Il fascino di Dracula ad inizio millennio
Ci troviamo di fronte ad una rivisitazione in chiave moderna di un classico dell'horror e presentataci da Wes Craven, qui nelle vesti di produttore.
Molti sono i film che sono stati dedicati al Conte Dracula ma questa versione ambientata ai giorni nostri risulta particolarmente riuscita in quanto Joel Soisson alla sceneggiatura e Patrick Lussier alla regia sono riusciti a coniugare il gotico classico con le atmosfere della civiltà moderna. Il soggetto e la sceneggiatura sono liberamente ispirati al celebre libro di Bram Stoker ma le deviazioni di percorso e le licenze, compresa la soluzione finale, sono piuttosto originali.
La storia inizia, come detto, nella Londra dei nostri giorni dove una gang di ladri irrompe con mezzi tecnologicamente avanzati in un sotterraneo alla ricerca di opere d'arte dal valore inestimabile. Con enorme sorpresa trovano invece una bara ben protetta e sigillata da oltre cent'anni che decidono di trasportare a New Orleans. Sarà l'inizio di una serie di eventi che porterà il mondo moderno in un antico terrore e che costringerà Abraham Van Helsing, interpretato da un ottimo Christopher Plummer, a riprendere la caccia al nemico di un tempo, Dracula, qui interpretato dallo scozzese Gerard Butler. Ad affiancare Van Helsing c'è il suo giovane collaboratore Simon (Jonny Lee Miller), il quale scoprirà l'orribile segreto che si porta dietro Van Helsing e che risulta essere la condanna della sua bella ed unica figlia, Mary (Justine Waddell), la cui vita è condizionata fin dalla nascita da terribili incubi. E' lei l'oggetto del desiderio di Dracula e l'unica persona al mondo a condividere con il terribile vampiro il suo oscuro retaggio. E come nella migliore tradizione anche in questo film troviamo tre belle ed affascinanti servitrici, Solina (Jennifer Esposito), Valerie (Jeri Ryan) e Lucy (Colleen Ann Fitzpatrick).
Se si esclude Christopher Plummer, il cast è completamente costituito da giovani attori che purtroppo non riescono ad elevare il film a livelli di assoluto rilievo e lo fanno rimanere pertanto unicamente un buon film costruito su una sceneggiatura molto valida e basato su un soggetto ben studiato. E sono queste le caratteristiche che rendono Dracula's Legacy un buon film unitamente alla colonna sonora heavy (curata da Marco Beltrami) che fa da supporto nei momenti importanti del film ed agli effetti speciali che risultano ben curati sotto ogni aspetto. Ritornando al cast, lo stesso Gerard Butler non riesce sempre a dare spessore alla sua interpretazione per quanto gli debba essere riconosciuto uno sguardo abbastanza ipnotico. Belle e seducenti le tre servitrici del vampiro ma nulla di più ed assolutamente incolore il giovane coprotagonista Jonny Lee Miller.
Di scarso gusto, inoltre, una più o meno voluta pubblicità trasversale all'industria discografica.
Per concludere, si tratta di un film che molto probabilmente se avesse potuto contare su un cast diverso avrebbe potuto avere molto più successo e non limitarsi ad essere conosciuto e visto dagli appassionati di Wes Craven e del Conte Dracula.