Uno degli aspetti che ci preme sottolineare nello scrivere la recensione dei primi episodi de La compagnia del cigno 2 è quanto siano importanti i messaggi di unione e comunione d'intenti nel difficile periodo che stiamo vivendo da oltre un anno. La serie firmata da Ivan Cotroneo e Monica Rametta torna infatti dall'11 aprile su Rai 1, due anni dopo il successo della prima stagione, ponendo enfasi su un messaggio quantomai essenziale di questi tempi, quel "Solo, non sarai nessuno" che ci sentiamo di condividere e fare anche nostro, ma che sarà soprattutto apprezzato da quel pubblico che aveva già amato le vicende dei giovani protagonisti de La compagnia del cigno.
Sette note per sette personaggi
Ritroviamo i sette protagonisti de La compagnia del cigno cresciuti di due anni, alla soglia della maturità e dell'ingresso in un mondo fatto di responsabilità, doveri e sfide diverse. Più dure e probabilmente capaci di mettere in difficoltà il forte rapporto d'amicizia che li lega. La regia di Ivan Cotroneo riparte da loro, passando da uno all'altro ripresentandoceli e riportandoci nelle loro vite, ma mettendo subito in chiaro che la sua attenzione sarà rivolta anche al mondo degli adulti che si sviluppa attorno a loro. Ritroviamo infatti anche l'inflessibile maestro Luca Marioni e sua moglie Irene, mentre si aggiunge una New Entry importante: il nuovo maestro Teoman Kayà, ex allievo del conservatorio Verdi che sembra in grado di alterare gli equilibri consolidati tra i personaggi della serie.
Nuovo personaggio, vecchia conoscenza
Seppur volto nuovo per gli spettatori della fiction Rai, Teoman Kayà è una vecchia conoscenza di Luca Marioni ed è molto interessante il rapporto che si viene a creare a i due interpreti Mehmet Günsür e Alessio Boni, abili nell'evocare sfumature e conseguenze di un segreto nascosto nel loro passato. Un evento che può avere ricadute sul presente, sia per Maroni e la moglie che per i ragazzi, spinti gli uni contro gli altri nell'affrontare le nuove sfide che si trovano ad affrontare nel crescere e diventare grandi. Nuove dinamiche, quindi, anche nei rapporti tra i ragazzi protagonisti, ma anche la conferma di giovani attori in parte e capaci di metterle in scena e di tratteggiare le sfumature dei rispettivi personaggi, da Leonardo Mazzarotto a Fotinì Peluso, Emanuele Misuraca e Chiara Pia Aurora. E non mancheranno anche nuove figure a gravitare anche attorno al gruppo dei sette ragazzi protagonisti, che aggiungeranno nuovi spunti narrativi da approfondire nel corso dei nuovi episodi in onda in sei serate.
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Tra musica e problemi
C'è continuità anche dal punto di vista tematico, perché La compagnia del cigno 2 continua a sottolineare l'importanza dell'impegno per raggiungere i propri obiettivi così come dell'educazione e a mettere in scena il complesso e delicato rapporto tra insegnanti e studenti, ma gli autori hanno lavorato sulle storie familiari, e non solo, dei protagonisti per poter approfondire tematiche delicate dell'attualità in cui stiamo vivendo, dalle relazioni sentimentali problematiche e distorte all'affidamento dei figli a genitori single.
Il tutto sullo sfondo della musica, ovviamente protagonista nelle vite dei sette ragazzi così come nella serie, con un'attenzione nella selezione dei brani di musica classica studiati dai ragazzi e della componente più pop che continua a essere presente, accompagnata e valorizzata dall'inserimento di alcuni ospiti d'eccezione che vedremo nel corso della stagione, da Francesco Gabbani a Ornella Vanoni, Malika Ayake e Mika, già autore anche della canzone inedita che fa da opening per la serie.
La compagnia del cigno 2, clip esclusiva della serie con Alessio Boni
Conclusioni
Arriviamo alle battute finali della nostra recensione dei primi episodi de La compagnia del cigno 2 ribadendo come la nuova stagione inizi nel segno della continuità con quanto visto in precedenza, ma sappia introdurre sin da subito nuovi elementi in grado di aggiungere varietà e profondità alle vicende narrate. Sia il fronte dei giovani protagonisti che il mondo degli adulti in cui si integrano e che li circonda hanno spunti interessanti che possono essere sviluppati nel corso della nuova stagione, con la solita attenzione alla componente musicale che promette sorprese anche dal punto di vista degli ospiti che vedremo intervenire nei nuovi episodi.
Perché ci piace
- I sette giovani protagonisti, come sempre in parte e affiatati tra loro.
- La new entry Mehmet Gunsur e le dinamiche create con Alessio Boni.
- La scrittura capace di trattare temi delicati con rispetto, muovendosi tra il mondo dei ragazzi e quello che li circonda degli adulti.
- La musica, sempre protagonista e di qualità.
Cosa non va
- La continuità rispetto alla prima stagione non farà cambiare idea a chi non aveva apprezzato la serie.
- Con tanti personaggi che compongono il mondo de La compagnia del cigno 2, non tutti i personaggi hanno lo spazio necessario ad approfondirne le storie.