Il mondo di Napoleon

Napoleon Dynamite e il suo sfigato, ma strano universo raccontato da Jared Hess e Jon Heder.

Ecco a voi Napoleon Dynamite, che forse avrete sentito borbottare "Cavolo" e "Idiota" nei corridoi. Probabilmente riconoscete i capelli rossi e ricciuti, gli stivaletti spaziali, i pantaloni sbracati e la stupida palla appesa a una corda con cui gioca da solo. Ma Napoleon è molto di più del ragazzo goffo e sfigato che ha tenuto un discorso su Loch Ness e che è andato a sbattere contro gli armadietti. Perché, in qualche modo, questo tipo eccentrico e stravagante è riuscito a rivoluzionare la nostra scuola e a far avverare i sogni più folli dei suoi amici. C'è qualcosa in questo ragazzo che cattura la commedia, la tragedia, il disorientamento - e sì, anche la dolcezza - di chi sta tentando di fare qualcosa nella vita. O, quanto meno, di finire le superiori. Tra le attività preferite di Napoleon Dynamite ci sono: esercitarsi con il nunchaku e altri attrezzi tipici delle arti marziali, disegnare in modo ossessivo un animale che lui chiama 'liger' (è l'incrocio tra un leone e una tigre, realmente esistente), giudicare le mucche insieme ai rappresentanti del Future Farmers of America e cantare con il linguaggio dei gesti nello Happy Hands Club.

Ma come è nato Napoleon Dynamite? Tutto è iniziato con il cortometraggio di Jared Hess Peluca, basato sulle sue esperienze di stravagante anticonformista cresciuto in una cittadina americana, cioè la piccola e rurale Preston, in Idaho. Mentre studiava alla Brigham Young University, Hess, che coltivava da sempre il sogno di poter girare un film, ha realizzato questo corto in appena due giorni e con soli 500 dollari, utilizzando prevalentemente dilettanti del posto anziché attori professionisti. Ha ingaggiato alcuni compagni di corso per le posizioni vacanti nello staff sia artistico che tecnico, avvalendosi di Jeremy Coon come produttore e di Jon Heder (all'epoca studente di animazione, non un attore) per il ruolo principale.
Peluca è diventato uno straordinario successo, acclamato perfino al prestigioso Slamdance Festival, tanto che Hess si è sentito pronto ad affrontare la commedia che aveva sempre avuto in mente. Con il sostegno di Jeremy Coon e di un investitore privato, Hess ha iniziato a scrivere una sceneggiatura che avrebbe affettuosamente reinventato la stanca struttura di una tipica teen comedy. Hess si è concentrato prevalentemente sulla definizione dei personaggi maschili e sua moglie Jerusha su quelli femminili. Lungo la strada, tuttavia, i due si sono scambiati aneddoti e ricordi di amici e conoscenti che vivono felicemente sul lato più stravagante della vita, nel mondo quasi alieno di una piccola città in cui coesistono macchine del tempo, arti marziali, numeri di ballo, sospiri esasperati e conoscenza enciclopedica delle mucche.

I personaggi di Napoleon Dynamite si ispirano largamente alle persone con cui Hess è cresciuto nell'Idaho e in particolare i cinque fratelli più piccoli e gli amici di scuola. "In linea di massima" ha precisato il regista "ho parlato di quel tipo di giovani la cui storia non è mai stata realmente raccontata, giovani come il ragazzino sfigato seduto vicino a te nel corso di matematica e che disegnava animali mitici, o quelle persone con cui non hai mai parlato o che non hai mai veramente conosciuto". Molte delle scene più strane di Napoleon Dynamite infatti, sono ispirate alla realtà, come l'episodio dell'imprevedibile mucca che fa fuori i testimoni di Napoleon (fatto accaduto al fratello di Hess) e la macchina del tempo ordinata da zio Rico (molto simile a una che il fratello di Aaron Ruell aveva quando erano ragazzini).
È vero che molti studenti preferiscono i soliti vecchi sport, football e basket, ma anche Napoleon Dynamite è un tipo tutto particolare: frequenta un corso di karate alla scuola Rex Kwon-Do Self Defense, ama fare escursioni su una bicicletta a dieci marce modello femminile, per non parlare della sua abilità nello schivare bistecche, del fine palato come assaggiatore di latte e, ovviamente, della segreta e magica abilità nel ballo. Per delineare il particolare mix di aspetto bizzarro, stile impassibile e spirito intraprendente, ma calmo e nascosto, di Napoleon, Hess ha interpellato lo stesso attore che aveva dato brillantemente vita al super-sfigato Seth in Peluca: il promettente neo-attore comico Jon Heder.

