modo sopravvissuto a quasi 80 anni di storia senza mai invecchiare.
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La creatura di Gyeongseong: tutte le curiosità sul finale
Nonostante ci siano ancora molte incognite sugli effettivi poteri dei Najin, le tre sequenze finali possono essere direttamente ricondotte ai mostruosi parassiti. Nella ciotola d'acqua che Kato lascia a Lady Maeda, prima di tutto, c'è sicuramente un Najin, offerto alla finanziatrice per guarire le sue ferite e rimettersi letteralmente in piedi, così da esplorare quelle nuove possibilità che cui parlava il Tenente Generale. Ma se il Najin ha trasformato Myeong-ja in una predatrice e la madre di Chae-ok in mostro - combinato con il serio all'antrace -, questo significa che Lady Maeda dovrà accettare di trasformarsi in qualcosa di terrificante per guarire? Molto più probabile che i poteri del Najin siano stati studiati più a fondo e il siero migliorato per stabilizzare l'ospite. Il parassita che esce dal corpo della Creatura per entrare in quello di Chae-ok sembra poi differente.
Non sembra agire secondo una specifica necessità di sopravvivenza, considerando la morte della ragazza e le condizioni del corpo della Creatura, quanto piuttosto per volontà e desiderio. È come se il Najin avesse in parte assorbito la coscienza della madre e scelto di salvare la figlia concedendole il potere di guarire. Sappiamo che non tutti gli umani resistono all'iniezione del Najin, ma chi lo fa è destinato a una vita predatoria e famelica. Potrebbe essere questo il destino che spetta anche a Chae-ok, eppure la stessa Lady Maeda aveva compreso l'importanza dei legami nella relazione parassita-ospite scaturita dall'infezione da Najin, che potrebbe forse stabilizzare la trasformazione e cambiare il rapporto do ut des. Infine, il salto temporale. Sappiamo che arriva fino ai nostri giorni dall'ultimo evento mostrato, che è per l'esattezza il lancio del vettore spaziale Nuri, avvenuto con successo il 21 giugno del 2022 dopo un primo e fallimentare tentativo nel 2021. Essendo l'ultimo evento significativo del paese, possiamo tranquillamente pensare che la seconda stagione sarà ambientata tra il 2023 e il 2024.
Ma allora perché il televisore è un modello retro con tanto di manopole e tasti analogici? La risposta la troviamo nella stanza in cui si trova, che sembra essere uno studio contenente altri oggetti old fashioned tra fumetti, libri e tecnologia, di cui possiamo citare un vecchio stereo affiancato da un giradischi o delle macchine fotografiche anni '50, '60, '70. L'idea è che questo Ho-jae sia in effetti Tae-sang, che navigando la storia ha collezionato diversi reperti a lui cari, essendo stato comunque proprietario di un banco dei pegni. Potrebbe in realtà svolgere ancora lo stesso lavoro, elemento che motiverebbe ancora di più la presenza di oggetti da collezione nella stanza, ma la domanda più importante è: come ha fatto a sopravvivere per quasi 80 anni senza mai invecchiare di un giorno?
La creatura di Gyeongseong, quello che (forse) vedremo nella seconda stagione
Dando per scontato che le risposte le avremo nel corso della seconda stagione di La creatura di Gyeongseong, la cicatrice sul suo collo potrebbe indicare qualche sorta di intervento chirurgico, magari per farsi impiantare un Najin o qualcosa di non ancora mostrato. Un'altra ipotesi è che si tratti di un suo discendente e che quella cicatrice sia inquadrata solo per rendere chiara la differenza tra i personaggi, il che potrebbe significare che l'attività di famiglia è rimasta quella della Casa del Tesoro d'Oro, e che la serie racconterà di un'altra generazione alle prese con i Najin. Un po' come accade ne Le bizzarre avventure di JoJo.