Il 3 luglio di due anni fa si concludeva, su Canale 5, Dr House. Il medical con lo straordinario Hugh Laurie (che sarà in concerto a Milano il 17 luglio, all'Auditorium) ha cambiato la Storia della serialità, facendo da apripista ad antieroi epici come il Walt White di Breaking Bad. "I personaggi delle serie tv non cambiano mai" si diceva prima dell'avvento della serie scritta da David Shore, che nel suo passato vantava la collaborazione a Due South - Due poliziotti a Chicago con, nientemeno, che Paul Haggis. Poi tutto è cambiato.
Il cult si concluse in modo controverso, preceduto da una finale della penultima stagione ancora più discussa e la dipartita di un personaggio fondamentale come quello della Cuddy, incarnata da quella Lisa Edelstein che con l'interprete di Cameron - Jennifer Morrison - era diventata il fulcro di un fenomeno di shipping clamoroso. Tanti misteri e tanti dubbi circa le scelte narrative e di casting avvolsero le ultime annate di Dr. House: ne abbiamo parlato a quattr'occhi con Katie Jacobs, produttrice della serie ospite al Festival della televisione di Monte-Carlo. Sfuggente, a volte contraddittoria a volte evasiva, Katie però è stata chiara su una cosa: House l'ha inventato lei.
House è una mia creatura. Dr. House si basa su un'idea mia
Quanto di tuo c'è in Dr. House e quanto del suo creatore David Shore?
In realtà House è una mia creatura. Dr. House si basa su un'idea mia: avevo prodotto un medical che era durato solo un anno [Gideon's Crossing, ndr] e assieme a elementi evocati da questa serie avevo unito l'idea delle malattie misteriose presa in prestito dalla rubrica sulle diagnosi mediche del New York Times, Diagnosis. Ho venduto l'idea a Fox, nel frattempo avevo incontrato Shore mentre faceva un altro show [Century City, ndr] e visto che aveva un accordo con Fox gli ho chiesto di scrivere il pilota. Io ci sono stata fin dall'inizio; mentre David scriveva, io facevo cose da showrunner come casting, ingaggi, post produzione...
Come stabilivate gli eventi principali della stagione?
Ci mettevamo a pianificare buona parte della prima metà della stagione, per sapere dove volevamo andare con la storia, e poi lo facevamo di nuovo a metà annata per determinare la seconda parte. Quando abbiamo presentato il pilota non avrei mai immaginato che la serie sarebbe andata avanti per otto stagioni, neanche nei miei sogni più folli ci avrei creduto, ma non mi sono mai dedicata ad altri progetti per tutto il periodo in cui c'era House perché mi piaceva tantissimo lavorarci.
Quindi, quando avete stabilito che House avrebbe sbroccato?
House è un drogato per cui a un certo punto era inevitabile che accadesse; la verità era che aveva veramente bisogno di quei farmaci per combattere il dolore; lui doveva prendere il Vicodin, quindi l'idea che ne avrebbe abusato sembrava naturale e ricordo che alla fine della quinta annata lo spedimmo nell'ospedale psichiatrico. Pensavo che, come gli spettatori, volevo vedere quanto grande sarebbe stato il cambiamento, e per questo ho concepito la premiere della stagione successiva di due ore.
Quanto è stata importante l'influenza dei fan?
Sai, persone diverse hanno differenti modi di lavorare: io preferisco espormi il meno possibile. Cercavo di capire cosa mantenesse vivo il mio interesse nella serie perché ritenevo che lo stesso avrebbe mantenuto vivo l'interesse del pubblico. Per questo alla fine della terza stagione abbiamo introdotto dei nuovi dottori, questo perché pensavamo che più persone c'erano, più potevano interagire con House, e così avremmo potuto sapere di più su di lui. Ho sempre pensato che il pubblico fosse importantissimo, ma se fossi andata online per scoprire cosa voleva, per me sarebbe stata una fonte troppo grande di confusione, così ho deciso di seguire la mia strada.
Come spieghi che una serie con un protagonista così ostico avesse preso la piega dello ship selvaggio?
Non avevo previsto questo andamento e i fan erano davvero interessati a questo aspetto. Credo che ciò che mi interessasse di più di House era vederlo tentare di instaurare rapporti, permettere a qualcuno di avvicinarlo, lasciare entrare persone nel suo privato, sia che fossero pazienti o qualcuno legato sentimentalmente. Il vero motivo per cui House evita i pazienti è perché non vuole essere visto a causa del suo handicap. Poi nella sua vita entrano Cameron, Cuddy e, per due episodi Lydia. House è un uomo così complicato e meravigliosamente complesso, per cui era spontaneo che ci si chiedesse: è in grado di costruire una relazione con qualcuno, c'è una partner perfetta per House?Che fine ha fatto la scena della spiaggia con House e Cuddy?
Vediamo... ah, sì, è una storia buffa [sic]: c'erano alcune scene che abbiamo girato per la prima puntata della sesta stagione come quella della spiaggia ma che poi - semplicemente - non sono finite nell'episodio.
E nell'edizione dvd?
Neanche, perché sentivamo che non ci stavano bene, e se non stavano bene nell'episodio perché metterle negli extra?
È vero che avete dovuto cambiare il finale della settima stagione, poi concluso con House che lascia il Paese?
Oh, cosa succedeva in quello che hai letto? Non mi ricordo se avevamo un altro finale, ricordo però che è stato molto controverso. Anch'io trovavo sorprendente che House entrasse nel soggiorno di Cuddy con la macchina, non credevo potesse essere capace di tanto. Ma mi piace essere sorpresa.
Quindi non era stato previsto un altro finale e non lo avete cambiato perché era comparso in internet?
No, no, non abbiamo cambiato il finale, perché io non setacciavo internet quando si trattava di Dr. House. David ha scritto quel finale, credo, e io fui sorpresa quando lo lessi. Ma non fu cambiato.
Come mai Lisa Edelstein lasciò a un passo dall'ultima stagione?
Fu molto triste per me, e inaspettato [segue un lungo silenzio. ndr]. Non volevo che se ne andasse, ho fatto di tutto per farla restare, davvero, [ma] il finale della settima l'ha colta [troppo] di sorpresa. Neanche io capivo il comportamento di House alla fine della settima annata, lo trovai... piuttosto nebuloso.