Kevin Smith e il suo View Askewniverse

Con Clerks II, ora nelle sale, Smith torna alle alle origini e ritrova i personaggi del suo primo successo, per una conclusione più ciclica delle vicende dell'Askewniverse.

Tutto comincia con Dante Hicks, commesso poco più che ventenne, riverso sul pavimento della sua parossisticamente caotica stanza da letto. Sappiamo che il nostro eroe, svegliato dal telefono che gli comunica che deve recarsi al lavoro nonostante sia il suo giorno libero, è atteso da una lunga giornata memorabile, in cui, tra le altre cose, verrà aggredito dai suoi clienti, creerà scompiglio durante una veglia funebre, giocherà a hockey sul tetto del negozio, ritroverà il suo primo amore - almeno finché lei non farà accidentalmente sesso con un cadavere - e verrà abbandonato dalla sua attuale fidanzata. Intorno al surreale, eppure incredibilmente realistico mondo di Dante, del suo amico Randal, dei due assurdi spacciatori che ciondolano davanti al Quick Stop, Jay e Silent Bob, Kevin Smith ha costruito, nelle pellicole successive a Clerks - commessi, un vero e proprio New Jersey parallelo in cui molti altri personaggi hanno iniziato a muoversi e storie tra il demenziale e il fantastico hanno fatto il loro corso.

Gli scenari in cui si svolgono le avventure di Dante e Randal in Clerks (1994), di Brodie e T.S. in Generazione X (1995), di Holden McNeil e Banky Edwards in In cerca di Amy (1997) sono piccoli centri realmente esistenti nel New Jersey reale, popoloso ma provinciale stato che circonda la metropoli delle metropoli, New York.
Il_ View Askewniverse_ (dal nome della compagnia di Kevin Smith, la View Askew), radicato negli ambienti in cui Smith è cresciuto e che conosce come il palmo della sua mano, si anima di personaggi bislacchi, di motivi ricorrenti, di situazioni grottesche per raccontare quelli che sono i temi più cari al regista: la cultura popolare cine-fumettara, l'amicizia virile, il disorientamento dei giovani di fronte a un mondo adulto in cui non si riconoscono, l'incertezza e il dubbio in ambito sessuale e sentimentale.
Un mondo di geek con l'anima, l'Askewniverse, in cui Smith si è sempre trovato assolutamente a suo agio (ha realizzato soltanto un film completamente indipendente da esso, ovvero Jersey Girl, del 2004), al punto da sfruttarlo anche per affrontare un tema particolarmente delicato, il rapporto con la fede, nel discusso Dogma, uscito nelle sale - non in quelle italiane - nel 1999.
Se il grosso del contributo creativo di Smith si deve al cult generazionale Clerks, bisogna riconoscere che il legame con l'Askewniverse è servito ad arricchire di fascino anche i film minori, e che Smith, nel suo piccolo, è riuscito a rifarsi all'adorato universo starwarsiano, accattivandosi uno zoccolo duro di fan e creando un sistema promozionale e di merchandising vicino all'idea di cinema popolare del suo eroe George Lucas.

Con Jay & Silent Bob... Fermate Hollywood!, pellicola in cui il tratto puramente demenziale è assoluto protagonista, e serve a plasmare una satira della Città dei sogni, i due coloriti tossici interpretati dallo stesso Kevin Smith e da Jason Mewes (e apparsi in diversi video musicali oltre che in un cameo nel film Scream 3) attraversano il continente per impedire che venga realizzato un film su di loro, o meglio su Bluntman & Chronic, i protagonisti del fumetto creato da Holden McNeil e ispirato appunto a Jay e a Silent Bob. Con l'apoteosi dei due personaggi secondari divenute icone pop e una pellicola scanzonata, autoreferenziale e metacinematografica, Kevin Smith avrebbe voluto chiudere l'epopea dell'Askewniverse, come d'altronde suggerisce la chiusa del film.

Ma come sappiamo non è andata così. Dopo Jersey Girl, commedia romantica più sfortunata di quanto meritasse, Smith ha deciso di tornare invece alle origini, di ritrovare i personaggi del suo primo successo, anche per dare una conclusione più ciclica alle vicende dell'Askewniverse, e il risultato, Clerks II, è nelle nostre sale. Sono passati dodici anni e per Dante e Randal (ma anche per Smith, che ha appena compiuto 36 anni) è ora di crescere. Scopriremo presto se Kevin Smith, con i panni di Silent Bob finalmente in naftalina, è destinato a divenire con gli anni un regista diverso e ad abbandonare l'amato New Jersey o se sarà sempre ricordato per le rocambolesche gesta e i lazzi dei nerd che popolano il suo Askewniverse.