Il DVD de I figli degli uomini

Ottima e curata edizione a due dischi per il visionario film di Alfonso Cuarón. Buono il video e soddisfacenti gli extra, ma va apprezzato soprattutto un audio da applausi.

Bella e curata edizione a due dischi per il film di Alfonso Cuarón, che viene trattato con la doverosa maestria sul piano tecnico (da apprezzare particolarmente un audio da applausi) e viene corredato da una discreta dose di interessanti contributi speciali.

Il video è in formato 1.85:1 in anamorfico e oltre a convincere per l'assoluta pulizia, riesce a essere pienamente fedele alla particolare (e bellissima) fotografia del film. Se il croma appare poco vivido è proprio perché le immagini sono volontariamente desaturate e riescono a trasmettere in modo perfetto l'atmosfera plumbea e pesante della terra senza nascite del 2027. Pochi i difetti di compressione, che si limitano a qualche parete a tinta uniforme non particolarmente stabile e compatta, ma in compenso il quadro resta sempre solido anche nelle scene più scure e difficili. Solo discreta la definizione, ma anche in questo caso ha un certo peso lo stile quasi documentaristico del film.

Davvero di ottimo livello l'audio, presente in tre tracce multicanali: italiana, inglese e spagnola. Il quadro sonoro è sempre vivo e particoleggiato, con un costante apporto dell'asse posteriore non solo nei momenti di azione, dove la scena a volte è davvero esplosiva, ma anche per quanto riguarda i dettagli di ambienza (ad esempio alle corse dei cani) e i momenti più tranquilli (tipo le scene più calme in strada, apparentemente composte solo da dialoghi). Notevole e ben calibrato anche l'apporto del subwoofer, che interviene con la giusta dose di prepotenza nelle esplosioni.

Extra buoni e interessanti anche se, per dire la verità, non proprio abbondanti. Si comincia già sul primo disco con una breve ma gustosa feautrette di circa sette minuti che descrive come sono state girate alcune delle sequenze più spettacolari. Nel secondo disco il contributo più corposo è il documentario "La possibilità di sperare", curato dallo stesso Cuarón, che dura quasi mezz'ora: intervengono parecchi studiosi sulle tematiche del film, i problemi del pianeta terra e il suo possibile futuro. Oltre ad alcune riflessioni del critico culturale Slavoj Zizek, seguono alcuni brevi contributi sui due protagonisti del film, sulla scenografia e sugli effetti visivi, in particolare su come è stato realizzato il bambino. In totale, comunque, un'oretta di contributi speciali. E il rammarico dell'assenza di un commento audio.