L'arte della gioia, intervista a Jasmine Trinca: "Questa è la serie più sensuale degli ultimi anni"

L'attrice, insieme a Valeria Bruni Tedschi e Guido Caprino, ci parla della sensualità e del finale della serie diretta da Valeria Golino, tratta dal romanzo di Goliarda Sapienza. Su Sky e NOW.

Jasmine Trinca, Valeria Bruni Tedeschi e Guido Caprino presentano L'arte della gioia

Valeria Golino ha lavorato a lungo all'adattamento di L'arte della gioia, romanzo di Goliarda Sapienza che racconta la storia di Modesta, ragazza che, nell'Italia di inizio '900, cerca di sfuggire alle proprie origini umili e violente in tutti i modi. Un elemento essenziale alla riuscita della serie, il cui finale arriva su Sky e NOW il 14 marzo, dopo l'anteprima mondiale al Festival di Cannes 2024, era la scelta dei giusti attori.

Arte Della Gioia Valeria Jasmine Trinca
Jasmine Trinca in L'arte della gioia

E se per il ruolo della protagonista la regista e sceneggiatrice ha puntato su un talento emergente come Tecla Insolia, per i ruoli degli altri personaggi principali si è affidata invece a veterani del nostro cinema, con cui lavora da anni. Ovvero: Jasmine Trinca, Valeria Bruni Tedeschi e Guido Caprino, che interpretano rispettivamente madre Leonora, la principessa Gaia Brandiforti e Carmine, che gestisce le terre della nobile.

Nella nostra intervista questo trio pieno di talento ci parla principalmente del lavoro fatto sul corpo, diverso per ognuno di loro: la suora lo nasconde, la principessa lo vede invecchiare, mentre il guardiano è segnato dalla fatica. E Trinca non ha dubbi: L'arte della gioia è una delle storie più sensuali degli ultimi anni.

L'arte della gioia: intervista a Jasmine Trinca, Valeria Bruni Tedeschi e Guido Caprino

In L'Arte della Gioia (recensione qui) tutti i personaggi sono molto furbi e determinati. Se volessimo sintetizzare l'attitudine generale di ognuno di loro, potremmo parlare di "cazzimma", parola napoletana che sintetizza benissimo il concetto. Quanto è importante la cazzimma per queste figure?

Jasmine Trinca: "Il percorso di questa ragazzina, che è piuttosto inedita sia per la narrativa che al cinema, dà un senso di cazzimma, o di empowerment se vogliamo. La cosa interessante nel racconto di Golino è che questa potenza femminile è complessa. E quando il racconto si fa complesso si fa improvvisamente reale. Ed è un racconto in cui tutti, non solo i virtuosi, si possono riconoscere".

La sessualità in L'arte della gioia

Arte Della Gioia Valeria Golino Guido Caprino
Valeria Golino e Guido Caprino sul set

Nella serie di Valeria Golino ogni personaggio si esprime sopratutto attraverso il corpo: Modesta usa la sua bellezza per ottenere ciò che vuole, la madre superiora invece lo nasconde, mentre la principessa deve affrontare l'invecchiamento. Come hanno lavorato quindi gli attori sulla parte più fisica dei loro personaggi?

Arte Della Gioia Valeria Bruni Tedeschi
Valeria Bruni Tedeschi in L'arte della gioia

Valeria Bruni Tedeschi: "Personalmente ho lavorato veramente con gioia, come se fossi in un parco giochi. Mi sono divertita col tempo. In questo parco giochi invecchiare non è una cosa di cui ci si vergogna, ma qualcosa con cui si gioca. L'attore deve giocare con questo e non impedire i segni del tempo. Mi ricordo che, quando ero piccola, andavo con una mia amica, Sara Foresi, a Ostenda: giocavamo in spiaggia, scavavamo la sabbia, perché c'erano le maree. Noi scavavamo, ci mettevamo in questa specie di trincea con le palette, e, quando arrivava la marea, combattevamo contro l'acqua, colpendola con le palette. Finché la marea, chiaramente, vinceva. Ecco: io ogni volta che mi guardo allo specchio penso ad Ostenda e a Sara Foresi".