"Jon non somiglia affatto a Napoleon nella vita reale, ma appena indossa un paio di stivaletti spaziali e si fa la permanente, la trasformazione è completa e tutto il resto è storia", afferma Hess. In effetti, Heder è riuscito a trasformarsi in un tipo talmente strano da credere, nel profondo del cuore, di essere perfettamente normale.
Per Heder le stranezze del personaggio sono diventate sempre più parte di sé man mano che ha approfondito la conoscenza del giovanotto che lui chiama affettuosamente "Nappy D". "Quando Jared mi ha chiesto d'interpretare il ruolo, la mia prima risposta è stata 'Accidenti, sono molto onorato'", afferma l'attore. "Sapevo che Jared aveva un grande talento e che avevamo lo stesso senso dell'umorismo. E poi Napoleon è un tipo veramente forte, un personaggio che piace a tutti e che sa stare con tutti". Heder prosegue: "Una cosa che ho notato riguardo a Napoleon è che quasi tutti trovano che somigli al proprio fratello minore. Credo in effetti che sia una specie di 'fratello minore universale', nel senso che tutto il mondo agisce come un fratello maggiore e gli è ostile, ma in modo spiritoso. Lui è un po' seccato per questo, ma ha anche una qualità straordinaria, una sorta di innocenza e ingenuo ottimismo nei confronti del mondo. Lui crede veramente di avere i poteri mortali di un Ninja e che i liger esistano. Penso che Napoleon viva in un mondo in cui tutti vorremmo ancora trovarci".
Heder, che è cresciuto nella cittadina di Salem, nell'Oregon, ha vissuto abbastanza in questo piccolo centro da comprendere la tipica e contagiosa impassibilità che i ragazzini spesso adottano come stile personale. "Non credo che Preston sia tanto diversa dalla cittadina in cui ho frequentato la high school", commenta "Credo che ogni luogo abbia i propri tipi strani, i propri emarginati e anche le proprie Summer, quindi chiunque può rapportarsi con Napoleon. Ma penso anche a un'altra cosa che accade in una cittadina, cioè che le persone vivono ancor di più nei loro piccoli mondi individuali. Non ci sono molti altri sbocchi. È un ambiente che non si è mai visto veramente in questo tipo di teen comedy". Per ambientarsi completamente nel mondo insolito di Napoleon, Heder ha lavorato fianco a fianco con Hess, acquistando la padronanza della cadenza inimitabile con cui parlano gli sfigati dell'Idaho, imparando a camminare alla loro maniera e a colpire selvaggiamente una palla appesa a una corda. "Napoleon doveva essere interpretato in modo sottile e piatto, dato che non c'è nulla di dinamico in lui", osserva Heder. "Il personaggio, però, mi ha viziato. Credo che, anche se proseguirò la carriera di attore, difficilmente troverò un altro personaggio straordinario come Napoleon".

