Tra leggende e miti, cripte segrete ed una spruzzata di esoterismo, Il Piccolo Sansereno è lo special d'animazione CGi scelto da RaiDue per la mattina di Halloween, un episodio da 26 minuti in programma intorno alle 7:50.
Prodotto da Rai Fiction con Tilapia ed il sostegno della Regione Campania, lo special che nasceva con prospettiva di serie da 26 episodi è ambientato nella Napoli del '700 e racconta del piccolo Edoardo Maria Gastone di Vivava, Edo per gli amici, che ama curiosare tra i libri segreti della biblioteca del padre, alla ricerca di una leggenda che la madre gli raccontava spesso per farlo dormire, quella dell'uovo magico che Virgilio Mago nascose nei sotterranei di un castello sul mare per proteggere Napoli. Nel corso della sua ricerca, gli appare la piccola sirena Partenope e lo mette in guardia nei confronti di presenze malvage al servizio del minaccioso Nokronosius che hanno intenzione di impossessarsi dell'uovo, mettendo a repentaglio la sicurezza della città.
Per Edo e i suoi amici, la Banda dei Leoni di San Domenico Maggiore, non c'è altra possibilità: attivarsi per proteggere il prezioso uovo dalle mire del malvagio Nokronosius.
Una localizzazione che è valore aggiunto della produzione e non, come sottolinea Valerio Caprara intervenuto alla presentazione, provincialismo; una localizzazione che è centrale nella prima produzione animata di Rai Fiction in Campania, per uno spostamento a sud che si sta iniziando negli ultimi anni, come dimostra anche la collaborazione con Larcadarte di Palermo. Quello che colpisce è la simpatia dei personaggi, dal piccolo Edo ai suoi amici Carlotta, Farfariello, Sigismondo e Aniello, la cura nel loro pur semplice design e nell'animazione. In generale traspare una spinta ed una ricerca artistica interessante, con sfocature e lavoro sui diversi livelli della messa in scena, movimenti di camera ed inquadrature elaborate, ma tutto ciò non è adeguatamente sorretto dal livello tecnico raggiunto dallo staff di Tilapia, più che discreto, soprattutto per un prodotto destinato al mezzo televisivo, ma ancora distante dagli standard dei big dell'animazione. "Quando abbiamo iniziato" spiega Ivan Cappiello, che de Il Piccolo Sansereno ha curato la regia e molti degli aspetti tecnici, "c'erano tanti talenti, ma molta disorganizzazione e tanti artisti qualificati sono dovuti andare all'estero. La produzione è stata molto lunga e spezzettata in tante fasi, sia a causa di alcune inesperienze, sia perchè alcune competenze erano poco diffuse. Se il mio nome ricorre in tanti ruoli è perchè quando abbiamo iniziato ero io il più qualificato in tutti quei ruoli. Anche i più bravi erano in qualche modo organizzati e sparsi in tanti piccoli lavori, tanto che solo ora dopo una decina d'anni stiamo vedendo i frutti di tanto impegno."
La strada è però quella giusta e speriamo di avere conferma di un ulteriore passo avanti già con il prossimo special realizzato per Rai Fiction, La cantata dei pastori che vedremo il prossimo Natale.