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Guido Caprino invece: "Questa è un po' una favola, secondo me. È un racconto realistico, ma ha anche tanti elementi favolistici. Ed è più facile entrare in una favola: è come essere un bambino, che si immagina di diventare un corsaro, o un indiano d'America. Mi sono fatto prendere dalla storia. Poi il fatto di andare molto a cavallo, cosa che faccio anche nella vita, mi ha aiutato: immaginare Carmine come un tutt'uno con il cavallo mi ha suggestionato. Anche se non razionalmente. Così come i costumi: mi hanno aiutato moltissimo".

Per Jasmine Trinca: "Oltre al lavoro che abbiamo fatto noi, secondo me è raro lo sguardo sul corpo, e sull'accessibilità del corpo, che ha una persona come Valeria. Lei ha saputo filmare la sessualità in un modo così elegante, ma allo stesso tempo pulsante, che non vedevo qualcosa di così bello sulla sessualità da Lussuria di Ang Lee".

La spiegazione del finale

Se non avete ancora visto il finale di L'arte della gioia, smettete di leggere. Da qui in poi: ATTENZIONE SPOILER!

La prima stagione della serie di Valeria Golino coincide con la conclusione della prima parte del libro di Goliarda Sapienza. Modesta ha avvelenato la principessa Brandiforti e rubato il suo testamento. In questo modo, avendo sposato il figlio maschio di lei, Ippolito (Giovanni Bagnasco), può ereditare la fortuna della famiglia. Carmine ha però scoperto tutto. Lei è incinta di lui e, per mettere tutto a tacere, decidono di collaborare: si dividono l'eredità e lei brucia il documento. Lui rimane nella tenuta Brandiforti, mentre Modesta, insieme a Beatrice (Alma Noce), parte per Catania. Ha intenzione di usare i soldi per studiare. Mentre sta andando via, la ragazza vede i fantasmi delle persone che ha ucciso e, guardando il mare, sorride direttamente in camera.

Arte Della Gioia Valeria Golino
Valeria Golino sul set di L'arte della gioia

L'espressione quasi sorpresa di Modesta, seguita dal sorriso, ci fa capire che anche lei è quasi incredula di essere riuscita a portare a termine con successo il proprio piano. Fin da quando era piccolissima, ha giurato a se stessa che non si sarebbe mai fatta comandare da nessuno e da bracciante poverissima è riuscita a diventare una principessa. Certo, per farlo ha dovuto eliminare diverse persone, mentire e rubare.

Valeria Bruni Tedeschi parla così di questo personaggio controverso ma estremamente affascinante: "La complessità di Modesta riflette il fatto che tutti noi siamo complessi. Ciascuni di noi, sia uomini che donne. Possiamo essere tutti cattivi, crudeli, pieni di desiderio. Perciò non è più un problema mostrare un personaggio come lei: le donne sono complesse tanto quanto gli uomini".

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Ci sarà una seconda stagione?

Arte Della Gioia Tecla Insolia 2
Tecla Insolia sul set di L'arte della gioia

In teoria, se si dovesse rispettare l'opera originale di Goliarda Sapienza, ci sarebbero da raccontare altre tre parti della storia. Quindi, visto che la prima stagione coincide con la prima parte del libro, potenzialmente si potrebbero girare altre tre stagioni di L'arte della gioia. Senza voler rivelare troppo della trama, diciamo che la vita di Modesta non accenna a diventare più tranquilla. Anzi. Grazie alla conoscenza di un dottore comunista del nord, Carlo, si appassiona di politica. E ci fermiamo qui. Per ora Sky non ha ancora dato comunicazioni in merito. Certo è che, vista la bravura della regista e degli attori, sarebbe un peccato non poter godere del resto dell'epopea di Modesta.