Siamo nell'era dello streaming, nel periodo storico in cui le piattaforme si sono guadagnate uno spazio importante nel mondo dell'intrattenimento. Un proliferare di servizi in cui esserci è importante e farsi notare è difficile. Per questo è necessario avere una personalità, un tratto distintivo. Ed eccolo lì, davanti ai nostri occhi mentre ci prepariamo per intervistare Andrea Romeo: nel materiale ricevuto dall'ufficio stampa IWONDERFULL Prime Video Channels è definita "piattaforma di cinema sconsiderato". Sconsiderato, il cinema così come la piattaforma che lo veiocola. Abbiamo trovato il punto da cui iniziare la nostra chiacchierata.
Il bello di essere imprevedibili
"Quando sei sconsiderato non puoi fare a meno di esserlo" ci ha detto Andrea Romeo, CEO and Editorial Director di I Wonder, in apertura della nostra chiacchierata. "Per noi essere sconsiderati vuol dire anche non fare sconti a nessuno, neanche al genere e neanche agli autori, e quindi vuol dire che non ci genuflettiamo davanti alla storia del cinema e al fatto che per forza tutto quello che ha 30 anni è un grande classico e va presentato per intero." Non completezza, quindi, ma selezione e linea editoriale. "Non ci ossessioniamo con il fatto di avere delle filmografie complete. Scegliamo, continuiamo a scegliere con grande rispetto e modo di valorizzare, ma in questo senso siamo un po' irriverenti nei confronti della società, dei temi trattati, ma anche degli autori e anche dei generi". Un approccio che dà a IWONDERFULL la libertà di andare a pescare quello che è più coerente con un'idea, con un approccio.

"Ti faccio un esempio. C'è un piccolo film girato col cellulare di un autore che secondo noi è importante. Lo aggiungiamo al catalogo dicendo 'questo per noi è un autore'. Il film si chiama Tangerine e il fatto che quell'autore quest'anno ha vinto la Palma d'Oro con Anora ci fa piacere, ma per noi era già un grande autore. In questo senso troviamo Tangerine un film sconsiderato". Ed è un discorso che si può allargare a tutte le scelte fatte e alla Collection presente in piattaforma, che contiene perle d'autore da Radu Jude a Orson Welles, "che merita l'attenzione del pubblico contemporaneo e siamo felici di portarlo agli utenti di IWONDERFULL Prime Video Channels, ma ci mettiamo accanto Tangerine e un horror sconosciuto che magari non è nemmeno un vero horror, come Vampira umanista cerca suicida consenziente, che è anche comedy e viola i generi." Ed ecco che è necessaria un'ulteriore specifica: "c'è un altro aggettivo che avevamo identificato: siamo imprevedibili oltre che sconsiderati."
Fruire i contenuti, oggi

Perché si può considerare sconsiderato accostare Quarto potere a Tangerine. Ma lo è sul serio? "Magari molti abbinamenti che sembrano sconsiderati, poi diventano 'for your consideration'" ed ha tutto perfettamente senso, perché in definitiva è il modo in cui oggi navighiamo i cataloghi, passando da un grande classico all'ultima novità, senza soluzione di continuità. Vagando, forse troppo? "Ci diamo sempre come obiettivo fondamentale di valorizzare il tempo che le persone scelgono di passare in piattaforma. Far sì che chi sta su IWONDERFULL non faccia esperienze inutili. Anche se abbiamo tanti film, non abbiamo mai comprato delle grandi library complete per fare quantità. Ogni settimana mettiamo fuori uno o due film nuovi curati e scelti per essere sicuri che redazionalmente quello che offriamo sia qualcosa che merita il tempo che gli si dedica."
Un lavoro di redazione, di scelte editoriali, per dare una direzione e una forma al catalogo di IWONDERFULL: "Nessun riempitivo, nulla aggiunto solo per fare numero ma solo perché è un titolo che ha colpito per qualche motivo e pensiamo che sia giusto che sia presente in piattaforma. Seguiamo proprio le nostre passioni, per questo abbiamo anche recuperato dei film piccolissimi come Never Sorry, che è un progetto unico, su un artista geniale come Ai Weiwei, o come Carter Land, lanciato a maggio scorso definendolo 'Perez prima di Emilia', il documentario su un uomo di cartello che è poi l'ispirazione iniziale del film celeberrimo di Audiard."
Valorizzare ogni titolo

