In attesa di novità più o meno succose sulla già attesissima, seppur ancora allo stato embrionale, versione dell'Odissea a firma di Christopher Nolan, la cui uscita è al momento prevista per l'estate del 2026, in questi giorni il pubblico italiano potrà godere al cinema di un altro recente adattamento. Itaca - Il ritorno, il nuovo film di Uberto Pasolini, regista romano famoso tra gli altri per gli apprezzati Still Life (2013) e Nowhere Special - Una storia d'amore (2020), che per l'occasione ha scelto di portare su grande schermo esclusivamente gli ultimi canti dell'immortale opera di Omero.
Con Ralph Fiennes nei panni di un disilluso e stanco Ulisse e Juliette Binoche nelle vesti di un'afflitta ma mai doma Penelope, il film è pronto ora a sbarcare nelle sale dopo la première a Toronto dello scorso anno e la presentazione italiana alla Festa del Cinema di Roma. Ma se siete appassionati dell'epopea che tutti abbiamo studiato sui libri di scuola, vi farà comodo anche questa lista di cinque titoli da essa ispirati - più o meno fedelmente - nei quali vi parleremo nelle righe a venire.
Ulisse (1954)
Non potevamo che partire in questo viaggio se non con una delle trasposizioni più famose, battente bandiera italiana. Un grande classico del cinema anni Cinquanta, pur non privo di imperfezioni, che vedeva assoluto protagonista Kirk Douglas. Star magnetica in un cast che contava tra gli altri interpreti del calibro di Silvana Mangano (Penelope/Circe), Anthony Quinn (Antino) e Rossana Podestà (Nausicaa).
Una versione in chiave peplum dove Ulisse, re di Itaca, è stato lontano da casa per dieci anni, impegnato a combattere nella guerra di Troia. A Itaca, sua moglie Penelope è assediata dai Proci che intendono chiederla in moglie garantendo la sua vedovanza, e l'attesa del marito sarà assai più lunga del previsto... I numerosi flashback ripercorrono le (dis)avventure dell'eroe, con la regia di Mario Camerini e i buoni, per l'epoca, effetti speciali e relative location e costumi a immergere il pubblico nell'epica del racconto: missione riuscita, tanto che Ulisse è ancor oggi all'ottavo posto dei titoli più visti di sempre nel nostro Paese.
L'Odissea (1911)
Ancora il cinema nostrano a farla da padrone, con quello che è considerato il primo film ispirato all'opera di Omero. Agli albori della Settima Arte ecco che a cimentarsi nella perigliosa impresa furono Giuseppe De Liguoro, Francesco Bertolini e Adolfo Padovan, che realizzarono il progetto in occasione del cinquantenario dell'Unità d'Italia. Tra gli iniziali lungometraggi realizzati nello stivale, visionabile gratuitamente online in quanto i diritti sono ormai scaduti da tempo, è diviso in tre parti a rappresentare ognuna alcuni dei tasselli chiave della narrazione classica.
Dalla partenza da Itaca agli incontri con Polifemo e le Sirene, e poi ancora Calipso e Nausicaa fino al definitivo ritorno in quella landa natale per sistemare i conti con il suo passato e con i suoi nemici, questa prima Odissea per il grande schermo ha goduto di un quanto mai necessario restauro da parte della Cineteca di Bologna nel 2006, per poter arrivare anche alle nuove generazioni di cinefili.
Il ritorno di Ringo (1965)
Ebbene sì, la sarabanda tricolore continua con un film che forse in molti non si aspettavano in questa lista, ovvero uno spaghetti western. Cosa ha in comune questo titolo girato dallo specialista Duccio Tessari con le epiche gesta narrate da Omero?
Basti pensare che in origine il titolo, poi cambiato per motivi commerciali susseguenti al successo del di poco precedente Una pistola per Ringo (dal quale è pur scollegato), doveva essere L'odissea dei lunghi fucili, un chiaro riferimento all'opera letteraria qui oggetto di approfondimento. L'eroe, interpretato da un granitico Giuliano Gemma, fa ritorno nella sua cittadina natale dopo anni trascorsi a combattere nella Guerra di secessione, scoprendo come molto sia cambiato da quando l'aveva lasciata: banditi messicani capeggiati dal crudele Esteban Fuentes spadroneggiano con la violenza. Toccherà a lui, ora sotto mentite spoglie - proprio come Ulisse al suo come-back a Itaca - riportare giustizia e ricongiungersi all'amata moglie prima che sia troppo tardi.
L'Odissea - Miniserie TV (1997)
Chi ha qualche anno in più sulle spalle sarà probabilmente cresciuto con l'Odissea per il piccolo schermo, trasmessa negli anni Novanta su Canale 5. Un'operazione senza dubbio ambiziosa, con due puntate per quasi tre ore di durata complessiva che aggiungevano qua e là elementi narrativi estrapolati anche dall'altro capolavoro di Omero, l'Iliade, nonché dall'Eneide di Virgilio. Un'opera fiume, roboante e imperfetta, a tratti strabordante nei suoi eccessi che per i tempi erano comunque non da poco, soprattutto considerata la destinazione per il mercato televisivo.
Prodotta da Francis Ford Coppola, la miniserie ha ottenuto non soltanto una notevole audience ma anche un buon riscontro critico, tanto da aggiudicarsi ben due premi Emmy l'anno successivo, quello per i migliori Effetti speciali e visivi e quello per la miglior regia ad Andrej Končalovskij. Proprio il cineasta russo, autore tra gli altri di film cult come il kurosawiano A 30 secondi dalla fine (1985) e Tango & Cash (1989), è il vero e proprio valore aggiunto con quella giusta carica visionaria, ben supportata dal cast internazionale che vedeva affiancati al protagonista Armand Assante uno stuolo di volti conosciuti, da Isabella Rossellini a Greta Scacchi, da Geraldine Chaplin a Christopher Lee fino a Irene Papas ed Eric Roberts.
Fratello dove sei? (2002)
In tanti lo sanno già o si saranno sicuramente accorti, anche senza essersi previamente informati, di come questo cult dei fratelli Coen sia un moderno, liberissimo, adattamento dell'Odissea. Fin dal nome del protagonista Ulysses Everett McGill, l'evaso di galera interpretato da George Clooney, il riferimento al personaggio omerico è ben più che esplicito e anche qui il Nostro è atteso da un viaggio ricco di (dis)avventure, alcune visionarie oltre misura: obiettivo finale un milione di dollari, bottino frutto di una rapina ad un furgone blindato realizzata da uno dei suoi partner-in-crime.
La serie di eventi surreali che il malcapitato trio - con gli altri due ruoli chiave affidati ai complementari John Turturro e Tim Blake Nelson - si trova ad affrontare avrà comunque come risvolto finale la definitiva reunion familiare, ennesimo elemento in comune con la fonte ispiratrice. L'epica viene rivista in un'ottica leggera e paradossale, ma i temi esplorati rimangono gli stessi, pur trasmutati nel ben distante contesto americano della Grande Depressione degli anni Trenta.