Il DVD di Vital

Finalmente in home-video per il pubblico italiano il film di Tsukamoto presentato a Venezia 2004. Edizione convincente sia sotto l'aspetto tecnico, sia per i sorprendenti contenuti speciali.

Affascinante e complesso, Vital non passò indifferente al Festival di Venezia del 2004. Il regista Shinya Tsukamoto infatti colpì per la capacità di creare poesia e magia da una sala per la dissezione dei cadaveri, una vera e propria autopsia dell'anima più che dei corpi (non a caso l'edizione italiana in home video esce con il titolo Vital - Autopsia di un amore). Il protagonista Hiroshi (intepretato da Tadanobu Asano) dopo un grave incidente perde la memoria, poi si iscrive a una scuola di medicina e in delicato equilibrio fra realtà (l'amicizia con una ragazza) e immaginazione (le visite del fantasma di una giovane donna) scoprirà che il cadavere assegnatogli da esaminare è quello di Ryôko (Nami Tsukamoto), la fidanzata morta nello stesso incidente in cui lui aveva perso la memoria. I ricordi cominciano ad affiorare e comincia un viaggio fra spirito e materia, vita e morte, corpo e coscienza.

Davvero lodevole l'iniziativa di portare al pubblico italiano Vital, con un'edizione prodotta da Eskimo e distribuita da Koch Media molto valida, che si fa apprezzare fin dalla confezione, un'elegante slipcase.
Buona la parte tecnica. Partiamo dall'audio perché va segnalato che è presente la sola traccia originale giapponese in 5.1 (soddisfacente, con una discreta attenzione anche per l'ambienza), ma chi pensa di aver qualche timore nel riuscire a seguire il film non si preoccupi: i sottotitoli italiani sono puntuali e precisi, e comunque il ritmo del film consente di seguire tutto agevolmente.

Il video si rivela una bella sorpresa per qualità e cura delle immagini. Il quadro infatti si presenta estremamente compatto, senza grana o rumore video a inficiare la visione neppure negli interni: i fondali sono sempre puliti, la definizione generale è più che discreta e gli incarnati molto naturali. Il croma inoltre è sempre vivo e fedele alla fotografia, per una visione che scorre via liscia senza sbavature,.

Sorprende piacevolmente anche il reparto extra. Di solito è una sezione trascurata per certi tipi di film, ma in questo caso troviamo materiale interessante per circa 50 minuti. C'è innanzitutto un'intervista di 11 minuti al regista Shinya Tsukamoto, e della stessa durata è anche una featurette dedicata alla prima del film a Venezia 2004 e a come regista e protagonisti hanno vissuto quei giorni del Festival. Segue un bel making of di 19 minuti con scene dal set, riprese e tipico backstage. Per chiudere un music trailer di 6 minuti e una galleria fotografica.