Se Napoleon appare confuso riguardo al suo futuro, non c'è niente di strano. Basta osservare suo fratello Kip, uno sfigato trentaduenne che vive ancora a casa, per capire che i modelli di ruolo cui si ispira non sono propriamente brillanti. Ad ogni modo, Kip è forse l'unico personaggio che compie il maggiore cambiamento nella propria vita, poiché trova l'amore su Internet grazie alla misteriosa LaFawnduh, che lo fa saltare su una corriera e abbandonare per sempre Preston. Per interpretare Kip è stato scelto un altro compagno di corso di Jared Hess alla Brigham Young University, ovvero Aaron Ruell, le cui imitazioni del proprio fratello minore ossessionato dalle macchine del tempo e da altre diavolerie high-tech hanno arricchito di sfaccettature il personaggio. "Facevo delle scenette su mio fratello per Jared e, sebbene non ne fossi consapevole all'epoca, lui deve avere incamerato il tutto perché Kip si basa molto su quegli episodi", spiega Ruell. "Mio fratello è molto più giovane di Kip e non altrettanto sfigato, ma anche lui una volta ha acquistato una macchina del tempo il cui unico compito era di dargli delle scosse".
Mentre Ruell si è trovato a proprio agio con il personaggio di Kip, altri sul set sono rimasti sbalorditi dalla sua trasformazione radicale. "Per me Aaron è talmente diverso da Kip che ero un po' preoccupato", dichiara Jon Heder. "Conosco Aaron come un tipo sveglio, alla moda, artistoide e serio, e poi il primo giorno sul set... beh, si è trasformato nel suo personaggio, completamente".
Per Ruell un aspetto emozionante delle riprese di Napoleon Dynamite è stato osservare i personaggi che prendevano vita sul set e rendersi conto di quanto fossero reali e attuali tutte le loro stupide sciocchezze. "La sceneggiatura mi è piaciuta, ma solo dopo l'inizio delle riprese ho capito che il film sarebbe stato veramente divertente", spiega l'attore. "È facile entrare in contatto con questi personaggi: se non con Napoleon, si trova sicuramente qualcosa di se stessi nei tratti di Kip, Rico, Deb o Pedro. Ovviamente, quasi nessuno si identifica interamente con questi personaggi, che sono piuttosto estremizzati, ma tutti abbiamo un lato eccessivo e stravagante, ed è proprio quello che Napoleon Dynamite vuole celebrare".

Quando poi la nonna dei ragazzi Dynamite si rompe il coccige guidando il suo ATV sulle locali dune di sabbia, ecco apparire un badante nella persona di zio Rico, muscoloso autista di un furgone, vorace mangiatore di bistecche, sedicente Adone rimasto aggrappato ai gloriosi giorni del 1982. Le ambizioni sempre frustrate di Rico (inclusa la recente attività come venditore di pillole per l'aumento di volume del seno) e l'atletismo fallimentare lo rendono il perfetto contraltare dei tranquilli e quasi inanimati Kip e Napoleon. Nel ruolo di zio Rico troviamo uno dei pochi veterani del cinema presenti nel film, Jon Gries. "La mia prima impressione è stata che Jared fosse un tipo particolarmente divertente, e così ho capito che volevo fare il film", egli spiega. "Nella sceneggiatura c'è una sorta d'intuizione di come vada realmente la vita e sapevo che, se Jared fosse riuscito a trasporla sullo schermo, il film sarebbe stato brillante. Ho anche capito che, comunque fosse andata, sarebbe stata una grande avventura perché, quando ho incontrato Jared e i realizzatori del film, l'approccio di base di tutti sembrava essere 'proviamoci e divertiamoci'".

Gries ha potuto intervenire sulla propria parte. "All'inizio Jared mi ha dato un quadro abbastanza preciso di Rico, fino al modo in cui secondo lui correva e odorava, ma poi mi ha lasciato libero di appropriarmi del personaggio, che è diventato il frutto di una reale collaborazione creativa, ispirata sia ai suggerimenti di Jared che alla mia esperienza personale" Gries prosegue: "In ultima analisi, vedo zio Rico come un tipo che vuole essere un incrocio tra David Hasselhoff e Burt Reynolds. Tutti noi conosciamo un individuo del genere, uno tanto insicuro da essere scandalosamente vanitoso, uno che potrebbe passare ore a guardarsi i bicipiti, uno per il quale nulla di quel che accade è mai colpa sua. Qualunque sia la vita di Rico, è riconducibile a decisioni prese da altri".

