Il DVD de Lo scapolo

La collana Classic della Minerva continua a raccontare il nostro cinema con Lo Scapolo, un piccolo gioiello della commedia italiana che si fregia anche di un ottimo restauro.

Rivisto oggi, a mezzo secolo dalla sua uscita, Lo Scapolo di Antonio Pietrangeli, con un grandissimo Alberto Sordi - centrato, efficace, mai eccessivamente istrionico- si dimostra film di grande importanza. Un pò per il tratteggio acuto e ricercato di un Italia pre-boom, indagata con uno sguardo mai complice o redentorio, quanto piuttosto antropologico, ma soprattutto per la sua centralità storica a cavallo tra il movimento neo-realista e l'apertura popolare rappresentata da lì in avanti dalla commedia all'italiana che farà del corpo di Sordi il prototipo più inequivocabile e riuscito di un cinema intrinsecamente portato all'illustrazione dei tempi che furono.

Pietrangeli di cui si ricorda soprattutto Io la conoscevo bene dirige con arguzia e garbo supportato nell'ottima sceneggiatura da Ettore Scola, ai suoi esordi. E' infatti la scrittura del film a lasciare sorpresi per il modo in cui riesce a raccontare la società italiana e il rapporto tra i sessi senza forzature o pedanterie equilibrando nel migliore dei modi le spinte comiche ai momenti più riflessivi.

La Minerva Classic fa le cose per bene anche sotto il profilo tecnico. Il restauro è di ottimo livello (basta vedere la notevole differenza tra i titoli di testa su sfondo nero e l'inquadratura di apertura per averne un esempio) garantendo un notevole nitidezza alle immagini in bianco e nero. Giusto di rado si apprezza nelle scene in esterno giorno un'eccessiva luminosità del quadro, ma è probabilmente più frutto di una fotografia originale leggermente sovraesposta che di un difetto tecnico. Meno efficace l'audio mono in cui l'equilibrio tra dialoghi e commento sonoro si fa alcune volte un po' difficoltoso, ma niente di particolarmente allarmante. Extra composti dal trailer e da un'interessante approfondimento critico di Orio Caldiron, ordinario di cinema de La Sapienza.