L'inverno è giunto e noi, da bravi fan indefessi de Il trono di spade, siamo tutti ansiosi di affrontarlo; così, al nostro arrivo in Irlanda, con qualcosa come venti gradi e spiccioli di temperatura in meno rispetto al torrido paese natìo, abbiamo fatto volentieri buon viso a cattivo gioco, indossato i nostri mantelli e gambali, e iniziato il cammino verso Nord. Dopo avervi raccontato i preparativi, la pianificazione del viaggio e l'acquisto di titoli e pernottamenti con la collaborazione della carta di credito Hybrid di UBI Banca, che ci accompagnerà anche fedelmente nelle nostre esplorazioni, inizia dunque l'avventura. E la prima tappa non può che essere l'inconfondibile scenario che ha visto la storia de Il trono di spade muovere i suoi primi passi: il castello di Grande Inverno.
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Il caldo cuore del Nord
A voler essere precisi, il primo luogo che visitiamo nell'episodio pilota de Il trono di spade è a nord della Barriera, con tre sfortunati ranger in missione sulle tracce di un gruppo di Bruti altrettanto sfortunati. Ma non vi preoccupate, siamo stati anche da quelle parti, come vedrete nei prossimi episodi nel nostro reportage. Sta di fatto che, dopo quel terrificante e sanguinoso preludio nel gelo e nel mistero, il cuore dello spettatore e futuro fan dello show HBO è immediatamente catturato dalle gioie di un accogliente focolare domestico immerso in un paesaggio d'incanto. Un paio di fanciulle impegnate al ricamo, una molto più versata ed elogiata dell'altra; un pugno di giovani alle prese con una lezione di tiro con l'arco con sorpresa. A vegliare su di loro, una coppia di nobili genitori che si amano, si rispettano e si comprendono.
Certo, non mancano le tensioni, in questa bella famiglia di signori (pseudo)medievali: la piccola Arya vorrebbe allenarsi coi fratelli anziché stare nell'ombra dell'inappuntabile sorella maggiore, e soprattutto Lady Catelyn mal tollera l'incolpevole Jon Snow, presunto prodotto di un'infedeltà del marito ma cresciuto nel castello insieme ai cinque figli legittimi. Ma nonostante questi germi di malcontento, Grande Inverno, che, come descrive George R.R. Martin nei romanzi delle Cronache del ghiaccio e del fuoco, sorge su calde fonti sotterranee che assicurano un tepore perenne agli abitanti castello, è un angolo di pace e serenità in un mondo brutale e pregno di insidie. Almeno fino a che non giunge a Lord Eddard una fatale missiva dalla Capitale dei Sette Regni, Approdo del Re...
Il dolce paesaggio collinare così come lo vediamo nello show non è in Irlanda ma in Scozia, dove inizialmente la produzione de Il trono di spade aveva fatto diversi sopralluoghi in cerca di location confacenti. E il profilo di Grande Inverno, con le tante torrette tondeggianti, lo sviluppo irregolare e pittoresco, non è che il prodotto di abbondante post produzione; ma per le due torri principali, e moltissime scene memorabili ambientate qui, c'è una corrispondenza effettiva qui in Irlanda del Nord: è l'antica fattoria della tenuta di Castle Ward, nella contea di Antrim.
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Benvenuti a Castle Ward
In barba alle abbondantissime elaborazioni grafiche a cui gli scenari naturali e architettonici sono sottoposti per creare, giustamente, un mondo "altro", vicino a quello delle Cronache martiniane, i sentieri di Grande Inverno esistono davvero, e noi li abbiamo calcati qui a Castle Ward, una delle più affascinanti e meglio organizzate tra le proprietà del National Trust nordirlandese.
Entrando nella tenuta in auto, presto vedrete il castello vero e proprio sulla vostra destra: è un'elegante costruzione settecentesca che sorge sulle rive di un lago, ma non è lì che, tra una stagione e l'altra, la nostra produzione torna a cercare la forza degli Stark, piegati ma non vinti. La mappa che il personale ci fornisce ci aiuta a individuare il nostro vero obiettivo: la fattoria storica di Castle Ward ci saluta con la sua torre quadrata, elemento immediatamente identificabile della fisiononomia di Grande Inverno, sebbene "raddoppiato" per creare il maestoso ingresso del castello.
Questa stessa torre è stata utilizzata per la scena dell'arrampicata e del volo di Bran alla fine dell'episodio pilota, integrando nella struttura la finestra dalla quale il piccolo assiste alle effusioni del gemelli Lannister e parte del tetto dell'edificio che si trova dall'altra parte del cortile. Ma sono numerosi gli angoli riconoscibili ad un occhio attento, come potete vedere nel nostro video: vi aiuteranno senz'altro a identificarli i membri dell'organizzazione che gestisce i tour turistici (anche in bici) dell'area, a cui, se ve la cavate con l'inglese, potrete carpire quelche segreto sulla "longa manus" della HBO su Castle Ward.
