Una scalcinata brigata alle prese con l'organizzazione di una festa di matrimonio dove succede di tutto. Accadeva in C'est la vie-Prendila come viene, film francese, piccolo gioiello di comicità del 2017, che oggi con un po' di rimaneggiamenti dà vita al remake italiano Il giorno più bello, in sala dal 9 giugno** per 01 Distribution. Una sfilza di equivoci e malintesi sulla base di un canovaccio già ben rodato, che diventa l'occasione del debutto alla regia per Andrea Zalone, spalla comica e insuperabile autore di Maurizio Crozza. Nel ruolo degli sposi Pier e Chiara, due rampolli di buona famiglia, Stefano De Martino (anche lui alle prese con una prima volta, quella da attore) e Fiammetta Cicogna.
La video intervista a Stefano De Martino, Fiammetta Cicogna e Andrea Zalone
Il lavoro di adattamento
Sul proprio esordio Andrea Zalone non ha dubbi: "Si è trattato di un bell'esercizio di umiltà. Mi sono dovuto confrontare con un film francese molto bello e di cui ho condiviso anche la scrittura, anche se il grosso lo ha fatto Fabio Bonifacci. È stato per certi versi anche rilassante perché togliersi un po' di responsabilità e dedicarsi all'acting, alla regia, l'ho trovato un modo per confrontarmi con un linguaggio diverso". Nel passaggio dall'originale francese al remake italiano Il giorno più bello, i rimaneggiamenti sono stati molti, soprattutto nelle dinamiche tra i personaggi: "Volendo lavorare con Luca e Paolo il lavoro più grosso è stato adattare la trama del film e cucirla addosso a loro due, quindi abbiamo dato più rilievo all'antagonismo amoroso tra il wedding planner e il fotografo, che nel film francese non c'è. Abbiamo cercato di raccontare un po' più la società italiana, è uno spaccato, c'è questo doppio binario di un certo tipo di borghesia che vuole fare la baracconata e poi dietro le quinte è fatto di precari, lavoratori che reclamano un salario decente, senza voler fare satira sociale".
Il giorno più bello, la recensione: Un matrimonio e molti disastri
Tra finzione e realtà
A interpretare i due sposi al centro delle rocambolesche disavventure che trasformano il giorno più bello in un incubo, Stefano De Martino e Fiammetta Cicogna. "Il 'giorno più bello' in realtà sono state cinque settimane di matrimonio, - scherza l'attrice raccontando il set - Diciamo che lo abbiamo vissuto fino in fondo. Questa estate ero indecisa se sposarmi o meno, alla fine mi sono detta: 'Non fa niente, andrò al cinema tutte le sere, me lo guarderò e riguarderò, almeno non cambio idea!'". Comprensibile, visto che non sarà difficile per il pubblico riconoscersi in almeno una delle situazioni rappresentate dalla commedia con toni spesso estremamente grotteschi:
"Succede esattamente quello che vedete nel film, l'ho vissuto con tante amiche e familiari: la sposa prima di entrare in chiesa va nel panico e fa benissimo, poi si riprende. Credo ci sia sempre qualcosa di tossico, come succede anche nella relazione fra Pier e Chiara, ma nel loro caso è la sposa e essere un po' più tossica dello sposo, che è solo un bel narciso che vuole fare felice la mamma".
Anche per De Martino non è stato difficile riconoscere alcuni siparietti estremamente veri seppur surreali: "Ci si può sicuramente identificare in queste microstorie e credo sia la cosa più divertente per lo spettatore: riconoscere qualcosa che gli è capitato oppure qualche parente, qualche zia o un marito troppo legato alla madre. - spiega - Ci sono diversi stereotipi rappresentati da questa commedia e che è difficile smentire".
In quali si sono rivisti? "La maggior parte dei matrimoni a cui ho partecipato sono stati quelli in cui da piccolo ho lavoracchiato come cameriere: mi sono rivisto molto in loro, nelle attese estenuanti durante questi matrimoni estivi infiniti e caldissimi", ricorda il ballerino qui alla sua prima prova da attore. Per Fiammetta Cicogna invece si tratta più di riconoscere delle situazioni, come quella del "padre della sposa che le tappa il naso e la fa sposare... con un perfetto cretino, ma alla fine la fa sposare. È una dinamica familiare che dura da un po' di anni!", dice riconoscendo però che Pier, rampollo di buona famiglia eccentrico e vanesio, in fondo_ "non è così male". Il motivo per cui una donna dovrebbe innamorarsi di un uomo come lui? "È un bel ragazzo che la intrattiene. È uno scacciapensieri, balla dalla mattina alla sera, è un uomo di spettacolo, parla da solo e ti intrattiene a tavola"_.
La prima volta di Stefano De Martino al cinema
E sul suo debutto da attore il ballerino Stefano De Martino commenta: "È stato anche per me come per Andrea uno scarico di responsabilità, quando sei in tv parli in quanto te stesso, quindi hai un altro tipo di responsabilità. Qui ero coperto e schermato da un personaggio, inoltre avevo qualcuno che mi dirigeva e quindi... se è andata male è tutta colpa sua!", conclude non senza prima aver ironizzato su una delle scene più divertenti del film, ereditata dall'originale francese, quella in cui Pier se ne sta sospeso a venticinque metri da terra appeso a un pallone. "Quella scena è durata tantissimo, avevamo uno stuntman che non abbiamo usato, per questo possiamo dire che l'unica cosa che accomuna questo film a Top Gun siamo io e Tom Cruise, perché come lui non ho voluto usare controfigure!".