Se il primo passo è la scelta, il secondo è la valorizzazione. "C'è un lavoro redazionale anche per cercare di valorizzare questi film e di dargli sempre una lettura contemporanea" ci ha spiegato infatti Andrea Romeo, "abbiamo un'imposizione da testata giornalistica e la nostra programmazione, venendo dai festival del cinema, è quella di dare allo spettatore gli strumenti che gli possono servire per affrontare gli argomenti del mese, le cose di cui parla in famiglia o a cena con gli amici e su cui vogliamo che possa essere informato, interessato." Una selezione, quindi, non solo di merito ma anche focalizzata sui temi del momento. "Pensa al film su Navalny, che è diventato a causa della sua uccisione un elemento chiave per la comprensione di quella storia, o anche tanti altri film che abbiamo offerto sulla piattaforma, sia di finzione che documentari, sulla situazione in Palestina o su quella in Ucraina. C'è bisogno anche di avere strumenti e il cinema può fornirli per leggere il presente."
Streaming e cinema, senza conflitti
Ci colpisce e sembra interessante il continuo parlare di "cinema" nelle risposte di Andrea Romeo, anche se il cuore del nostro discorso è una piattaforma streaming. Due realtà che molti tratteggiano come in conflitto, ma che forse non lo sono, o non dovrebbero esserlo, realmente. "Come sai noi diamo ai film tutto il tempo del mondo per stare in sala perché la amiamo. Siamo l'unico paese in cui The Substance non è già andato in piattaforma [infatti tornava al cinema proprio nei giorni in cui realizzavamo l'intervista ndr]. Scommettevamo sulle nomination e avevamo già pianificato il ritorno in sala del 6 febbraio, come era stato anche per Everything Everywhere All at Once" che infatti aveva realizzato buona parte dell'incasso dopo la visibilità degli Oscar.

"Crediamo nella sala, però pensiamo anche a una importante democraticità attraverso la piattaforma. Nel senso è molto importante che IWONDERFULL Prime Video Channels dia opportunità anche a chi non può andare al cinema, perché troppo lontano o perché non può uscire di casa o ha dei tempi che non corrispondono a quelli degli altri. Per me anche quello spettatore ha diritto di avere un servizio e di poter avere accesso a un contenuto." Contenuti che al loro passaggio cinematografico vengono sostenuti e valorizzati: "Quando facciamo un'anteprima in sala e siamo presenti fisicamente per presentarli, molto spesso i nostri film sono anticipati o hanno a corredo uno speciale con una presentazione da parte di qualcuno di noi, con un ospite". Speciali su Werner Herzog che parla del suo cinema, o come quelli relativi a The Substance, che "ci consentono di raccontare Demi Moore e Margaret Qualley, e "in qualche modo dialogare tra piattaforma e sala e promuovere l'uscita in sala dei nostri film."_
Un ponte tra piattaforma e sala

Un dialogo prezioso, che ci piacerebbe diventasse sempre più centrale oggi, in un contesto in cui le piattaforme ci sono, sono il nostro presente, ma non devono porsi in maniera antitetica nei confronti della visione in sala. In cui possono diventare anche propedeutiche alla visione: quando verso l'estate arriverà in sala 100 litri di birra, per esempio, su IWONDERFULL Prime Video Channels si potranno recuperare altri titoli dell'autore grazie al Teemu Nikki Universe, raccolta dei titoli del regista finlandese. "Quando scegliamo un film e puntiamo su un titolo come The Substance" ci spiega infatti Andrea Romeo, "ci viene normale chiederci che cosa ha portato la regista a questo vertice, a questo livello incredibile di narrazione che le ha permesso di avere cinque nomination all'Oscar, e quindi andiamo a recuperare il cortometraggio che è stato un po' un test, un'ispirazione per il corso di The Substance che si chiama Realty+, e andiamo a recuperare Revenge, che è il primo film della regista con Matilda Lutz protagonista, un altro grande titolo con una protagonista femminile straordinaria. E a quel punto ci diciamo 'ma perché con Matilda Lutz non raccontiamo il modo di girare di Coralie e non facciamo insieme a lei anche uno speciale sulla regista e il film?''"
Un lavoro redazionale che punta ad accompagnare i contenuti a disposizione, completare la visione, arricchirla. Non limitarsi a comprare un singolo titolo, ma seguire "un percorso per saperne di più dei film che ti appassionano." Ed è un aspetto che apprezziamo e che probabilmente oggi manca, con tantissimo a disposizione del pubblico, ma senza il necessario approfondimento per contestualizzare e mettere nella giusta prospettiva quello che si sta guardando. Un valore aggiunto non trascurabile, perché arricchisce la visione, sia casalinga che in sala.
Corti, animazione, generi: uno spazio per tutto
Percorsi che si vanno a incrociare anche con generi che amiamo, come l'animazione e l'horror. Partiamo dall'animazione, per capire se anche la percezione di Andrea Romeo è che si stia superando l'idea del media come rivolto soprattutto ai bambini. "Secondo me sì, ci siamo anche nei numeri e nella cultura popolare. Chi aveva un potere decisionale nella comunicazione, nella letteratura, nell'editoria, nella televisione, 30 anni fa considerava l'animazione una cosa per bambini. Oggi abbiamo una generazione che è cresciuta con Miyazaki e con Takahata, con I Simpson e Wallace & Gromit, che ne sa di anime giapponesi e di tecniche d'animazione, e quindi anche in Italia la percezione sta cambiando. Diciamo che l'Italia è arrivata dov'era la Francia 25 anni fa e oggi c'è una generazione che magari non affolla le sale per un prodotto non già codificato o non già di successo, ma dimostra curiosità, e vediamo che sulla piattaforma l'animazione viene molto apprezzata."
Piccoli gioielli animati