Noi abbiamo fatto amicizia con il Maestro d'armi dei Winterfell Tours William Van Der Kells, un narratore instancabile che è comparso anche nel pilot e ci ha raccontato, tra le altre cose, di aver incontrato Sean Bean di ritorno a Castle Ward con un'altra produzione e di avergli detto "Hey, ma allora sei ancora vivo!"
Ser William ha aperto le segrete del maniero, ci ha offerto una bottiglia di Winter Ale e ci ha mostrato costumi e armi di scena. La vostra cronista possiede dunque una foto in cui indossa l'elmo del Mastino, l'originale certificato che un tempo nascondeva il volto sfigurato e la segreta nobiltà di Sandor Clegane. La foto non sarà mai mostrata a chicchessia perché assolutamente ridicola, ma l'emozione è stata vibrante per una vera groupie del personaggio interpretato da Rory McCann come la sottoscritta.
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Tra i declivi rocciosi di Cairncastle
Dopo aver visitato il castello, tocca ai dintorni e ai paesaggi del Nord che attende l'arrivo imminente dell'inverno. Per ritrovarli ci siamo recati nel pressi del piccolissimo villaggio di Cairncastle (poco più di sessanta anime), sempre in County Antrim, dove sorge un pittoresco e ventoso rilievo con vista formidabile: qui si trovano anche le rovine di Knockdhu, un forte dell'età del Bronzo utilizzato nello show per la scena dell'esecuzione di Will, il disertore della Guardia della Notte: un altro momento fondante dell'episodio pilota che avremmo rintracciato molto volentieri da bravi reporter se l'area non fosse stata destinata all'esclusivo utilizzo delle greggi, e protetta da steccati con fili sospetti e non elettrificati, ma meglio non rischiare.
Siamo invece riusciti a ritrovare il profilo montuoso che si vede in un altra scena che si svolge nelle vicinanze di Grande Inverno: è il momento in cui Sansa Stark, accompagnata dal suo losco protettore Lord Petyr Baelish, vede la fortezza abbandonata di Moat Cailin e si rende conto di essere in procinto di tornare a casa, nelle vesti di futura sposa del nuovo giovane signore del castello, quella sagoma di Ramsay Bolton. Anche se non ha idea dell'orrore a cui Ditocorto la sta consegnando, Sansa è pronta ad assumere un ruolo che può permetterle di riconquistare alla sua causa gli abitanti delle sue terre di origine, che non hanno certamente dimenticato gli Stark. The North remembers; e anche noi ricordiamo questo momento fatidico per la fanciulla in cui rivivono il coraggio, la grazia e l'intelligenza di mamma Catelyn.
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All'ombra dei faggi secolari
L'ultimo paesaggio che evoca il settentrione di Westeros lo abbiamo visitato più a nord nella contea di Antrim: si tratta dei Dark Hedges, un tratto di strada circondato da decine di magnifici, antichissimi faggi che nei secoli si sono piegati ad arco verso l'interno creando un bellissimo tunnel naturale, che Il trono di spade ha trasformato nella Via del Re, la strada che da Approdo del Re porta a Grande Inverno. La vediamo alla fine del primo episodio della seconda stagione, quando Arya, trasformatasi nel ragazzino Harry grazie alla prontezza di Yoren, e il bastardo reale Gendry, braccati dagli uomini del Lannister, s'incamminano verso la Barriera e una speranza di salvezza. A questo scenario sognante si accompagna una di delle tante storie di fantasmi che punteggiano in lungo e in largo le isole britanniche: una misteriosa, evanescente Dama Grigia attraversa il viale al tramonto, sparendo quando giunge all'ultimo esemplare della fila di faggi. Noi non l'abbiamo incontrata, ma voi potreste essere più fortunati.
Nel gennaio dello scorso anno, l'area dei Dark Hedges è stata colpita da una tempesta che ha sferzato e abbattuto alcuni degli alberi. Fedele al suo sodalizio con Game of Thrones, l'ente per il turismo irlandese ha utilizzato il legno dei faggi caduti per realizzare dieci bellissime porte intagliate che sono state installate in vari locali e luoghi pubblici del Nord Irlanda. Non abbiamo avuto modo di inserirle nel nostro itinerario visti i tempi serrati per le riprese dei nostri video, ma per puro caso ci siamo trovati a pranzare al Fullerton Arms di Ballintoy, e indovinate un po' cosa abbiamo trovato? La porta numero 6, quella dedicata a uno dei cuccioli di mamma Daenerys, il maestoso Drogon.
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L'avventura continua
Volete scoprire le altre tappe del nostro emozionante viaggio attraverso Westeros in collaborazione con UBI Banca e la sua preziosa carta di credito Hybrid? Continuate a seguirci!
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