Come fa Babbo Natale a fare tutto da solo? Come fa a passare dal camino delle case? E come fa la sua slitta a volare trainata dalle renne? Chi è che lo aiuta? Finalmente avrete tutte le risposte che avrete sempre voluto avere. Dove? In Klaus - I segreti del Natale, il primo film d'animazione di Netflix, che, dopo aver prodotto lo scorso anno il suo primo cinepanettone, oggi entra anche nel mondo dei cartoon natalizi, e lo fa partendo in anticipo. Klaus infatti è disponibile dal 15 novembre sulla piattaforma streaming. Klaus è una vera origin story, un Santa Claus Begins, proprio come oggi si usa fare con i supereroi. Perché Babbo Natale, per i bambini di tutto il mondo, è un vero supereroe. E qui, davvero, vedrete "come tutto ebbe inizio".
Il film, di cui abbiamo scritto nella nostra recensione di Klaus - I segreti del Natale è opera di di Sergio Pablos, la mente e la mano dietro Cattivissimo me. Per creare Klaus non si è ispirato ad altri film d'animazione, ma a classici come Miracolo sulla 52esima strada e La vita è meravigliosa, quei film che si vedevano a ogni Natale e dentro avevano delle storie di crescita e di riscatto. Prima di dare vita ai personaggi della Illumination, Pablos è stato un artista grafico della Disney, ha lavorato a Hercules, a Tarzan e, alla Blue Sky, a Rio.
Il suo tocco si vede: il tratto dei disegni di Klaus è molto particolare, è eccessivo, a volte spigoloso a volte rotondeggiante, si prende la libertà di creare personaggi larger than life, più grandi della vita, e anche quella di non cercare il personaggio tenero a tutti i costi. Nel cinema occidentale di animazione mainstream era dal 2009, da La principessa e il ranocchio, che non c'era un film disegnato a mano. Klaus è disegnato a mano in 2D, ma sembra tridimensionale per l'utilizzo delle luci e dello spessore: come Chi ha incastrato Roger Rabbit?, che sembrava 3D grazie a una manualità avanzatissima.
Animazione su Netflix: Over The Mooon, The Willoughbys, Pinocchio
Ma la presenza di Sergio Pablos è un segnale della discesa in campo di Netflix nel mondo dell'animazione. Sono in arrivo altri due lungometraggi, nella primavera del 2020 e nel 2021. Over the Moon sarà diretto da Glen Keane, un grande animatore Disney che ora lavora con Netflix. The Willoughbys è scritto e diretto da Kris Pearn (Piovono Polpette 2 - La rivincita degli avanzi). Ma in tutto sono 7 i film d'animazione annunciati da Netflix, tra cui il Pinocchio di il Guillermo del Toro nel 2021.
Marco Mengoni: il mio personaggio è molto simile a me
Non ci fossero già abbastanza ragioni per non vedere l'ora di gustarsi Klaus, a dare vita ai personaggi principali ci sono tre voci molto particolari. Marco Mengoni è Jesper, il postino che darà vita a tutto, spingendo di fatto uno scorbutico boscaiolo a diventare un grande creatore di regali. "I doni di natale?" scherza il cantante. "Apriamo un capitolo incredibile! Io sono nato il 25 dicembre e ho avuto un'infanzia molto infelice: non ho mai festeggiato un compleanno, perché era il compleanno di qualcuno più importante di me". Per la prima volta, Mengoni doppia un film ma non canta. Ma la sua interpretazione è un tale saliscendi, fatto di bassi, alti, acuti, che è come se facesse un intero concerto. "Sono contento di aver portato le corde vocali a questo personaggio, che era molto più simile a me di quanto pensassi" racconta. "Lo vedo come un viziato, bipolare, ma con un animo sensibile". "Ogni volta che mi trovo a fare doppiaggio, quando finisco sono stanchissimo" continua. "A livello mentale è molto stancante. Ma ogni volta è bello mettersi alla prova". "In verità sono più a disagio quando si canta nei film di animazione" aggiunge. "Il canto, per uno come me che scrive e compone i suoi pezzi, lo gestisci come vuoi, nei film invece devi seguire una traccia. non puoi metterci la tua personalità. È più facile doppiare solamente parlando"
Francesco Pannofino: la risata di Babbo Natale
Francesco Pannofino, storico doppiatore italiano, è d'accordo. "Devo dire la verità: il doppiaggio è un mestiere difficile e faticoso" ci confida. E ci sorprende quando ci svela qual è stato il personaggio più difficile. "È il diavolo rosso senza braghe in Mucca e pollo, è stato uno sforzo vocale incredibile". "Se ti propongono Mucca e pollo non lo fare" dice divertito a Mengoni. In confronto a Mucca e pollo, allora, il Babbo Natale di Klaus è una passeggiata, anche se quella di ricreare la risata di Babbo Natale è una responsabilità molto grande. A proposito di Natale, un film di Natale Pannofino lo ha già fatto. "Una volta doppiai Polar Express, dovevo fare il capostazione, e poi doppiai il vagabondo e anche Babbo Natale" ricorda. "Mi piacciono i film di Natale dove si piange, ci si commuove".
Film che fanno piangere: i 35 più commoventi di sempre
Carla Signoris: da Dory alla cattiva del film
Carla Signoris, una delle voci, e delle persone, più dolci del nostro show business, ha doppiato un personaggio storico dell'animazione, la pesciolina Dory di Alla ricerca di Nemo e Alla ricerca di Dory. In Klaus presta la sua voce a una delle cattive del film, Mrs. Krum. "Il doppiaggio è un mestiere assolutamente a parte" concorda con i colleghi. "I multitasking sono i doppiatori: devi guardare una lucetta rossa, la bocca del tuo personaggio, leggere e magari sentire in cuffia la voce del direttore del doppiaggio". Ma cosa vuol dire fare la cattiva? "Un personaggio così negativo nella storia è stato divertente, passare da Dory a Mrs. Krum mi ha fatto tirare fuori il mio lato cattivo". Lo ha detto Pannofino, e lo conferma anche Carla Signoris. In questo film ci si commuove. "L'ho visto con mio figlio di 19 anni e alla fine ha pianto" ci racconta. "È veramente emozionante. E questo dare una storia al personaggio ci toglie dal Babbo Natale della Coca Cola".