Il ministero della guerra sporca, recensione: Henry Cavill guida i magnifici sette di Guy Ritchie

Il ministero della guerra sporca di Guy Ritchie racconta un'incredibile storia vera, talmente cinematografica da ricordare i "bastardi senza gloria" di Tarantino. Henry Cavill guida un cast bello, bello in modo assurdo. Su Prime Video.

Henry Cavill in Il ministero della guerra sporca

Si può costruire un intero film sul fascino di Henry Cavill con i baffoni? Per Guy Ritchie sì. E in effetti i baffi sfoggiati dall'attore inglese sono davvero notevolissimi. Quasi una risposta meta cinematografica a quelli dovuti cancellare dal suo Superman, quando le lavorazioni di Mission Impossibile - Fallout e Justice League si sono sovrapposte. Cavill li porta con grande carisma per interpretare Gus March-Phillipps, fondatore del Commando n. 62 dell'esercito britannico, chiamato anche Small Scale Raiding Force,  precursore dello Special Air Service.

Il Ministero Della Guerra Sporca Alan  Ritchson
Alan Ritchson nel film

Sì perché il nuovo film di Guy Ritchie, Il ministero della guerra sporca, dal 25 luglio su Prime Video, si ispira a una storia vera. Una storia vera che però è talmente incredibile e cinematografica da avere più di un collegamento con la settima arte. Nella pellicola vediamo infatti anche Ian Fleming (Freddie Fox, Ser Gwayne Hightower in House of the Dragon), membro dell'esercito britannico, che si ispirò proprio a Gus March-Phillipps per la creazione di James Bond.

Da anni il pubblico invoca a gran voce proprio Cavill come nuovo interprete di 007. Quindi l'attore magari non sarà mai Bond, ma può dire di aver interpretato l'uomo che lo ha ispirato. Il film ricorda poi anche Bastardi senza gloria di Quentin Tarantino: durante la Seconda Guerra Mondiale Winston Churchill (Rory Kinnear), pur di non scendere a patti con i Nazisti, ha istituito una  Special Operations Executive (SOE), incaricata di eliminare quanti più seguaci di Hitler possibile. Le imprese di questo manipolo di uomini coraggiosi sono state diffuse soltanto poco tempo fa, raccontate nel libro Churchill's Secret Warriors: The Explosive True Story of the Special Forces Desperadoes of WWII di Damien Lewis. Le loro operazioni hanno gettato le basi per le moderne operazioni segrete in tempo di guerra. Insomma: uomini belli e virili, umorismo, scene d'azione. C'è tutto ciò che contraddistingue il cinema di Guy Ritchie in Il ministero della guerra sporca.

I "bastardi senza gloria" di Guy Ritchie

Il Ministero Della Guerra Sporca Una Scena Del Film
I protagonisti de Il mistero della guerra sporca

Siamo alla fine del 1941 e la Gran Bretagna fatica a contrastare la Germania nazista. Pur di non venire a patti con Hitler però Churchill, andando contro i consigli dei suoi uomini di fiducia, decide di resistere. Da qui la creazione di una squadra speciale segreta. Il ministero della guerra sporca si concentra in particolare sull'Operazione Postmaster, di cui dà una versione romanzata. Gli uomini guidati da Gus March-Phillipps dovevano affondare la nave italiana Duchessa D'Aosta, arrivata a Santa Isabel il 10 giugno 1940, che dava rifornimenti all'esercito tedesco.

In questo modo Churchill e i suoi speravano di fermare gli U-Boat tedeschi, che avevano preso il controllo dell'Atlantico. Il film mostra la creazione di questa squadra, formata anche da Anders Lassen (Alan Ritchson), ufficiale danese che ha servito l'esercito britannico, e Geoffrey Appleyard (Alex Pettyfer), braccio destro di March-Phillipps. Nel cast anche Eiza González, unica donna (come spesso accade nei film di Ritchie), che ha il ruolo di Marjorie Stewart, attrice il cui coinvolgimento reale nelle operazioni della SOE è poco chiaro, ma che nella pellicola ha a che fare con i Nazisti, da cui cerca di carpire informazioni, come Heinrich Luhr, interpretato da Til Schweiger (che nel film di Tarantino è il sergente Hugo Stiglitz).

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Il Ministero Della Guerra Sporca Hero Fiennes Tiffin
Hero Fiennes in barca

Il ministero della guerra sporca ha il difetto di ricordare tanti film che lo hanno preceduto, comprese pellicole dello stesso Ritchie, che ormai non rinuncia a ciò che contraddistingue il proprio stile. Il regista inglese ama i cast al maschile, formati da uomini bellissimi e di grande presenza scenica. Ama l'umorismo e l'azione, qui concentrata nelle scene sulla nave, spesso molto scure, forse per ammortizzare i costi degli effetti speciali. Questo non impedisce comunque di godersi il film, che intrattiene scorrendo veloce, grazie sopratutto all'energia dei suoi attori. C'è perfino una festa in maschera, degna della Hollywood dei tempi d'oro, in cui Eiza González mostra le sue doti canore.

Insomma: forse, su carta, Henry Cavill con dei magnifici baffi non è abbastanza per costruire un film, ma se a dirigerlo è Guy Ritchie il miracolo può accadere. Se amate le storie sulla Seconda Guerra Mondiale e i racconti corali, non vi annoierete con Il ministero della guerra sporca, nonostante la sensazione di déjà vu.

Conclusioni

Il ministero della guerra sporca è l'occasione per Guy Ritchie di mettere insieme ciò che ama di più: i cast al maschile, formati da uomini bellissimi e di grande presenza scenica, l'umorismo britannico e le scene d'azione. Il personaggio interpretato da Henry Cavill, Gus March-Phillipps, è realmente esistito, ed è stato la fonte d'ispirazione per Ian Fleming nella creazione di James Bond. Se amate le storie sulla Seconda Guerra Mondiale questo film fa per voi.

Movieplayer.it
3.0/5
Voto medio
4.8/5

Perché ci piace

  • I baffi di Henry Cavill.
  • Il carisma del cast.
  • L'umorismo che si mescola all'azione.
  • L'incredibile storia vera a cui si ispira la pellicola.

Cosa non va

  • Una forte sensazione di déjà vu accompagna inevitabilmente la visione.