E ne ha IWONDERFULL Prime Video Channels di animazione di questo tipo, come Il mio amico robot passato a Cannes e andato anche agli Oscar, come gli altrettanto belli Linda e il pollo o Unicorn Wars, che "è un viaggio psichedelico nella mente di orsetti e unicorni". Mentre si sta lavorando per far arrivare Mars Express, "un titolo francese con un taglio alla Blade Runner, che in sala in Francia ha fatto quasi due milioni. Un filmone che se fossimo oltralpe sarebbe da mandare al cinema, ma noi ci crediamo moltissimo e quindi lo prepareremo e lo faremo uscire con un lancio dedicato sulla piattaforma, un po' come abbiamo fatto per Vampira umanista", quindi con delle anteprime e poi il debutto su IWONDERFULL con "una comunicazione dedicata a tutti i nostri iscritti."
L'horror d'autore

Un discorso simile si può fare sul genere horror, per il quale si applica lo stesso criterio di irriverenza e imprevedibilità: il genere c'è, è presente, ma non in quanto tale, piuttosto quando colpisce per il suo intento autoriale. Come è The Substance, ovviamente, ma come lo sono anche Titane o Revenge, film che affrontano un tema, pur aderendo a un genere. "Non guardare tanto alle risposte, ma porre domande interessanti", come com Vampira umanista, "un titolo horror fuori dal classico, che contamina, che su Letterboxd è tra i grandi film horror di tutti i tempi diretti da donne. È strano che ci sia una classifica come questa, ma visto che sono pochissimi è giusto che ci sia. È importante anche che si noti e sottolinei, visto quanto è difficile che una donna abbia il budget per fare un film horror, perché sia sempre più facile che una regista vi abbia accesso."
Un posto per i cortometraggi

E le piattaforme possono essere spazi in cui andare a recuperare anche cortometraggi, una forma d'arte che amiamo ma che in passato si poteva fruire semplicemente solo in contesti specifici. "Per quanto riguarda i corti partiamo o da quello che si distingue nei festival e nei premi internazionali, o da quello che ci aiuta a raccontare un autore, quindi chiaramente siamo sempre molto contenti di avere i lavori di attori o autori che stiamo seguendo e che ci piace raccontare come piattaforma." Una presenza ai Festival consolidata con partnership importanti, dalle Giornate degli Autori alla Mostra di Venezia o La Settimana della Critica sempre a Venezia e al Biografilm, o al Torino Film Festival. Presidi solidi che definiscono un approccio e un'attenzione e si traducono nelle selezioni fatte.
Il contatto con il pubblico di IWONDERFULL

"La cosa che mi diverte è che sempre più spesso quando facciamo gli eventi pubblici mi capita che delle persone che si avvicinano nel presentarsi mi dicano di avere IWONDERFULL e seguire la nostra linea editoriale" ci ha raccontato ancora Andrea Romeo, sottolineando l'importanza di creare un legame con i propri utenti. "Ha cominciato a succedere negli ultimi sei mesi ed è secondo me la dimostrazione di una certa appartenenza e di un sentire che si è fatta una scelta, che si riconosce e si aderisce a una proposta culturale. Questo mi rende molto orgoglioso." E questa vicinanza del pubblico in qualche modo fa sentire IWONDERFULL Prime Video Channels e il mondo di I Wonder come una community: "È proprio la nostra chiave, lo è perché personalmente vengo dai festival del cinema che ho fatto per vent'anni e quindi non riesco a non pensare tutto come condivisione e confronto."