Tra i recenti successi originali targati Netflix spicca sicuramente Kiseiju: La zona grigia (leggi la recensione), serie sud coreana sviluppata e diretta dal brillante Yeon Sang-ho (Train to Busan, Hellbound) e basata sul manga di culto di Hitoshi Iwaaki. Non si tratta di una trasposizione diretta dell'opera ma di uno spin-off live-action ambientato nello stesso universo narrativo, di cui rappresenta un'espansione vera e propria.
Un progetto appassionante e ben realizzato che ha intercettato l'entusiasmo dei fan, sorprendendo critica e pubblico con un racconto di genere efficace e una realizzazione tecnico-artistica appagante. Pur guardando oltre l'adattamento della storia originale di Shinichi Izumi, a quei personaggi e quelle dinamiche, Kiseiju - La zona grigia regala proprio nell'ultimo episodio un'intrigante connessione con l'opera di Iwaaki, che in realtà potrebbe cambiare in modo significativo l'eventuale prosieguo della serie, sottolineando un'ambizione produttiva e creativa piuttosto significativa. Ne parliamo in totale libertà in queste righe, per cui vi invitiamo a non proseguire oltre se non volete conoscere nessun dettaglio sull'intreccio e il finale della serie. [ATTENZIONE, SPOILER A SEGUIRE]
Non siamo soli
Procedendo con ordine, il racconto di Kiseiju - La zona grigia si svolge in Corea, principalmente nella città di Namil. Proprio come in Giappone, è qui che precipitano improvvisamente dal cielo delle misteriose larve aliene che iniziano a impossessarsi dei colpi di alcune malcapitate vittime, parassitandole e impadronendosi dei loro corpi, così da nascondersi nella folla per divorare il genere umano. Rispetto a Shinichi, di cui il parassita riesce solo a impadronirsi del braccio destro, la protagonista principale della serie, Jeong Su-in, subisce una sorte differente: la creatura riesce infatti a conquistarne il corpo ma non totalmente, salvaguardando la coscienza dell'ospite e capace di prendere il controllo soltanto per 15 minuti al giorno. L'alieno e Su-in creano comunque una forte connessione lungo il tracciato del racconto, spinte dalla stessa necessità di sopravvivere ma anche dalla curiosità di conoscersi in modo sempre più intimo ed emotivo. La solitudine ha accompagnato Sun-in per tutta la sua esistenza, abbandonata dalla madre, abusata dal padre, senza amici e perseguitata dalla mala sorte, ma è nel momento della tragedia più oscura e terrificante della sua vita che la protagonista capisce di non essere più sola, di poter contare su qualcuno. Lo aveva già fatto in passato con il detective Cheol-Min, che viene purtroppo ucciso dal parassita leader in virtù del piano di "fondare una nuova comunità" di alieni per essere forti e uniti come gli umani.
Dopo varie peripezie, il Team Grey guidato dall'infaticabile Choi Jun-kyung riesce ad eradicare - almeno apparentemente - la minaccia parassitaria da Namil, offrendo anche un posto in squadra agli ormai fidati Seol Kang-woo e alla stessa Su-in per il grande aiuto nel fermare il tentativo del Leader di impossessarsi del corpo del sindaco. I cattivi sembrano sconfitti (compreso il viscido Kang Won-seok), Kang-woo si è redento passando da criminale a poliziotto e Sun-in sembra pronta a condividere la sua esistenza con Heidi, il parassita dentro di lei. La prima stagione si è però concentrata solo ed esclusivamente sull'eradicare gli alieni da Namil, senza nemmeno arrivare a Suel - ad esempio -, città dove immaginiamo qualche parassita sia comunque riuscito ad arrivare, anche considerando il mantenimento in attività del Team Grey. È allora tendendo a mente tutto questo che il finale di Kiseiju - La zona grigia stuzzica non poco i fan, promettendo innanzitutto un prosieguo del progetto ma mostrando poi a pochi minuti dalla conclusione Shinichi Izumi in carne ed ossa, nel mentre di un incontro con il capitano Choi del Team Grey. Cosa significa?
Kiseiju - La zona grigia, il finale spiegato
Va prima di tutto ricordato che il manga e l'anime di Kiseiju concludono di fatto la storia di Iwaaki, con Shinichi che può finalmente riprendere "in mano" - è il caso di dirlo - le redini della sua vita a seguito della scelta di Migi (o Destry), il parassita nel suo braccio destro, di passare in modalità dormiente a tempo indefinito, così da non distruggere più i sogni e le speranze del suo ospite. In quel momento Izumi è ancora un liceale e non ha mai lasciato il Giappone per motivi correlati alle guerre tra parassiti, specie dopo la scelta degli alieni insediatisi nel suo paese di adattarsi alla vita umana e non uccidere più per cibo. Fa dunque strano vederlo in Corea e a quanto pare anche cresciuto, considerando che ci viene presentato come "un giornalista investigativo" che sostiene di essere "il massimo esperto in fatto di parassiti". Potrebbero essere passati mesi come anni, dalla conclusione della storia di Shinichi, fatto sta che quello che vediamo negli ultimi istanti della prima stagione di Kiseiju - La zona grigia è proprio Izumi e non una sua controparte sud coreana o un personaggio che vuole "imitarlo".
Con molta probabilità è lì per collaborare con il Team Grey e offrire il suo know how nella caccia ai parassiti, e questo perché la Corea ha reso pubblica l'esistenza di questi esseri, arrivando di conseguenza all'attenzione di Shinichi. Potrebbe essere preoccupato di una nuova escalation parassitaria in un paese differente e vicino, occasione che in un eventuale seconda stagione - la serie non è ancora stata rinnovata - potrebbe anche portare al risveglio di Migi, auspicato dall'ultimo shot che inquadra proprio il braccio destro del protagonista. Le potenzialità sono diverse e tutte molto intriganti, specie considerando l'ampliamento del Team Grey e la consulenza di Shinichi, ma purtroppo dovremmo aspettare la fittissima agenda di Yeon Sang-ho, adesso concentrato sulla seconda e attesissima stagione di Hellbound.