Che Netflix sia diventato un contenitore generalista lo abbiamo detto in varie occasioni. Un titolo che sicuramente, di anno in anno, rappresenta al meglio (o al peggio, fate voi) questo trend è Il colore delle magnolie che da dramedy di provincia sull'amicizia fra tre donne, è diventata una soap da daytime irrispettosa perfino per le casalinghe annoiate.
Il colore delle magnolie 4: tutto cambia ma tutto resta uguale
Se la terza era la stagione delle scelte, questo nuovo capitolo della serie Netflix è all'insegna del cambiamento e delle nuove sfide che attendono le tre protagoniste. Sempre partendo dai romanzi della saga Sweet Magnolias di Sherryl Woods e adattati da Sheryl J. Anderson. Helen (Heather Headley) e Dana Sue (Brooke Elliott) devono affrontare entrambe una nuova opportunità professionale: la prima accetta malvolentieri un incarico come consigliera comunale per aiutare la sindaca ed amica a rimettere in sesto il budget cittadino di Serenity, caratterizzata ancora una volta in modo immediatamente riconoscibile, tra colori e luci.
La seconda lascia il suo storico locale in mano al trio maschile che accompagna le protagoniste per aiutare a modo proprio la situazione economica, tenendo dei corsi di cucina a scuola e provando la carriera di insegnante. Dopo il definitivo riavvicinamento a Cal, invece, per Maddie (JoAnna Garcia Swisher) è il momento di un sfida soprattutto sentimentale, ma non solo. La donna infatti ha un nuovo nucleo familiare in arrivo mentre il successo del suo libro per bambini continua; dovrà confrontarsi con la biblioteca cittadina, che rischia di chiudere.
Uno sguardo all'attualità nella serie Netflix
Quello che Il colore delle magnolie sembra fare giunta al proprio quarto anno di attività, è guardare alla contemporaneità e alla crisi economica che ha colpito un po' tutto il mondo, Carolina del Sud compresa. Le tre storyline principali si intrecceranno portando il trio indissolubile di amiche a confrontarsi sul modus operandi da adottare per provare a salvare le finanze cittadine.
Parallelamente però cresce il lato soap della storia raccontata, diventando sempre più preponderante: coinvolge non solo gli adulti ma anche gli adolescenti e gli anziani. Le serate Margarita che hanno sempre caratterizzato il serial e l'amicizia tra le tre donne continuano ad essere il marchio di fabbrica dello show. Il trio però continua ad esserci l'uno per l'altra, sempre e comunque, imparando anche a separarsi un pochino.
I maschi di Serenity alla riscossa
I personaggi maschili sono sempre stati uno dei tasti dolenti della serie: eccessivamente stereotipati e spesso fautori del destino delle loro compagne, anche se la storia presentata sembrava esattamente l'opposto. In questa stagione c'è finalmente un ribaltamento di ruoli e riguarda soprattutto i tre nuovi responsabili del Sullivan's: Cal (Justin Bruening), Erik (Dion), Isaac (Chris Medlin) mentre quest'ultimo deve vedersela con Noreen (Jamie Lynn Spears) e il suo figlioccio. Tutti tre usano Ronnie (Brandon Quinn) come paciere e tramite con la moglie. Hanno molte idee e creatività per il locale ma non vogliono rovinare l'eredità lasciata loro dalla chef, mentre Dana Sue dal canto suo non vuole che si sentano abbandonati.
Un modo per presentare l'altro tema principale della stagione: la commistione tra vecchio e nuovo*, fra il rispetto delle tradizioni e l'osare guardando al futuro. Dovranno tutti trovare un equilibrio per i propri nuovi ruoli all'interno delle proprie famiglie e della propria cerchia di amici. Anche se, fin dalla prima scena, la massima aspirazione delle protagoniste sembra essere ancora una volta il matrimonio, nella migliore tradizione del Sud degli Stati Uniti, piuttosto che realizzarsi in tutti i campi della propria vita quotidiana.
Conclusioni
Il colore delle magnolie 4 preme l’acceleratore sull’elemento soap del racconto, soprattutto per quanto riguarda Maddie, mentre le nuove sfide professionali di Helen e Dana Sue fanno luce sulla crisi economica cittadina e sul contrasto tra tradizione e modernità. I personaggi maschili hanno un ribaltamento di ruolo e la nuova avventura del ristorante mette un punto tra passato e futuro di Serenity.
Perché ci piace
- JoAnna Garcia, Brooke Elliott e Heather Headley: la loro amicizia è il cuore dello show.
- I personaggi maschili diventano quasi sottomessi a quelli femminili, quando era sempre stato il contrario.
- Le tematiche dell’economia e della tradizione.
Cosa non va
- Cliché e stereotipi la fanno ancora da padroni, così come i dialoghi eccessivamente zuccherosi.
- Tutto si risolve sempre per il meglio a Serenity, fin troppo.