Un altro personaggio che vede cambiare la propria vita è Pedro, l'unico e solo amico di Napoleon, con cui quest'ultimo entra in contatto quasi per caso, quando vede la mountain-bike Huffy Sledgehammer e percepisce un'affinità di spirito con Pedro. Pedro, che è un taciturno messicano immigrato di recente, ha una notevole abilità nel preparare dolci ed è in tutto e per tutto il complemento di Napoleon nella grande famiglia degli sfigati. Ma, quando decide di candidarsi alla presidenza del Corpo studentesco, l'esito è del tutto imprevisto. Il personaggio di Pedro si ispira a un insieme di amici di Jared Hess dei tempi della high school. "C'è una specie di zona di penombra intorno a Pedro, che non parla molto ma è molto fiducioso riguardo alla propria vita amorosa", spiega Hess.
Nel ruolo di Pedro troviamo l'esordiente Efren Ramirez, un musicista che spesso lavora nei club dell'area di Los Angeles. Esuberante e loquace, Ramirez è l'esatto opposto di Pedro, ma è riuscito a trovare in sé l'anima taciturna del suo insolito personaggio. "Quello che mi ricordo delle audizioni è Jared Hess che mi diceva di calmarmi. Pensavo di essere piuttosto calmo, ma poi lui mi ha detto qualcosa che mi ha veramente aiutato a capire Pedro. Mi ha detto: 'Stai fermo. Non fare assolutamente nulla'. Per me quella è stata la chiave. Non ho fatto nulla e ho ottenuto la parte".
Efren Ramirez ha dato gli ultimi tocchi al personaggio di Pedro quando ha preso contatto con la cittadina di Preston per la prima volta. "Non ero mai stato in un posto del genere", dichiara. "Quando sono arrivato, ho finalmente capito il termine 'Il mio Idaho privato'. Per me è stata una rivelazione perché le persone lì sono genuinamente gentili e autentiche. Questo mi ha dato una migliore idea d'insieme della sceneggiatura".

L'unica amica di sesso femminile di Napoleon è Deb, venditrice porta a porta dei suoi manufatti, tra cui alcuni inutili portachiavi, "un impedibile accessorio all'ultima moda". Deb, che è il terzo polo dell'eccentrico triangolo che forma insieme a Napoleon e Pedro, è anche una fotografa dilettante che dispensa i suoi magnifici scatti al sempre disponibile zio Rico. Per il ruolo i realizzatori hanno scelto Tina Majorino, una ex attrice-bambina che ha recitato in Amarsi e Waterworld. Per la Majorino, la maggiore attrattiva di questo piccolo film indipendente è stata l'umorismo della sceneggiatura. "Ho riso tutto il tempo mentre la leggevo", ammette l'attrice. "Non era mai accaduto in passato. Ho pensato che i personaggi fossero a modo loro ben articolati, reali e divertenti, e che il film offrisse una prospettiva veramente nuova. Credo sia una grande occasione per la gente incontrare quel genere di ragazzi che risultano terribilmente impopolari o che non sanno mai qual è la cosa giusta da dire o che hanno un'idea della moda molto bizzarra, ma che a modo loro sono davvero grandi. Sono poi stata felice di vedere una storia in cui il tipo sfigato trionfa e conquista una ragazza".
L'attrice ha inoltre apprezzato l'elogio dello stile anni '80 presente nel film: "Credo che a tutti noi piaccia vedere le tante cose che ci siamo lasciati alle spalle negli anni '80: i pantaloni cadenti, gli stivaletti spaziali, la coda di cavallo e, ovviamente, gli inutilissimi portachiavi!". Nonostante sia cresciuta a Hollywood, la Majorino si è riconosciuta nell'intima goffaggine di Deb. "Molti non lo direbbero, ma sono una ragazza piuttosto timida", afferma l'attrice. "Così, fin dall'inizio ho avuto questo tratto in comune con Deb. Ma volevo che lei diventasse un personaggio a tutto tondo, quindi ho cercato molte sfumature diverse per arricchire il ruolo. Ho atteggiato il modo di muovermi a quello di alcune ragazzine insicure e nervose che vedo in continuazione in giro, e così facendo ho cercato di rendere giustizia alla piccola, timida e goffa Tina che ancora abita dentro di me".
Quanto all'attrazione nei confronti di Napoleon, la Majorino ha un'idea del perché Deb sia presa d'interesse per un tipo così anticonvenzionale. "Nessuno può dire esattamente perché Deb si invaghisca di Napoleon, ma penso che abbia a che vedere con la tenerezza e la genuinità del ragazzo", spiega l'attrice. "Penso che vi siano giovanotti come Napoleon ovunque nel paese ma la gente raramente li nota, anche se tutti dovremmo".

A parte i compagni di corso di Jared Hess alla Brigham Young University, Jon Heder e Aaron Ruell, l'intero cast è stato messo insieme in appena qualche giorno con l'aiuto dell'agente del casting e del produttore esecutivo Jory Weitz. "Jory si è unito a noi perché gli è piaciuta la sceneggiatura, dopodiché gli abbiamo dato solo due settimane per scegliere il cast per il film. Ma è riuscito a fare un lavoro sorprendente, senza di lui non ce l'avremmo mai fatta", afferma Hess.