Ironheart, recensione: la forza e il calore di Riri Williams per una buona serie Marvel

Lo show prodotto da Ryan Coogler mette insieme elementi interessanti e familiari, fungendo da perfetto raccordo per i fan dell'Universo Marvel. Su Disney+.

Un'immagine di Ironheart

Inutile girarci attorno: non è il momento d'oro dell'MCU. Dopo il miracoloso percorso produttivo che ha portato a Endgame, gli spettatori hanno gradualmente perso interesse per l'Universo Marvel, allontanandosi poco per volta, delusi da titoli non sempre del tutto riusciti e, forse e soprattutto, dall'abbondanza degli stessi. Seguire il Marvel Cinematic Universe viene percepito come troppo impegnativo o non soddisfacente? Forse la prima, più della seconda, perché se è vero che ci sono stati dei cali di qualità, è altrettanto vero che film invece riusciti, come il recente Thunderbolts* hanno sofferto in egual misura.

Ironheart Dominique Thorne E Riri
Una scena della nuova serie Marvel

E allora era forse necessario altro, serviva probabilmente più cuore, più partecipazione in quel che viene raccontato. Serve, forse, proprio IronHeart, la nuova serie disponibile su Disney+ che venta la produzione di Ryal Coogler, già regista di Black Panther, per raccontare un'altra storia d'impronta black sviluppata da Chinaka Hodge e ispirata al personaggio a fumetti creato nel 2015 dallo scrittore Brian Michael Bendis e dall'artista Mike Deodato. Un personaggio che abbiamo già visto far capolino nell'Universo Marvel in Wakanda Forever e poi in uno degli episodi della terza stagione di What If?: Riri Williams.

Il ritorno a casa di Riri Williams

Ironheart Scena Azione
Un'immagine di Ironheart

Riri Williams, studentessa dell'MIT, torna alla propria città d'origine, Chicago. Un punto importante, perché Ironheart non si limita a introdurre e sviluppate nuovi personaggi dell'MCU, ma anche una nuova location da esplorare. Lì Riri entra in contatto con una figura enigmatica, Parker Robbins, che si fa chiamare The Hood. Attraverso di lui e del suo gruppo, si trova coinvolta in una serie di attività oltre i confini della legalità e che la fanno entrare in contatto con segreti che si muovono in bilico tra tecnologia e magia, iniziando un percorso avventuroso e, ovviamente, molto pericoloso.

L'MCU tra elementi consolidati e novità

Se personaggi e ambientazione sono ulteriori novità introdotte nel Marvel Cinematic Universe, nuovi spunti narrativi da sviluppare anche per il futuro, IronHeart riprende e ricama anche dinamiche consolidate della saga: oltre all'armatura alla Iron Man, il plot introduce anche elementi che si rifanno agli Heist Movie, come i film di Ant-Man, oltre a un nuovo approccio alla magia, già sviluppata nei titoli in cui appare Doctor Strange. Un modo per tirare le fila, proporre al pubblico dei punti di riferimento chiari in un momento che appare di grande confusione per i fan dell'MCU.

Ironheart Dominique Thorne Scena Della Serie
Riri Williams in una scena della serie

E se l'antagonista si rivela riuscito solo a tratti, confermando in parte la debolezza che altri titoli dell'MCU avevano dimostrato su questo piano, è anche vero che il lavoro di scrittura sulla protagonista è invece molto riuscito e sentito: si percepisce l'investimento emotivo di Chinaka Hodge e gli autori nel tratteggiare Riri Williams, così come della sua interprete Dominique Thorne, che ne porta su schermo un ritratto interessante che può rappresentare una valida aggiunta all'Universo Marvel e i rapporti tra i suoi personaggi già consolidati.

Qualche difetto, ma anche tanto calore per IronHeart

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Ironheart in volo

Parlavamo di un lavoro sentito da parte degli autori, ed è quello che ci fa passare sopra ad alcuni difetti: da una parte l'antagonista non sempre incisivo, dall'altra una certa lentezza nelle fasi introduttive, comunque giustificata dal dover presentare un nuovo segmento di un qualcosa di più ampio e già definito. Li enunciamo subito per chiarezza, ma riteniamo che i pregi siano superiori a essi, perché sostenuti, enfatizzati dal calore che gli autori riescono a infondere a storia e personaggi, l'affetto con cui traumi e drammi vengono veicolati, accrescendo l'emozione, l'intuizione di attingere a spunti già presenti da convogliare in qualcosa di nuovo e integrare con una importante e attesa novità che possa andarsi a porre con sicurezza sul nuovo cammino che l'Universo Marvel sta costruendo, tra Nuovi Avengers e Fantastici 4, verso quell'evento che dovrà essere Doomsday. Un evento a cui Riri Williams si candida a far parte con la sua originale freschezza e definita personalità.

Conclusioni

Non una serie perfetta, ma una serie che arriva al momento giusto per provare a tirare le fila di alcuni aspetti dell'Universo Marvel da far convogliare in qualcosa di nuovo. IronHeart funziona in tal senso, nonostante alcuni difetti, anche per il calore con cui è scritta e l'intensità con cui è interpretata la protagonista.

Movieplayer.it
3.5/5
Voto medio
5.0/5

Perché ci piace

  • Riri Williams è un'ottima nuova pedina dell'Universo Marvel, anche grazie alla sua interprete.
  • Il calore e la passione con cui storia e ambientazione sono tratteggiati.
  • Il modo in cui mette insieme aspetti dell'Universo Marvel per costruire qualcosa di nuovo.
  • L'anima black che sostiene i temi con personalità.

Cosa non va

  • L'antagonista non è sempre incisivo.
  • Pur comprensibile per la natura introduttiva, i primi episodi si prendono i suoi tempi per costruire la storia.