L'Eternauta: 5 serie da guardare per chi ha amato la serie postapocalittica argentina

Se L'Eternauta vi ha lasciato il gelo sulla pelle e la malinconia nel cuore, ci sono almeno cinque serie capaci di risvegliare quel senso di stupore e terrore che solo le grandi distopie sanno dare.

Una scena de L'Eternauta

Hai appena finito L'Eternauta, la serie Netflix tratta dall'opera di Héctor Germán Oesterheld e Francisco Solano López, e senti che qualcosa dentro di te è cambiato. Ti sei lasciato trasportare dalla tormenta di cenere radioattiva, hai sentito il peso dello straniamento del tempo e dello spazio. Hai vissuto la fine del mondo, ma raccontata dal punto di vista di chi non smette mai di lottare, anche quando tutto sembra perduto. E non ti basta esserti fermato nella neve.

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Una scena della serie l'Eternauta

Vuoi qualcosa di più che sia solo un racconto di fantascienza apocalittica, vuoi ancora una riflessione sulla resistenza umana, sulla perdita, sulla memoria e sulla solidarietà. Se stai cercando altre serie che sappiano evocare queste emozioni e idee, ecco cinque titoli, cinque visioni del mondo che crolla. Ma in ognuna di esse, come in L'Eternauta, sopravvive un grido, una torcia, un passo dopo l'altro nella neve. Non importa che il nemico sia invisibile, alieno o umano: ciò che resta è l'umanità che resiste.

The Rain

Un cielo grigio carico di pioggia. Ma non è acqua: è morte. Inizia così The Rain, serie danese che, come L'Eternauta, prende un elemento atmosferico e lo trasforma in minaccia invisibile, in giudizio collettivo. Se nella serie argentina la neve è radioattiva e silenziosa, qui è la pioggia a contenere un virus letale. In entrambi i casi, il mondo civile crolla e i sopravvissuti sono costretti a muoversi in un paesaggio dove nulla è più sicuro: né le strade, né gli altri esseri umani.

The Rain: un drammatico momento dello show
Un drammatico momento di The Rain

Il grande punto di forza di The Rain è il modo in cui combina il dramma adolescenziale con l'estetica apocalittica: segue due fratelli in fuga e in cerca del padre scienziato, ma il loro cammino diventa anche un viaggio identitario, tra scelte morali e istinti di sopravvivenza. Come Juan Salvo e i suoi amici, i protagonisti di The Rain si trasformano, si spezzano, ma non si arrendono. La fotografia fredda, i paesaggi desolati e il senso costante di precarietà rendono la visione ipnotica. La metafora della pioggia come castigo ineluttabile rimane forte, disturbante, potente.
The Rain è disponibile su Netflix.

Falling Skies

Se L'Eternauta racconta un'invasione aliena silenziosa, occulta, una guerra fatta di passaggi intermedi e mostri che usano gli umani come pedine, Falling Skies (creata da Robert Rodat e prodotta da Steven Spielberg) prende un approccio più diretto: l'invasione è già avvenuta, la Terra è distrutta, l'umanità vive nei boschi, in piccoli gruppi di resistenza.

Drew Roy in una tesa sequenza del pilot della serie Falling Skies
Una scena di Falling Skies

La serie segue Tom Mason, ex professore di storia diventato comandante militare, che guida un gruppo di sopravvissuti in una guerra impari contro gli "Skitters" e i loro alleati meccanici. Il parallelo con L'Eternauta è evidente nella centralità della resistenza dell'uomo e nell'idea che non siano i supereroi a cambiare il mondo, ma la gente comune. Entrambi i protagonisti sono padri, entrambi perdono la casa, entrambi imparano a usare la violenza come ultimo strumento, non come soluzione.

La serie non rinuncia a uno sguardo umanistico: i rapporti tra genitori e figli, la lotta per conservare i libri, la memoria, l'insegnamento. Tutti elementi che richiamano lo spirito de L'Eternauta, dove l'unica vera arma contro l'invasore è la solidarietà. L'atmosfera da guerriglia urbana e il senso di comunità disperata la rendono un'opera vicina nello spirito alla saga argentina.
Falling Skies è disponibile su Prime Video.

