Il Blu-ray di Nemico pubblico

Edizione in alta definizione tecnicamente ottima per il capolavoro di Michael Mann. Video e audio eccellenti, extra discreti.

Se ne è parlato con toni mediamente positivi, ma Nemico pubblico - Public Enemies rimane un film sottovalutato. Definitivo racconto manniano di fuga, abbandono e romanticismo, il The Heat dell'epoca digitale si è fatto portatore di un rinnovamento insindacabile anche per ciò che concerne la visione in alta definzione. Al di là delle ossessioni e dei feticismi tecnoclogici, è un fatto che il film sia così sperimentale per l'uso del digitale da avere come approdo privilegiato la visione in Blu-ray. Non che questo metta in discussione minimamente la sacralità inattaccabile della visione cinematografica, ma l'analisi comparativa delle due esperienze segna infatti un notevole vantaggio per la riproduzione casalinga, con un video esaltante per la qualità con cui riesce a riprodurre la ricchezza delle situazioni fotografiche estreme del film.

Non inganni assolutamente il livello discontinuo di nitidezza e pulizia del dettaglio. Chi si aspetta o crede che un film in Blu-ray debba rispondere alla religione del dettaglio tagliente, ha sbagliato indirizzo. Dall'eccellente pulizia e vividezza del croma delle sequenze iniziali, alla grana insistita di molti interni, fino alle dominanti cromatiche estreme (il risveglio di John Dillinger, prima dell'assalto dei federali su tutte) il video del film ripropone nel modo più fedele possibile l'idea estetica di Michael Mann. Che piaccia o no, è quella. Anche perchè credere che un'immagine granulosa e impastata sia, nel 2010, non una scelta artistica, ma il risultato di un lavoro tecnicamente svolto male, per una produzione del genere, è opinione abbastanza risibile.
Altissimo livello per l'audio che presenta, specie nella traccia originale in HD un dinamismo e una potenza davvero notevoli. Il risalto dato ai colpi e alle esplosioni è impressionante (forse quasi eccessivo) e una veloce comparazione con la traccia italiana in Dts, in queste situazioni, mostra tutto il gap tra le due. Per il resto la differenza è meno insistita e entrambe le tracce valorizzano la pulizia assoluta dell'audio originale, con dei dialoghi impeccabili. Ottima anche la resa del bellissimo score di Elliot Goldenthal che sottolinea con grazia quell'aurea di ineluttabile romanticismo al film, senza mai però dominare i canali anteriori in modo invasivo. Gli extra, tutti in alta definzione sono abbastanza interessanti e quantitativamente nella media, ma forse un pò privi di mordente. Il tipo di film e le tecniche usate avrebbero potuto favorire riflessioni di maggiore profondità, ma sia il contributo dedicato ai personaggi, che l'intervista al regista non placano adeguatamente la curiosità di chi ha amato fortemente il film. Piacevole lo speciale Sulle tracce di Dillinger: le vere location, in cui si racconta il rapporto ambivalente che l'America aveva con il fuorilegge. Infine presente la feauturette Tecnologia criminale con al centro tutte le innovazioni in termini di armi e tecniche investigative portate dalla nascita del bureau. Per i contributi esclusivi, è presente il Picture in Picture e La linea temporale storica interattiva, contributo disponibile solo in lingua inglese.