La cena dei cretini: il cast racconta lo show di Comedy Central

Dal 13 maggio in prima serata su Comedy Central La cena dei cretini, bizzarro ibrido tra la sitcom e la comicità a teatro.

Lo spazio per la sitcom all'italiana c'è. Anche se non è proprio una sit, ma un originale ibrido con la comicità teatrale, la quale occupa una buona fetta della programmazione di Comedy Central, canale della piattaforma Sky. Parte lunedì 13 maggio alle 21 La cena dei cretini: due stagioni da sei puntate ciascuna divise in due trance (la prima tra maggio e giugno e la seconda tra ottobre e novembre), un gruppetto di comici ingegnosi e la bellissima Raffaella Fico. La cena dei cretini mette in scena la quotidianità bislacca e allegra di un ristorante popolato da uno staff curioso: lo chef e proprietario del locale Max Pizzeria (Max Cavallari dei Fichi d'India) che ama la danza classica; suo cugino Giorgio Pizzeria (Giorgio Verduci), maitre di sala precisino e petulante; la cassiera che non sa far di conto Sonia (Raffaella Fico), il sommelier beone e chiacchierone Jacques (Marco Della Noce), il factotum pluri-laureato Bicio (Daniele Ronchetti).

Le riprese si dividono tra sala e cucina, i luoghi dell'azione di questo scatenato esperimento che coinvolge anche il pubblico presente. Infatti La cena dei cretini è girata nell'auditorium di Nova Milanese e spesso gli spettatori vengono invitati a interpretare i clienti del locale o altri personaggi occasionali. Senza lesinare sulle guest note, come Enzo Salvi, Marco Bozzoni e Franco Trentalance. Improvvisazione sì, e niente censura - le papere non sono state tagliate - ma anche una sceneggiatura accurata per questo programma scritto da Marzio Rossi, Alessandro Pavanelli, Nicola Alvau, Daniele Cava e Graziano Cutruna che vuole regalare finalmente al pubblico italiano una degna concorrente delle sitcom americane. Una sitcom ibrida che mutua non solo dal teatro ma anche dai reality: La cena dei cretini prende in prestito il "confessionale" e lascia parlare i protagonisti di ciascun episodio che vogliono dire la loro sulla puntata appena trasmessa.
Lo show è stata presentato nella sede milanese di Comedy Central al cospetto di Rossi e del cast: tra battute, battutine e battutacce, hanno ricreato con facilità il clima scanzonato e allegro del programma.

Perché avete scelto di ambientare La cena dei cretini in un ristorante? Marzio Rossi: Perché volevamo avere due elementi scenici contrapposti, sala e cucina, in grado di offrire tante situazione differenti.

E il confessionale? Marzio Rossi: Oltre a voler raccontare una storia desideravamo descrivere anche l'evoluzione della parola, ovvero come la sceneggiatura si è evoluta grazie al genio dei comici dello show.

Raffaella, come ti sei trovata con i comici della serie? Raffaella Fico: Una bella esperienza, mi sono trovata bene. Ho anche mostrato di sapermela cavare con gli accenti, soprattutto quello napoletano. Devo dire che sul set qualcuno ci ha anche provato, ma ciò che mi rimarrà più impresso è lo scherzo che mi hanno fatto alla fine delle riprese: dico solo che mi sono ritrovata inseguita da una specie di Bronzo di Riace nudo - o quasi - di 1.60 m...
Giorgio Verduci: Vorrei aggiungere che quelli della cucina in quattro settimane non hanno cucinato un piatto di spaghetti che fosse uno. Ovviamente quando si girano le scene della cucina quelli della sala ciondolavano e viceversa: si parlava dei figli e si commentavano le facce del pubblico, e ovviamente si ringraziava per l'idea di Rossi, ovvero mettere ben quattro "gobbi" sul set.
Max Cavallari: Quelli che suggeriscono, non quelli del calcio!

Si mangia e si beve sul set? Marco Della Noce: Io interpreto un sommelier sempre ubriaco, però non ho bevuto neanche un goccio di vino, ma circa venti litri di succo d'amarena. Continuavo ad andare in bagno... A parte gli scherzi, ci tengo a dire che per la prima volta ho partecipato a una sitcom con una struttura vera e degli sceneggiatori che lavorano davvero.
Daniele Ronchetti: Premetto subito che... non risponderò a domande sulla mia vita privata!!! Dicevo, partecipare a La cena dei cretini è come una droga, se inizi non smetti più. Però che gente strana. Una volta ho detto a Max: "Io sono eterosessuale", e lui mi ha risposto "Io sono di Varese"...

La cena dei cretini indica un percorso che Comedy Central vuole seguire, ovvero realizzare nuove sitcom nostrane? Marzio Rossi: Il problema è che le sitcom americane ci hanno sempre schiacciato, non ci sono sitcom nostrane che reggano il confronto con i prodotti oltreoceano, e infatti, anche se il canale aveva ricevute proposte per nuovi soggetti non aveva finora accettato. Però La cena dei cretini non è esattamente una sit, è un ibrido. Ogni puntata dura un'ora, e va in prima serata, non esattamente la normalità per il genere. E poi la stand up comedy è un elemento importante del canale e noi volevamo integrare questo aspetto, e soprattutto ridare valore al lavoro degli autori. Abbiamo capito che avevamo centrato l'obiettivo dalle ottime reazione del pubblico in sala.
Marco Della Noce: Sì, ottimo. Le donne del pubblico dell'auditorium di Nova Milanese sono... terribili, c'era una sorta di scena di spogliarello e mi sono ritrovato immediatamente con dieci euro nelle mutande...