Fallout

Appena uscita era già una serie culto: Fallout, la serie Amazon basata sulla celebre saga videoludica, ci proietta in un mondo devastato dalla guerra nucleare, dove l'ironia grottesca convive con la tragedia e il pulp post-atomico si mescola al western. I sopravvissuti vivono in bunker chiamati "Vault", mentre in superficie regna l'anarchia e la mutazione.

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La connessione con L'Eternauta è più visiva che concettuale, ma non meno significativa: entrambi i mondi condividono l'iconografia del dopo guerra, del paesaggio contaminato, della maschera antigas. Anche qui c'è la figura del viaggiatore solitario - Lucy - che emerge da un rifugio sotterraneo per esplorare un mondo che non conosce più, come Juan Salvo che attraversa Buenos Aires sotto la neve mortale.

Fallout Serie Tv Prime Video Ella Purnell
Una scena di Fallout

Fallout riesce a unire satira, azione e umanità, ma a differenza de L'Eternauta abbraccia un tono più dissacrante, meno politico e più pop. Tuttavia, anche qui torna il tema centrale della memoria e della responsabilità: cosa significa sopravvivere in un mondo che hai contribuito a distruggere?
Fallout è disponibile su Prime Video.

Snowpiercer

Il mondo è finito, ma l'umanità sopravvive su un treno in perenne corsa attorno al pianeta ghiacciato. Snowpiercer, serie tratta dal film di Bong Joon-ho e a sua volta ispirata a una graphic novel francese, è un'allegoria post-apocalittica sul potere, la disuguaglianza e il prezzo della sopravvivenza.

Come L'Eternauta, Snowpiercer mette in scena una società spezzata e un'umanità costretta a lottare contro qualcosa di più grande: non solo un ambiente ostile, ma un ordine sociale profondamente ingiusto. Il treno è diviso in classi, con una coda miserabile che vive nel buio e nell'umiliazione, e una testa che si culla nel lusso e nel controllo. La neve, qui, non è un'arma come nell'Eternauta, ma è comunque sinonimo di condanna: uscire all'esterno equivale alla morte, e il paesaggio congelato è il simbolo di una civiltà ormai cristallizzata nelle sue disuguaglianze.

Anche in questa serie troviamo il tema della resistenza: Layton, ex detective relegato in coda, guida una ribellione che non è solo politica, ma anche etica. La questione di "cosa ci rende umani" ritorna sotto forma di dilemmi morali, vendette e utopie fallite. Il tono è cupo, teatrale, e la narrazione si muove tra thriller, giallo e critica sociale. Se cerchi una distopia claustrofobica, stratificata e visivamente densa, Snowpiercer è un viaggio che vale il prezzo del biglietto.
Snowpiercer è disponibile su Netflix.

War of the Worlds

Infine, War of the Worlds, l'adattamento europeo del romanzo di H.G. Wells. A differenza di altri adattamenti, questo si concentra meno sull'invasione e più sulle conseguenze, sulla distruzione dei legami umani e sull'adattamento alla nuova realtà.

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Una scena della serie War of the Worlds

I protagonisti sono scienziati, madri, figli, soldati: tutti costretti a interrogarsi su ciò che li rende ancora umani mentre il mondo crolla. Come in L'Eternauta, il nemico non è solo esterno: è la paura, la solitudine, la disconnessione tra le persone. I mostri - simili a droni biologici - sono inquietanti, ma ciò che fa più male è il senso costante di perdita, di abbandono.

La serie è cupa, a tratti claustrofobica, e non cerca la spettacolarità a tutti i costi. Alcuni snodi narrativi sono volutamente ambigui, e il ritmo non è sempre uniforme. Ma se ti interessa l'aspetto più esistenziale dell'invasione, questa è una scelta quasi obbligata.
War of the Worlds è disponibile su Disney+.