Con Sun Hee You partiamo dalla fine. O meglio, dal futuro: Il sol dell'avvenire di Nanni Moretti, che ha segnato il suo debutto al cinema (e che debutto!), è tra i film selezionati in concorso a Cannes 2023. Una notizia meravigliosa, accolta dall'attrice - nonché eccellente musicista - nel modo più puro e limpido possibile: "Ho un po' d'ansia... la notizia è arrivata come una valanga. Ma resto con i piedi per terra. Coglierò il bello che c'è", ci dice, durante la nostra intervista, aggiungendo: "Sono alla terza visione del film, e non mi stanca vederlo!". La storia di Sun Hee You, tra l'altro, è molto particolare: nasce (letteralmente) pianista, studiando nella sua Seoul. Fino ai tredici anni ha frequentato la famosa Yewon School, una sorta di istituzione coreana per i bambini prodigio.
Poi l'esordio, come solista, con la Yangeum Orchestra suonando il Concerto N.2 di Beethoven e il Concerto in Re Maggiore di Haydn. "Se ripenso alla mia infanzia, penso alla scuola e al pianoforte. In Corea c'è un approccio diverso", confida Sun Hee You: "Ci sono scuole per bambini prodigio, tra competizione, preparazione, test. Rispetto ai miei amici ero diversa, ma studiando musica invece ero una delle 'tante'. Se hai talento e vuoi studiare, coltivi il tuo sogno. Certo, dopo scuola non andavo a giocare, ma seguivo lezioni di pianoforte. Oggi a distanza di tempi ci pensi, ma non sarei poi qui a parlare con te di cinema e musica. Ho fatto delle rinunce, ma va bene così".
Da Seoul a Roma
E dopo? Dopo Seoul, a quattordici anni (e senza la sua famiglia), viene "adottata" dall'Italia. Anzi, da Roma. Proprio nella Capitale si diploma al Conservatorio di Santa Cecilia, studiando pianoforte con nomi del calibro di Lazar Berman e Valentina Berman. "Roma è una città complicata, ma ormai è casa. Sono nata e crescita a Seoul, una città molto diversa", continua l'attrice: "E devo dire che Roma all'inizio mi ha fatto soffrire. Ora però non la cambierei, e non trovo nessun posto al mondo così. La adoro. Certo, dipende da che vita fai. Bisogno sapere cogliere il bello, sempre". Ma qual è stato il passaggio che ha portato Sun Hee You al cinema? Una sorta di sliding doors: "Un mio amico attore mi ha suggerito per un provino. Cercavano una figura asiatica. Sono entrata in agenzia, e il primo provino che ho fatto è stato proprio per Nanni Moretti. È stata una fortuna. La vita è piena di sorprese... e la scena in cui appaio è stato il mio primo ciak in assoluto".
Sun Hee You, ne Il sol dell'avvenire, fa parte del team coreano che salverà il film (nel film) di Giovanni/Nanni Moretti. "Per me è un film che parla di amore. Lo dice anche Barbora Bobulova in una scena. E parla dell'amore nella sua inconsapevolezza: vorrebbe parlare di politica, di ideali, ma poi ecco l'amore che vince su tutto". E il primo incontro con il regista? "Molto positivo. Moretti è un maestro, un professionista. Ha segnato la mia primissima esperienza nel cinema. Sono musicista, eppure mi sono catapultata in questo mondo. Non sapevo cosa aspettarmi, all'inizio. Però devo dire che lavorare con un personaggio così elevato... beh, puoi imparare tanto. Dal film capisci la sua visione del mondo protesta in avanti. Lo script è stato scritto prima del Covid, ma è comunque molto attuale. Pensiamo al parallelo Russo con l'Ungheria, e ora l'Ucraina... lavorare con una persona proiettata nel futuro aiuta".
Il sol dell'avvenire, la recensione: un Nanni Moretti all'ennesima potenza
La prima? Al cinema Sacher, ovvio!
Sun Hee You, alla terza visione del film (che sta andando molto bene in sala) ci spiega l'emozione provata durante la prima proiezione: "La prima volta? L'ho visto al Nuovo Sacher, cinema gremito. Grande attesa e fervore. Si rideva, ci si commuoveva. È stato bello vederlo in questo contesto. A casa del regista. La prima volta l'ho visto da sola, ma ho incontrato diversi tecnici e operatori". Tuttavia, l'intervista con l'attrice e pianista, ci ha permesso di chiederle cosa ne pensa di questa vera e propria Nouvelle Vague coreana, segnata da autori come Bong Joon-ho o Park Chan-Wook. "Il cinema coreano non era di questo livello, fino a venti anni fa. C'erano molti registi bravi, ma non valorizzati. Questa ventata di cinema coreano la sto vivendo ora, qui in Italia. Ed è un modo per far conoscere la Corea. Anche grazie all'arte il mio Paese sta uscendo dall'ombra. Abbiamo grandi registi e grandi maestri. Fanno dei film eccezionali. Esci dal cinema e pensi: 'Ma cosa ho visto!'. Dopo 'Parasite' ho visto 'Madre', e pensa l'ho trovato meglio dello stesso 'Parasite'...", dice Sun Hee You.
Il sol dell'avvenire di Nanni Moretti è un film d'amore
... in 190 paesi!
Dalla Corea del Sud all'Italia, nel segno della musica. La pianista, che ha all'attivo numerosi concerti, ci racconta che "Non è facile scegliere un'esibizione precisa. Però direi... è stato speciale il concerto avvenuto a Lecce, dopo la fase acuta del Covid. Nel 2021. Un concerto che mi ha emozionato. Non sapevo che aspettarmi, perché ero ferma da mesi. Andò molto bene. Ho sentito un calore enorme, perché il pubblico aveva bisogno di sentire la musica. Sentivo il pubblico che respirava insieme a me. Un'esperienza unica".
Musica e cinema. Un equilibrio complicato da mantenere, eppure Sun Hee You, positiva e solare, come ogni grande talento ha le idee molto chiare: "Sono una musicista, ma il cinema è parte di una mia nuova vita. È difficile trovare equilibrio tra le due cose. È una questione di tempo. Il cinema richiede disponibilità, poi torni a casa e prepari i concerti. Serve organizzazione. In questo momento sto girando una serie Netflix che andrà... 'in 190 paesi!' (ride, ripensando alla battuta già cult di Elena Lietti ne Il sol dell'avvenire, ndr). Sai, ho detto a Nanni che sto girando una serie Netflix americana... cosa mi ha risposto, ridendo? 'Ah, ti ho peggiorata, allora!'. Però sì, ora mi sto concentrando sul cinema".