Poco oltre il nostro mondo, poco oltre quei confini della realtà con i quali giocava la storica serie creata da Rod Serling. In questo spazio rarefatto e inquietante ci muoveremo anche nella nostra recensione di Just Beyond, perché è lì che ci conduce la serie creata dai fumetti di BOOM! Studios e il mondo di R.L. Stine, disponibile su Disney+ con tutti i suoi otto episodi dal 13 ottobre, come parte della programmazione di Hallowestream a condimento della festività per gli amanti dei brividi. Ad adattare le suggestioni di Stine per lo schermo troviamo lo showrunner Seth Grahame-Smith, che ha già firmato il film di Lego Batman, prodotto i due capitoli di It e si sta occupando dei ritorni di Gremlins e Beetlejuice, nonché della serie HBO Max su Green Lantern.
Otto passi in un mondo di misteri
Come nella tradizione della citata Ai confini della realtà e altri progetti similari, Just Beyond è una serie antologica che ci racconta otto storie diverse tra loro, con cast che cambia di episodio in episodio, ma con il minimo comune denominatore del soprannaturale nelle sue più diverse incarnazioni e delle atmosfere misteriose che avvolgono questi viaggi alla scoperta di se stessi tra streghe, alieni, fantasmi e mondi paralleli. Si parte da un collegio in cui le studentesse sono fin troppo irreggimentate (ed è infatti fantastico il titolo Leave Them Kids Alone), si prosegue con due amici adolescenti che scoprono le sorprendenti origini dei propri genitori e si prosegue su questa falsariga, tra spunti spiazzanti e suggestivi.
Il fascino dell'ignoto
C'è il brivido dell'ignoto piuttosto che quello della paura nelle otto storie di Just Beyond, perché la serie si ripromette di stuzzicare la fantasia del proprio pubblico con storie capaci di incuriosire e proporre realtà alternative e inquietudini controllate: la serie di Seth Grahame-Smith non dimentica il proprio target giovane (d'altra parte è su Disney+ e non sul canale adulto Star) e non spinge mai troppo sulla componente più spaventosa di alcune delle sue storie, declinando sempre il tutto con la giusta dose di ironia e commedia per stemperare i momenti potenzialmente più cupi. Questo non significa che si rinunci a indagare le sensazioni alla base delle storie narrate, che sia il senso di inadeguatezza, il sentirsi diversi dagli altri o la difficoltà di trovare il proprio spazio. Sensazioni che accompagnano la crescita di ognuno e che vengono veicolate attraverso le storie dei questa serie antologica.
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Brividi superficiali
Sono brividi superficiali quelli di Just Beyond, sia per il target di riferimento che impedisce si scavare troppo a fondo, sia per il formato al quale si è vincolati: nei trenta minuti di durata di ogni episodio c'è spazio per suggerire e non per approfondire, ma alcune delle storie sono così ben costruite da immergerci nel loro mondo per questa breve durata, lasciandoci con la voglia di sapere qualcosa di più, come dei piccoli pilot di serie che non avremo mai. Pensiamo per esempio al primo episodio sull'inquietante collegio in cui la protagonista viene relegata per la sua indisciplina, che ha una presentazione del personaggio a suon di musica, diretta e incisiva, tale da permetterci di empatizzare e partecipare al racconto.
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Un esperimento riuscito nell'ambito del suo target giovane, che non ci dispiacerebbe veder tornare per ulteriori storie inquietanti e surreali per i prossimi Halloween, per un appuntamento da brividi per i giovani spettatori e il pubblico di famiglie della piattaforma Disney.
Conclusioni
Come spiegato nella recensione di Just Beyond, la serie antologica disponibile su Disney+ racconta otto storie di genere fantastico che costruiscono sviluppi inquietanti attorno ad ansie della crescita. Format e target di riferimento non permettono un grande approfondimento, ma l’esperimento ha spunti suggestivi, è riuscito e completa l’offerta della programmazione di Hallowstream della piattaforma Disney.
Perché ci piace
- L’atmosfera generale, tra suggestioni e inquietudini.
- Un buon equilibrio tra la componente fantastica e quella più leggera.
- La costruzione degli episodi, funzionale al racconto e lo sviluppo dei personaggi pur nel poco spazio a disposizione.
Cosa non va
- Alcuni spunti avrebbero meritato un maggior approfondimento, che il format e il target non consentivano.