Il giorno più bello, la recensione: Un matrimonio e molti disastri

La recensione de Il giorno più bello, l'esordio alla regia di Andrea Zalone che si affida al remake di quel gioiello di comicità di C'est la Vie - Prendila come viene.

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Il giorno più bello: Fiammetta Cicogna, Carlo Buccirosso, Stefano De Martino in una scena del film

Nel 2017 con C'est la Vie - Prendila come viene la coppia di registi formata da Eric Toledano e Olivier Nakache, firmava un gioiello di comicità esplosiva in cui ogni gag funzionava alla perfezione e il cast di attori reggeva per tutto il tempo una folle storia di inciampi ed equivoci attorno a un banchetto di nozze. Un film di successo apprezzato in Francia, e non solo, da critica e pubblico, con ben nove nomination ai premi César e due candidature agli European Film Awards. Oggi quella commedia (come leggerete nella recensione de Il giorno più bello, in sala dal 9 giugno con 01 Distribution) rimaneggiata ad hoc e ricucita su misura addosso alla celebre coppia comica di Luca e Paolo, diventa l'esordio alla regia di Andrea Zalone, straordinaria spalla comica e storico autore di Maurizio Crozza, che qui si assume il rischio di un confronto inevitabile con l'opera originale, ma tutto sommato superando la prova.

Un remake con poco ritmo

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Il giorno più bello: Luca Bizzarri, Paolo Kessisoglu in una scena del film

Ne verrà fuori una commedia godibile, assai modificata (e questo è un merito, almeno in questo caso) nel passaggio dalla scanzonata versione francese a quella che adatta al costume italico le disavventure della brigata protagonista, specializzata nell'organizzare matrimoni. Nonostante alcune trovate geniali Il giorno più bello paga lo scotto di un ritmo meno incalzante e non sempre capace di animare con il giusto brio il succedersi degli eventi. Il campionario umano fotografato da Andrea Zalone restituisce una pittura dai tratti grotteschi, dove i protagonisti principali sono ridisegnati sulle sembianze di Luca e Paolo, interpreti di Aurelio (Paolo Kessisoglu), che dal padre ha ereditato "Il giorno più bello", una società di wedding-planner, e Giorgio (Luca Bizzarri), l'amico decennale che ai matrimoni fa il fotografo, quando in realtà avrebbe voluto diventare reporter di guerra. Aurelio è diventato grande inseguendo la missione del padre, "regalare la felicità", ma oggi complice la crisi e un divorzio alle spalle, si rende conto invece di "regalare noia a caro prezzo".

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Il giorno più bello: Violante Placido in una scena del film

Incalzato dal bisogno di un cambiamento radicale sogna di mollare tutto e andarsene in mare aperto a bordo di una barca a vela magari in compagnia della donna che ama, Serena (Valeria Bilello), sua collaboratrice e moglie di Giorgio. Prima di poterlo fare però deve vendere "Il giorno più bello", fiaccata dopo la pandemia da una situazione finanziaria poco rosea, e convincere Serena, eternamente indecisa, a divorziare da Giorgio. A caccia di un possibile acquirente, pensa finalmente di averlo trovato nel Dottor Musso (Carlo Buccirosso), ma il caso vuole che sia proprio il padre della sposa della prossima festa di matrimonio, da organizzare in piena austerity. Non solo, Musso ha deciso di fare di quella cerimonia il banco di prova per scegliere se comprare o meno la società: per sua figlia (Fiammetta Cicogna) e il futuro marito Pier (Stefano De Martino), tutto deve essere perfetto. L'impresa però sarà a un passo dal trasformarsi in un incubo tra torte sfracellate, equivoci, scazzottate e una sgangherata squadra di collaboratori a un passo dalla rivolta.

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La commedia degli equivoci

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Il giorno più bello: Fiammetta Cicogna, Stefano De Martino in una scena del film

Zalone dirige l'intreccio di siparietti e gag sulla base di un adattamento scritto insieme a Fabio Bonifacci, che ritrova Luca e Paolo venti anni dopo E allora mambo; insieme intervengono sulle dinamiche tra i personaggi apportando dei profondi cambiamenti e rispetto all'originale spostano l'asse della storia sul rapporto tra Giorgio e Aurelio. Il cast fa il suo, e Stefano De Martino alla sua prima prova d'attore rivela un inaspettata verve comica. Tutto intorno è un esplodere di disastri culinari, proteste degli invitati al tableau per i posti al tavolo, buffet presi d'assalto, bambini scorrazzanti, palloni aerostatici che rischiano di portarsi via lo sposo, rampollo di buona famiglia con velleità di ballerino (una delle scene cult riprese da C'est la Vie - Prendila come viene), e ammutinamenti del personale (dai camerieri in costumi settecenteschi al cantante Billy, un animatore fallito che ha avuto una storia con la sposa, fino ad Adele, l'assistente nevrotica e sboccata).

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Il giorno più bello: Lodo Guenzi in una scena del film

In mezzo c'è la questione sentimentale che mette al centro della scena il triangolo amoroso tra Serena, Aurelio e Giorgio. Peccato che gli altri personaggi rimangano molto sullo sfondo, compreso a volte l'espediente del matrimonio da incubo che se sviluppato fino in fondo avrebbe potuto regalare più spunti comici; impossibile però non riconoscersi in una delle situazioni su cui la commedia si avventa seppur con poca sfacciataggine.

Conclusioni

La recensione de Il giorno più bello si conclude con un generale apprezzamento dell’esordio alla regia di Andrea Zalone. La storico autore e spalla comica di Maurizio Crozza supera il banco di prova anche se non a pieni voti, complice un ritmo comico non sempre incalzante. La comicità dell’originale viene spesso sacrificata a favore di una storia meno rocambolesca e folle dell’originale, centrata sul rapporto di amicizia tra i protagonisti Luca e Paolo.

Movieplayer.it
2.5/5
Voto medio
3.7/5

Perché ci piace

  • Un remake che rimaneggia ad hoc l’originale francese, e ricucendolo su misura addosso alla celebre coppia comica di Luca e Paolo.
  • Commedia godibile in cui si ride in un’esplosione di situazioni bizzarre.

Cosa non va

  • Rispetto all’originale il ritmo diventa meno incalzante.
  • Molti dei personaggi rimangono sullo sfondo, senza il necessario approfondimento.